Branda Castiglione

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Branda Castiglione
Pseudocardinale
Stemma Card. Castiglione Branda (1350-1443).jpg
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battezzato
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte {{{età}}} anni
Nascita Milano
1360 ca.
Morte Castiglione Olona
3 febbraio 1443
Sepoltura Chiesa del castello di Castiglione
Conversione
Appartenenza
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6 giugno 1411 dall'antipapa Giovanni XXIII
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Confermato cardinale dopo il 16 dicembre 1417 da papa Martino V
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Proclamazioni
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Eventi
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Branda Castiglione o da Castiglione o Castiglioni (Milano, 1360 ca.; † Castiglione Olona, 3 febbraio 1443) è stato uno pseudocardinale, cardinale e vescovo italiano.

Cenni biografici

Nacque a Milanto attorno al 1360, da Maffiolo Castiglione, patrizio milanese e Lucrezia Porro, parenti di papa Celestino IV.

Studiò legge nella neofondata università di Pavia conseguì il dottorato in utroque iure nell'anno accademico 1388/89 ed insegnò egli stesso diritto presso il medesimo ateneo.

Nel 1389 si recò, per incarico della sua università e del signore di Milano, a Roma per chiedere al nuovo papa Bonifacio IX, la conferma dei privilegi dello Studio pavese: il pontefice accolse la richiesta. Nel 1393 divenne arciprete della parrocchia di San Martino di Legnago e canonico della città di Tortona, nel 1398 possedeva sei benefici ecclesiastici nell'arcidiocesi di Milano e altri in Europa.

In quei anni ebbe inizio la sua attività diplomatica al servizio dei pontefici. Il 29 maggio 1401 Bonifacio IX lo inviò come nunzio nella provincia ecclesiastica di Colonia (comprendente la Renania e le Fiandre) con l'incarico di sollecitare dai collettori pontifici i conti e la consegna del denaro riscosso.

Nel 1403 fu nominato collettore pontificio nelle province ecclesiastiche di Esztergom e Kalocsa in Ungheria, ma non riuscì a entrare in Ungheria: il re Sigismondo del Lussemburgo già nell'agosto 1403 ruppe i rapporti con il pontefice Bonifacio IX, perché quest'ultimo aveva cominciato a concedere il suo appoggio al re Ladislao di Napoli che Sigismondo considerava un usurpatore.

Episcopato

Fu nominato vescovo di Piacenza nel 1404. Come vescovo eletto di Piacenza presenziò al conclave del 1404,nel quale i cardinali elessero Innocenzo VII. Restò presso la Curia Romana anche durante il pontificato di questo papa. Uditore di Rota fino al 1405, quando una grave malattia lo costrinse a sospendere la sua attività, poi referendario pontificio, da marzo a settembre 1406 resse la Cancelleria Apostolica durante l'assenza del cardinale vice cancelliere Angelo Acciaioli.

Nel luglio 1407 era presente alle trattative di Gregorio XII con gli inviati del papa avignonese Benedetto XIII e del re di Francia. Seguì, poi, la Curia a Siena e a Lucca, dove lo troviamo ancora il 10 maggio 1408. Il giorno successivo la maggior parte dei cardinali abbandonò Gregorio XII, accusandolo di sabotare i tentativi diretti a superare lo scisma della Chiesa. Anche il Castiglione passò dalla parte dei dissidenti e di conseguenza Gregorio XII lo privò del vescovato.

Nel 1409 partecipò al concilio di Pisa indetto dai Padri conciliari per porre fine allo scisma. Al termine del concilio fu eletto papa Alessandro V (Pietro Filargo, arcivescovo di Milano) il quale omologò il concilio, e confermò il Castiglione nella sua sede, ma morì pochi mesi dopo. Suo successore fu il napoletano Baldassarre Cossa che prese il nome di Giovanni XXIII. Il nuovo papa lo inviò quale ambasciatore presso Sigismondo re d'Ungheria che si era dichiarato disponibile a sostenere il papa dell'obbedienza pisana.

Cardinalato

L'antipapa lo creò pseudocardinale presbitero di san Clemente nel concistoro del 6 giugno 1411. Dal 1412 fu amministratore apostolico della sede di Veszprém che mantenne sino alla sua morte.

Legato in Ungheria e in Germania nel 1413. Partecipò al Concilio di Costanza e fu tra gli elettori nel conclave del 1417 di papa Martino V. Nel 1417 ottenne dal re Sigismondo il privilegio che tutti i componenti maschili della stirpe fossero elevati al rango di conte palatino.

Nel 1419 divenne abate commendatario di Tre Fontane a Roma. Legato di papa Martino V in Boemia; partì da Roma il 15 aprile 1421 e ritornò il 27 ottobre successivo; fu di nuovo in Boemia dal marzo 1422 al maggio 1425, per organizzare la crociata contro gli ussiti. Fu amministratore della sede di Lisieux dal 1420 al 1424.

Nel 1431, dopo aver convocato alcune sessioni di un nuovo concilio di Basilea, moriva papa Martino V, Castiglioni prese parte al conclave che vide l'elezione di papa Eugenio IV, in quell'anno mutò titolo cardinalizio, assumendo la sede suburbicaria di Porto e Santa Rufina. Presidente del consiglio del duca di Milano nel 1433.

Il concilio si concluse nel 1437 stabilendo che si sarebbe riconvocato a Firenze per tentare una riconciliazione con le Chiese orientali. Dal 1438 al 1442 il concilio, nuovamente indetto, si tenne in varie sessioni tra le città di Firenze e Ferrara. Branda Castiglioni sottoscrisse i più importanti documenti di papa Eugenio IV.

Trasferito alla sede suburbicaria di Sabina nel 1440; occupò la sede fino alla morte. Legato di papa Eugenio IV in Lombardia verso il 1442.

Morì il 3 febbraio 1443, nella sua città natale e fu sepolto nella chiesa principale del castello di Castiglione.

Successione degli incarichi

Predecessore: Vescovo di Piacenza Successore: BishopCoA PioM.svg
Pietro Maineri[1] 16 agosto 140410 luglio 1409 Alessio di Siregno[2], O.F.M. I
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con
con
Pietro Maineri[1] {{{data}}} Alessio di Siregno[2], O.F.M.
Predecessore: Pseudocardinale presbitero di San Clemente Successore: CardinalCoA PioM.svg
Gabriele Condulmer
(legittimo)
6 giugno 1411 – dopo il 16 dicembre 1417 se stesso confermato legittimo I
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con
con
Gabriele Condulmer
(legittimo)
{{{data}}} se stesso confermato legittimo
Predecessore: Amministratore apostolico di Veszprém Successore: BishopCoA PioM.svg
György[3] 1º settembre 141212 aprile 1424 Péter Rozgonyi[4] I
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con
con
György[3] {{{data}}} Péter Rozgonyi[4]
Predecessore: Cardinale presbitero di San Clemente Successore: CardinalCoA PioM.svg
se stesso come illegittimo dopo il 16 dicembre 141714 marzo 1431 Hugues de Lusignan I
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con
con
se stesso come illegittimo {{{data}}} Hugues de Lusignan
Predecessore: Abate commendatario di Sant'Anastasio alle Tre Fontane Successore: Prepozyt.png
Pietro Stefaneschi 1419 - 1443 Berardo Eroli I
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con
con
Pietro Stefaneschi {{{data}}} Berardo Eroli
Predecessore: Amministratore apostolico di Lisieux Successore: BishopCoA PioM.svg
Pierre Fresnel[5] 29 giugno 142012 aprile 1424 Zanone Castiglioni[6] I
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con
con
Pierre Fresnel[5] {{{data}}} Zanone Castiglioni[6]
Predecessore: Cardinale vescovo di Porto e Santa Rufina Successore: CardinalCoA PioM.svg
Antonio Correr, C.R.S.G. 14 marzo 143129 gennaio 1440 Domingo Ram y Lanaja, C.R.S.G. I
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con
con
Antonio Correr, C.R.S.G. {{{data}}} Domingo Ram y Lanaja, C.R.S.G.
Predecessore: Cardinale vescovo di Sabina Successore: CardinalCoA PioM.svg
Giordano Orsini 29 gennaio 14403 febbraio 1443 Basilio Bessarione I
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con
Giordano Orsini {{{data}}} Basilio Bessarione


Note
  1. cfr. (EN) Bishop Pietro Maineri † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 16-06-2023
  2. cfr. (EN) Bishop Alessio di Siregno, O.F.M. † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 16-06-2023
  3. cfr. (EN) Bishop György † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 16-06-2023
  4. cfr. (EN) Bishop Péter Rozgonyi † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 16-06-2023
  5. cfr. (EN) Bishop Pierre Fresnel † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 16-06-2023
  6. cfr. (EN) Bishop Zanone Castiglione † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 16-06-2023
Bibliografia