Beato Manuel Basulto Jiménez

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Beato Manuel Basulto Jiménez
Vescovo · Martire
Heráldica de D. Manuel Basulto Jiménez, Obispo de Jaén (1919-1936).png
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al secolo {{{alsecolo}}}
battezzato
Beato
Quien a Dios tiene, nada le falta

Beato Manuel Basulto Jiménez.JPG

Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 67 anni
Nascita Adanero
17 gennaio 1869
Morte Madrid
12 agosto 1936
Sepoltura cattedrale di Jaén
Appartenenza
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Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale
Ordinazione presbiterale 15 marzo 1893
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Consacrazione vescovile 15 gennaio 1910 dal Cardinale Antonio Vico
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Incarichi ricoperti Vescovo di Lugo
Vescovo di Jaén
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione 13 ottobre 2013, da Francesco
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 12 agosto
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Erede
Successore
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Nomi postumi
Altri titoli
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 12 agosto:
« In Spagna, Manuel Basulto Jiménez, vescovo di Jaén (Spagna), e cinque confratelli sacerdoti, assassinati in odio alla fede. (1936-1937) »

Beato Manuel Basulto Jiménez (Adanero, 17 gennaio 1869; † Madrid, 12 agosto 1936) è stato un vescovo e martire spagnolo.

Cenni biografici

Nato ad Aduanero, Ávila (Spagna), suo padre era un mugnaio.

Completò gli studi ecclesiastici nel seminario di Avila e ricevette l'ordinazione sacerdotale il 15 marzo 1893. Studiò poi legge all'Università di Valladolid.

Fu canonico magisteriale a León e lettore nella diocesi di Madrid. Nel 1909 fu nominato vescovo di Lugo e consacrato il 16 gennaio 1910 dal nunzio apostolico Antonio Vico nella chiesa dei Paolo di Madrid. Nel 1919 papa Benedetto XV lo nominò vescovo di Jaén, diocesi di cui prese possesso per procura il 14 giugno 1920, celebrandovi la sua prima messa il 29 giugno seguente.

Nei primi giorni della guerra civile spagnola, di fronte alle rivolte e alle persecuzioni della Chiesa, al vescovo fu offerta la possibilità di fuggire. Lo stesso governatore civile, in diverse occasioni attraverso i sacerdoti o se stesso per telefono, intervenne per consigliare e facilitare la sua partenza per Avila, dove avrebbe potuto salvarsi la vita, ma don Manuel ha respinto categoricamente tali offerte perché preferiva rimanere al fianco dei suoi parrocchiani, assumendosi gli stessi rischi.

Pochi giorni dopo, il 2 agosto 1936, un gruppo di miliziani prese d'assalto i locali del palazzo vescovile, con asce e bastoni, chiedendo: "Dov'è il Vescovo? Perché gli spareremo". Queste circostanze erano già state previste dal vescovo nei mesi precedenti. Uno dei testimoni, ordinato sacerdote da Basulto il 6 giugno di quell'anno, ricorda l'omelia del vescovo in quell'occasione dedicata soprattutto ai sei sacerdoti che ordinò: "Vi mando come pecore in mezzo ai lupi".

I miliziani entrarono nel Vescovado alla ricerca di armi che logicamente non trovarono, ma trovarono alcuni titoli del tesoro, che corrispondevano alla Delegazione delle Fondazioni e delle Cappellanie che si trovavano nel Vescovado per soddisfare le esigenze del clero e dei conventi. Il Vescovo fu costretto a trasferirsi a vivere negli uffici al piano terra. Una commissione del Fronte Popolare, presieduta dal sindaco, José Campos Perabá, fu formata per arrestare il vescovo. Quando il vescovo andò a farsi trasferire nella Cattedrale, che fungeva da prigione, chiese di salire alla Cappella per consumare il Santissimo Sacramento, il capo dei miliziani bestemmiando rifiutò. Alle 23 fu portato in Cattedrale, accompagnato dal vicario generale, don Félix Pérez Portela. Il giorno dopo la radio trasmise la menzogna che il vescovo di Jaén era stato sorpreso mentre cercava di fuggire con nove milioni di pesetas.

Don Manuel era rinchiuso con la sua famiglia nella prima stanza della Cattedrale, entrando sulla destra; era accompagnato dalla sorella e dal cognato e dal vicario generale, Félix Pérez Portela. In quei giorni di carcere era attento ai problemi del governo, affidando a uno dei sacerdoti ivi detenuti (D. Juan Montijano, che in seguito racconterà tutto ciò che accadde) di trasmettere a D. Juan Aragón la sua nomina a governatore ecclesiastico, affinché potesse accadere.

Il direttore generale delle carceri, Pedro Villar, ordinò il trasferimento dei prigionieri dalla cattedrale di Jaén ad Alcalá de Henares. Due trasferimenti furono eseguiti nelle notti del'11 e il 12 agosto. Il numero totale di prigionieri rimossi dalla Cattedrale fu di 325 la prima notte e di 300 nella seconda. Il vescovo fu trasferito nel secondo gruppo assieme alla sorella e suo marito. Giunti a Vallecas, vicino a Madrid, il treno fu lasciato in balia della folla. I dettagli della morte del vescovo e dei suoi compagni ci sono giunti grazie alle testimonianze dei sopravvissuti o degli stessi partecipanti al massacro. Entrambi dicono che furono collocati in gruppi di venticinque su un pendio di un luogo, molto vicino alla collina di Santa Catalina, e furono uccise con raffiche di mitraglia.

Beatificazione

Il 21 giugno 2010 la Congregazione delle cause dei santi riconobbe il martirio del vescovo e dei suoi cinque compagni.[1]

Il 28 marzo 2013 papa Francesco ricevette in udienza privata il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, e lo autorizzò a promulgare il decreto riguardante il martirio dei Servi di Dio Emanuele Basulto Jiménez, vescovo di Jaén, e 5 compagni; uccisi in odio alla Fede in Spagna dal 1936 al 1939.[2]

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Vescovo di Lugo Successore: BishopCoA PioM.svg
Benito Murúa y López 3 settembre 1909 - 18 dicembre 1919 Plácido Ángel Rey de Lemos, O.F.M. I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Benito Murúa y López {{{data}}} Plácido Ángel Rey de Lemos, O.F.M.
Predecessore: Vescovo di Jaén Successore: BishopCoA PioM.svg
Juan Manuel Sanz y Saravia 18 dicembre 1919 - 12 agosto 1936 Rafael García y García de Castro I
II
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con
con
Juan Manuel Sanz y Saravia {{{data}}} Rafael García y García de Castro
Note
  1. Postulador: Mons. Rafael Higueras Álamo, Mártires de la persecución religiosa durante la Guerra Civil Española su newsaints.faithweb.com. URL consultato il 13 agosto 2013
  2. I nomi dei cinque compagni beatificati con il vescovo
    • Manuel Aranda Espejo, seminarista della diocesi di Jaén
    nascita: 22 marzo 1916 a Monte Lope Alvarez, Jaén (Spagna) martirio: 8 agosto 1936 a Monte Lope Alvarez, Jaén (Spagna)
    • Félix Pérez Portela, sacerdote e vicario generale della diocesi di Jaén
    nascita: 21 febbraio 1895 ad Adanero, Ávila (Spagna) martirio: 12 agosto 1936 a Vallecas, Madrid (Spagna)
    • Francisco López Navarrete, sacerdote della diocesi di Jaén
    nascita: 2 marzo 1892 a Villanueva del Arzobispo, Jaén (Spagna) martirio: 28 agosto 1936 a Villanueva del Arzobispo, Jaén (Spagna)
    • José María Poyatos Ruiz, giovane laico della diocesi di Jaén
    nascita: 20 ottobre 1914 a Vilches, Jaén (Spagna) martirio: 3 ottobre 1936 a Úbeda, Jaén (Spagna)
    • Francisco Solís Pedrajas, sacerdote della diocesi di Jaén
    nascita: 9 luglio 1877 a Marmolejo, Jaén (Spagna) martirio: 3 aprile 1937 a Mancha Real, Jaén (Spagna)
Collegamenti esterni