Utente:Giancarlo Rossi-Fedele/Terra Promessa

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Suddivisione geografica della Palestina tra le 12 tribù secondo il Libro di Giosuè.

Per gli ebrei il termine Terra Promessa, molto generico, si riferisce a quei territori nel Vicino Oriente, promessi da D-o a Mosè (piuttosto indefiniti nei loro confini), avvistati da Mosè e Aronne sul Monte Nebo, e dopo una lunga guerra occupati in seguito alle conquiste di Giosuè (e altri Giudici) dalle tribù di Israele. Questi territori si trovano ad est del mar Mediterraneo, a nord del deserto del Negev e forse anche a nord del Monte Sinai (Har Karkom nella zona di Edom). Sulla pianura costiera partono a nord dalla striscia di Gaza (territorio idealmente assegnato alla tribù di Dan, ma storicamente occupato dai Filistei), all'intera Giudea e Samaria (attuale Cisgiordania) ma anche alla sponda orientale del fiume Giordano (la trans-Giordania) e l'intera Galilea e Perea (a sud del Golan e dell'odierno Libano), attorno al Lago di Tiberiade.

Per i cattolici questi territori, più che indicare dei confini nazionali o meno, indicano la "Terra Santa", una terra forse da visitare, ma sicuramente abitata da popolazioni da seguire con affetto nelle loro vicissitudini. Particolare riverenza suscita la presenza di numerosi luoghi santi.

Grafia ebraica

Èretz Israèl ( ארץ ישראל ), o (più correttamente) Èretz Yisraèl è l'espressione della lingua ebraica con cui si indica la Terra di Israele, il territorio nel quale tradizionalmente si individua il riferimento geografico della religione ebraica.

Storia

Nella tradizione ebraica e cristiana, la Terra Promessa è anticamente detta "Terra di Canaan" o "Palestina" (non coincide con il territorio dell'odierno stato di Israele, che ne occupa solo una parte).

L'espressione "promessa" viene usata in quanto, come riportato dalla Bibbia, Dio promise ad Abramo di dare questa terra al popolo che da lui sarebbe disceso. La promessa si realizzò diversi secoli dopo, quando il popolo ebraico, dopo aver risieduto in Egitto per 430 anni (210 secondo la tradizione ebraica), ne uscì alla guida di Mosè per dirigersi appunto verso la Terra promessa. Gli ebrei tuttavia, prima di entrarvi, vagarono per il deserto del Sinai per 40 anni, al termine dei quali Mosè morì: Dio gli permise solo di vedere la Terra Promessa dall'alto del monte Nebo, ma non di entrarvi.

Terra di Canaan

La conquista della Terra di Canaan (così chiamata dalla presenza del popolo dei Cananiti) venne quindi compiuta dagli ebrei sotto la guida di Giosuè, come è raccontato nel libro della Bibbia a lui intitolato. Il territorio venne ripartito tra le dodici tribù di Israele.

Antichi documenti egiziani si riferiscono alla regione come R-t-n-u (pronuncia Rechenu). Nella Bibbia è indicata con diversi nomi: (Eretz) Israel "(Terra di) Israele", Eretz Ha-Ivrim "Terra degli ebrei", "Terra in cui scorre latte e miele", Terra del Signore.
La parte del territorio ad occidente del fiume Giordano era anche chiamata "Terra di Caanan" durante il periodo in cui era sotto il controllo di vassalli dell'Egitto, tradizionalmente considerati discendenti da Caanan figlio di Han.

Divisione tra Regno di Giuda e Regno di Israele

Dopo la divisione in due del regno ebraico, quello più meridionale era chiamato Regno di Giuda, mentre la parte settentrionale, occupata dalle dieci tribù perdute di Isreale e in seguito occupata dai suoi nemici, era chiamata Regno di Israele.

Diaspora ebraica

Durante tutta la storia della diaspora ebraica, Eretz Israel, come Gerusalemme, è stato più un luogo ideale che un'entità geografica nonostante la presenza ebraica a Gerusalemme non sia mai mancata.

Note


Voci correlate
Collegamenti esterni