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Scipione Caffarelli-Borghese (Roma, 1º settembre 1577; † Roma, 2 ottobre 1633) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.
Biografia
Nacque a Roma nel 1576 da Francesco Caffarelli e da Ortensia Borghese, sorella del futuro papa Paolo V. Assunse il cognome materno dopo l'elezione dello zio al pontificato.
Studiò filosofia nel Collegio Romano, quindi diritto all'università di Perugia, grazie al sostegno finanziario dello zio. Il padre, che risiedeva a Nepi, versava in condizioni finanziarie assai precarie e solo dopo il 1607 poté rientrare a Roma.
Cardinalato
Due mesi dopo la sua elezione, il 18 luglio 1605, Paolo V nel suo primo concistoro creò il nipote, con il nome e l'arma dei Borghese, cardinale nipote.
Il mese successivo ricevette i quattro ordini sacri minori, il suddiaconato, il diaconato e l'ordinazione presbiterale, rispettivamente il 1º, il 5 e il 7 agosto. Fu nominato segretario dei Brevi apostolici. Nel 1607 fu nominato arciprete della Basilica di San Giovanni in Laterano e al posto di Cinzio Aldobrandini ottenne la legazione di Avignone. In quello stesso anno fu nominato prefetto della congregazione del Concilio. Fu dal 1609 al 1618 bibliotecario della Biblioteca Apostolica Vaticana, e dal 1610 sino alla morte penitenziere maggiore.
Episcopato
Sempre nel 1610 fu nominato arcivescovo di Bologna e l'8 dicembre fu consacrato dallo zio nella Cappella Sistina, coadiuvato dal cardinal Maffeo Barberini, vescovo di Spoleto, e dal cardinal Giovanni Garzia Mellini, vescovo di Imola. Non risiedette a Bologna e governò l'arcidiocesi attraverso un vescovo suffraganeo . Nel 1612 lasciò la conduzione dell'arcidiocesi. Il 16 febbraio 1618 assunse la prefettura del Tribunale della Segnatura Apostolica di Grazia. Fu cardinale protettore di Loreto dal 4 gennaio 1620 e ancora in quell'anno divenne arciprete della Basilica Vaticana.
Fu eletto camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali l'11 gennaio 1621 e confermato il 10 gennaio 1622 per un altro anno. Fu protettore della Germania, della Finlandia, e di diversi ordini religiosi, tra i quali i domenicani, e dal 1606 i camaldolesi. Durante il pontificato di suo zio accumulò molto potere temporale, beni e rendite, sia a Roma che in campagna.
Partecipò, esercitandovi un importante ruolo, al conclave del 1621 che elesse papa Gregorio XV e, con altrettanta influenza, al conclave del 1623, che elesse papa Urbano VIII. Nel 1629 assunse la sede suburbicaria di Sabina, mantenendo il titolo in commendam di san Crisogono. Ritiratosi a vita privata, fu grande mecenate di artisti; in particolare, fu protettore di Gian Lorenzo Bernini a cui ordinò la costruzione del Palazzo Borghese, dove raccolse una vasta e straordinaria collezione d'arte.
Morte
Morì a Roma 2 ottobre 1633, nel suo palazzo romano e la sua salma fu tumulata nella tomba di famiglia nella Basilica di Santa Maria Maggiore.
Alla sua morte tutti i beni mobili e immobili furono sottoposti a uno strettissimo vincolo fide-commissario, istituzione giuridica che preservò l'integrità della collezione fino a tutto il XVIII secolo. Alla fine del Seicento i Borghese potevano contare su una raccolta di circa 800 dipinti e su una delle più celebrate collezioni di antichità a Roma, oltre a uno sterminato patrimonio immobiliare. Fu proprio la raccolta archeologica a sollevare l'interesse di Napoleone Bonaparte, la cui sorella Paolina (1780-1825) sposò il principe Camillo Borghese (1775-1832). In seguito alla vendita forzosamente imposta dall'imperatore, le sculture, tra la fine del 1807 e il 1808, furono smontate dalla loro sede originaria e trasportate al Museo del Louvre, di cui oggi costituiscono uno dei nuclei fondamentali della collezione archeologica.[1]
Genealogia episcopale
Successione degli incarichi
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Note |
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Bibliografia |
- Valerio Castronovo Dizionario Biografico Treccani online
- S. L. Forlì, I domenicani nel carteggio del cardinale Scipione Borghese, in Archivium fratrum praedicatorum, XXX (1960), pp. 351ss.
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Voci correlate |
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