Innocenzo Del Bufalo-Cancellieri
Innocenzo Del Bufalo-Cancellieri Cardinale | |
---|---|
Età alla morte | circa 44 anni |
Nascita | Roma 1566 ca. |
Morte | Roma 27 marzo 1610 |
Sepoltura | Chiesa di Santa Maria in Via (Roma) |
Ordinazione presbiterale | in data sconosciuta |
Nominato vescovo | 14 maggio 1601 da papa Clemente VIII |
Consacrazione vescovile | Basilica di San Pietro (Roma), 20 maggio 1601 dal card. vescovo Mariano Pierbenedetti |
Creato Cardinale |
9 giugno 1604 da Clemente VIII (vedi) |
Cardinale per | 5 anni, 9 mesi e 18 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Innocenzo Del Bufalo-Cancellieri , anche Bufalo de' Cancellieri o solo Del Bufalo (Roma, 1566 ca.; † Roma, 27 marzo 1610) è stato un cardinale, vescovo e nunzio apostolico italiano.
Cenni biografici
Nacque a Roma attorno al 1565 in un'importante famiglia del patriziato romano originaria di Pistoia. Era secondogenito di Tommaso del Bufalo e Silvia de' Rustici. Gli altri fratelli erano: Muzio, Quinzio, Marcantonia e Giulia.
Dal gennaio 1582 frequentò il Collegio Romano dove studiava anche il futuro cardinale Pietro Aldobrandini. Studiò filosofia, teologia e diritto, ottenendo il dottorato in utroque iure difendendone la tesi davanti al cardinale Marcantonio Colonna.
Nel 1586 il padre gli acquistò una carica di abbreviatore del parco maggiore nella Cancelleria apostolica. Divenne in seguito referendario delle due Segnature e vicario di Domenico Pinelli, cardinale arciprete di santa Maria Maggiore. Nel 1590 fu nominato governatore di Narni e l'anno seguente governatore di Benevento. L'elezione di Clemente VIII nel gennaio del 1592 gli fu propizia. Il Del Bufalo era infatti amico e creatura del nipote del Papa, Pietro Aldobrandini, insieme al quale aveva fatto gli studi. Fu creato cardinale il 17 settembre 1593 e questi favorì la sua carriera.
Episcopato e carriera diplomatica
Fu preconizzato per la nunziatura e fu eletto vescovo di Camerino nel 1601 e fu consacrato il 20 maggio nella patriarcale basilica vaticana di Roma dal cardinale Mariano Pierbenedetti, assistito da mons. Napoleone Comitoli(ch), vescovo di Perugia, e da mons. Tommaso Vannini(ch), vescovo di Avellino. Fu prelato domestico di Sua Santità e nunzio presso la corte francese Francia.
Enrico IV era assente da Parigi quando del Bufalo vi giunse il 24 agosto 1601. Ottenne la prima udienza a Fontainebleau il 28 settembre e consegnò al re il breve che lo accreditava. Il giorno precedente la regina Maria de' Medici aveva messo al mondo un figlio, futuro Luigi XIII di Francia, al quale il nunzio straordinario mons. Maffeo Barberini recò la benedizione del Papa.
Il rappresentante del Papa fu confrontato anzitutto con l'esistenza di una forte tradizione gallicana, oltre che della nuova situazione determinata dall'editto di Nantes, che nel 1598 aveva dato uno statuto legale ai protestanti francesi. Enrico IV d'altra parte tardava a dare soddisfazione alla Santa Sede su due punti essenziali: l'introduzione in Francia dei decreti del concilio di Trento, condizione posta da Clemente VIII all'assoluzione concessa al re nel 1595, e il richiamo dei gesuiti, banditi dal Parlamento di Parigi in seguito all'attentato commesso nel 1594 da Jean Chastel contro la persona del re.
Durante la sua missione fu vigile nei confronti dei protestanti: moltiplicò contro di loro gli interventi presso il re tutte le volte che furono in gioco gli interessi della Santa Sede e della Chiesa cattolica. Non riuscì invece a convincere Enrico IV a rinunciare a proteggere e sovvenzionare potenze protestanti come le Province Unite e la Repubblica di Ginevra.
Fu incaricato, insieme al nunzio in Fiandra mons. Ottavio Mirto Frangipani, degli affari d'Inghilterra, di trasmettere alla Santa Sede le notizie che gli giungevano da quel paese. Protesse i seminari e i preti cattolici inglesi rifugiati in Francia e favorì l'azione dei missionari inglesi oltre Manica.
Nel 1603 un conflitto commerciale oppose di nuovo le due Corone: l'istituzione da parte di Filippo III di Spagna e degli arciduchi sovrani dei Paesi Bassi di un dazio del 30% sull'importazione e l'esportazione di tutte le merci provocò rappresaglie immediate di Enrico IV di Francia che introdusse un dazio corrispondente in novembre e finì col proibire ogni commercio con la Spagna e le Fiandre dall'8 febbraio seguente. I negoziati furono intrapresi a Londra nell'agosto del 1604 per iniziativa di Giacomo I d'Inghilterra tra gli ambasciatori di Francia e Spagna in Inghilterra ma fallirono all'inizio di settembre.
Il nunzio pontificio propose allora la sua mediazione. Le discussioni ripresero a Parigi all'inizio di ottobre del 1604 e si conclusero il 9 ottobre con un accordo. La sua missione in Francia si concluse così con un successo diplomatico. Il suo cattivo stato di salute l'aveva obbligato sin dalla fine di novembre del 1603 a sollecitare il suo richiamo, che ottenne nel marzo del 1604.
Cardinalato
Come consuetudine per i nunzi di prima categoria fu creato cardinale nel concistoro del 9 giugno 1604. Dopo il ritorno in patria ricevette il cappello rosso e il titolo presbiterale di san Tommaso in Parione il 10 dicembre 1604. Partecipò al primo conclave del 1605 che elesse Papa il cardinale di Firenze che prese il nome di Leone XI. Partecipò pure al secondo conclave di quell'anno che vide l'elezione di Paolo V.
Sempre nello stesso anno, optò per il titolo di san Marcello e poi per il titolo di santa Pudenziana. Si dimise dal governo della diocesi di Camerino. Nel 1607 optò per il titolo dei santi Nereo ed Achilleo.
Morì nel suo palazzo romano di Palazzo del Bufalo il 27 marzo 1610 e trovò sepoltura nella cappella di famiglia della chiesa romana di santa Maria in Via.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale |
- Vescovo Antonio Lauro(ch)
- Papa Sisto V
- Cardinale Mariano Pierbenedetti
- Cardinale Innocenzo Del Bufalo-Cancellieri
Successione degli incarichi
Predecessore: | Governatore di Narni | Successore: | |
---|---|---|---|
Gio. Giacomo Nerotti di Montenuovo | 6 ottobre 1590 - 28 maggio 1591 | Attilio Marcellini |
Predecessore: | Governatore di Benevento | Successore: | |
---|---|---|---|
Ferdinando Farnese[1] | 28 maggio 1591 - 1592 | Camillo Pellegrini |
Predecessore: | Inquisitore generale di Malta | Successore: | |
---|---|---|---|
Giovanni Ludovico Dell'Armi | 1º gennaio 1598 - 1592 | Antonio Ortensi |
Predecessore: | Vescovo di Camerino | Successore: | |
---|---|---|---|
Gentile Delfini | 14 maggio 1601 - 20 febbraio 1606 | Giovanni Severini |
Predecessore: | Nunzio apostolico in Francia | Successore: | |
---|---|---|---|
Gaspare Silingardi | 14 giugno 1601 - 26 settembre 1604 | Maffeo Barberini |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Tommaso in Parione | Successore: | |
---|---|---|---|
Francesco Maria Mantica | 10 dicembre 1604 - 1º giugno 1605 | Carlo Gaudenzio Madruzzo |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Marcello | Successore: | |
---|---|---|---|
Paolo Emilio Zacchia | 1º giugno 1605 - 30 gennaio 1606 | François d'Escoubleau de Sourdis |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Pudenziana | Successore: | |
---|---|---|---|
Ascanio Colonna | 30 gennaio 1606 - 19 novembre 1607 | Bonifazio Caetani |
Predecessore: | Cardinale presbitero dei Santi Nereo e Achilleo | Successore: | |
---|---|---|---|
Cesare Baronio, C.O. | 19 novembre 1607 - 27 marzo 1610 | Pier Paolo Crescenzi |
Note | |
| |
Bibbliografia | |
|
- Governatori di Narni
- Governatori di Benevento
- Vescovi di Camerino
- Nunzi apostolici per la Francia
- Cardinali presbiteri di San Marcello
- Cardinali presbiteri di Santa Pudenziana
- Cardinali presbiteri dei Santi Nereo ed Achilleo
- Presbiteri italiani del XVII secolo
- Italiani del XVII secolo
- Presbiteri del XVII secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1601
- Vescovi italiani del XVII secolo
- Vescovi del XVII secolo
- Vescovi per nome
- Vescovi consacrati da Mariano Pierbenedetti
- Concistoro 9 giugno 1604
- Cardinali italiani del XVII secolo
- Cardinali del XVII secolo
- Cardinali per nome
- Cardinali creati da Clemente VIII
- Biografie
- Cardinali italiani
- Vescovi italiani
- Nunzi apostolici italiani
- Nati nel XVI secolo
- Morti nel 1610
- Morti il 27 marzo