Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
Mario Mattei (Pergola, 6 settembre 1792; † Roma, 7 ottobre 1870) è stato un cardinale e vescovo italiano.
Cenni biografici
Nacque a Pergola, Delegazione di Urbino e Pesaro, figlio del conte Marco Mattei e della moglie Francesca nata Orsini Bianchi. Nacque nella stessa cittadina delle Marche da cui provenivano gli antenati del cardinale Antonelli. La famiglia paterna, i Mattei-Baldini, originaria di Gubbio, aveva acquisito nel 1740 il titolo comitale. La famiglia materna apparteneva a un ramo minore degli Orsini.
Formazione e attività prelatizia
Come cadetto fu destinato alla carriera ecclesiastica. Studiò a Roma dapprima presso il Collegio Ghislieri, poi al Seminario Romano. Dal 1810 al 1812 studiò diplomazia presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica infine alla Sapienza, dove si addottorò in utroque iure nel 1816. Mattei ricevette l'ordinazione sacerdotale nel 1817.
Dal 1828 alla nomina cardinalizia fu Tesoriere generale della Camera Apostolica. Il difficile momento finanziario in cui si trovava lo Stato Pontificio e la sua inesperienza non gli permisero di affrontare al meglio i gravi problemi finanziari pontifici. Si fece accordare dai banchieri Rotschild di Parigi prestiti maggiori di quanto necessitasse lo Stato e la situazione finanziaria generale anziché migliorare peggiorò.
Fu molto apprezzato da papa Pio VIII, marchigiano come lui, che lo nominò suo esecutore testamentario.
Cardinalato
Papa Gregorio XVI lo creò cardinale nel concistoro del 2 luglio 1832. Tre giorni dopo ricevette la berretta rossa e il 17 dicembre seguente il titolo della diaconia di Santa Maria in Aquiro. Fu Camerlengo del Sacro Collegio nell'anno 1834 - 1835, carica che ricoprirà nuovamente dal 1848 al 1850. Fu Prefetto Economico di Propaganda Fide (1837-1843), dal 1840 passò a Segretario di Stato per gli Affari Interni e l'anno seguente a prefetto della Congregazione della Consulta.
Nel 1843 divenne arciprete della Basilica Vaticana e Prefetto della Reverenda Fabbrica di S. Pietro, cariche queste ultime che mantenne sino alla morte.
Nel 1842 optò per il titolo presbiterale di santa Maria degli Angeli.
Episcopato
Nel 1844 divenne cardinale vescovo della sede suburbicaria di Frascati che tenne sino al 1854. Fu consacrato vescovo il 23 giugno 1844, nella basilica vaticana, dal cardinale Vincenzo Macchi assistito da Fabio Maria Asquini, allora patriarca titolare della sede latina di Costantinopoli e segretario della congregazione dei Vescovi e Regolari e da Ludovico Tevoli (Ch), arcivescovo titolare di Atene.
Durante il suo vescovato riorganizzò il Monte di Pietà, con atto ufficiale e legale, posto sotto la sua autorità. Vi fece una visita pastorale la cui relazione porta la data dell'ottobre 1852.
Dopo la morte di Gregorio XVI prese parte al conclave del 1846 che vide l'elezione a papa del cardinale Giovanni Maria Mastai Ferretti, che prese il nome di Pio IX. Nel novembre 1848 il cardinal Mattei si rifugiò nel Regno delle Due Sicilie, mentre Pio IX si era rifugiato a Gaeta. Trovò alloggio a Sessa, poi rientrò a Roma in attesa del rientro stesso del Pontefice.
Nel 1854 passò alla sede suburbicaria di Porto-Santa Rufina che resse sino al 1860 quando, divenuto decano del Sacro Collegio, gli fu assegnata la sede suburbicaria di Ostia e Velletri, propria di quel titolo.
Dal 1854 al 1858 fu prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica per poi divenire Pro-Datario della Dataria Apostolica, carica che resse sino alla morte.
Morte
Morì a Roma il 7 ottobre 1870. I funerali si tennero nella Basilica di San Pietro in Vaticano nella cui sacrestia il Mattei, unico Cardinale del XIX secolo ad aver ricevuto tale privilegio, è ricordato da un cenotafio, opera dello scultore siciliano Giuseppe Prinzi, recante un breve inciso in lingua latina che lo ricorda come prudens et fidelis. Fu sepolto nella stessa Basilica.
Genealogia episcopale
Successione degli incarichi
| |
Voci correlate |
|
Collegamenti esterni |
|