Francesco Maria Banditi

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Francesco Maria Banditi, C.R.
Cardinale
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Cardinal Francesco Maria Banditi.jpg

Scuola romana sec. XVIII, Ritratto del cardinale Francesco Maria Banditi (1772 - 1775), olio su tela.
Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 89 anni
Nascita Rimini
9 settembre 1706
Morte Benevento
26 maggio 1796
Sepoltura Cattedrale di Benevento
Conversione
Appartenenza Ordine dei Chierici regolari Teatini
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Vestizione 19 dicembre 1723
Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale Firenze, 14 agosto 1729
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Nominato vescovo 30 marzo 1772 da papa Clemente XIV
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Consacrazione vescovile Roma, 5 aprile 1772 dal card. arc. Lazzaro Opizio Pallavicini
Elevazione ad Arcivescovo 29 maggio 1775 da papa Pio VI
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Creazione
a Cardinale
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Creato
Cardinale in pectore
17 luglio 1775 da Pio VI (vedi)
Pubblicato
Cardinale
13 novembre 1775 da Pio VI (vedi)
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Dimissioni dal cardinalato [[{{{aPdim}}}]]
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Cardinale per 20 anni, 6 mesi e 13 giorni
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Incoronazione
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Onorificenze
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Invito all'ascolto
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Francesco Maria Banditi (Rimini, 9 settembre 1706; † Benevento, 26 maggio 1796) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.

Cenni biografici

Nato a Rimini, da una famiglia nobile. Figlio del conte Francesco Banditi e di Colomba Leonardelli.

Formazione e ministero sacerdotale

Studia inizialmente nelle scuole locali di Rimini, dove ebbe come condiscepolo Lorenzo Ganganelli, futuro papa Clemente XIV. Entrò nell'Ordine dei Chierici regolari Teatini a Rimini nel 1722; professo, 19 dicembre 1723; ha studiato filosofia a Rimini e teologia nella Casa di S. Michele, Firenze.

Ordinato sacerdote il 14 agosto 1729 a Firenze. Nominato sotto-maestro dei novizi a Firenze, occupò poi la cattedra di diritto canonico, sempre a Firenze. Per molti anni mantenne amicizia e corrispondenza con il celebre medico Giovanni Bianchi di Rimini (Giano Planco), medico capo del papa; così come con Ludovico Antonio Muratori, storico e studioso di spicco del suo tempo. Trasferitosi a Rimini, trascorse gran parte della sua vita religiosa nella casa "S. Antonio da Padova"; nel 1755, notevole collezionista di libri, restaurò la biblioteca della casa, dotandola di un'abbondanza di nuovi libri e affidandone la decorazione al pittore riminese Felix Angelini. Fu superiore della casa dal 1756 al 1759 e dal 1765 al 1767. Nel 1756 fu anche nominato visitatore delle case di quella provincia teatina. Fu un acclamato oratore, che predicò nelle principali città d'Italia.

Il suo merito è stato quello di aver reagito con forza contro lo stile del Cinquecento. Partecipò a diversi capitoli generali del suo ordine e presiedette quello celebrato nel 1759. Fu membro dell'Accademia Ecclesiastica di Rimini, fondata dal cardinale Luigi Valenti Gonzaga; nella sua introduzione all'Accademia, il 4 gennaio 1762, pronunciò un discorso sull'origine dell'ufficio divino, perché appassionato delle scienze storiche e liturgiche. Più tardi, quando era già cardinale, padre Anton Francesco Vezzosi gli dedicò la sua grande opera sugli scrittori teatini, I scritori de' chierici regolari detti Teatini. Nel capitolo generale del 1768, tenutosi a Roma, fu eletto superiore generale il 27 aprile; tra gli atti di rilevanza del periodo del suo governo vi furono l'edizione delle Institutiones theologicae antiquorum Patrum di Giuseppe Maria Tomasi, Teatino, futuro cardinale e santo, curata da padre Vezzosi (Roma 1769); vi fu anche il decreto di beatificazione della Congregazione dei Riti, datato 17 marzo 1771, del Venerabile Paolo Burali d'Arezzo, cardinale e arcivescovo di Napoli e la lettera circolare, datata 27 luglio 1770, che inviò alle case dell'ordine riguardante le missioni teatine di Goa. Terminato il triennio del suo mandato di generale, nel maggio del 1771, padre Banditi tornò a Rimini come semplice religioso. Nominato esaminatore episcopale il 20 marzo 1772.

Episcopato

Eletto vescovo di Corneto e Montefiascone il 30 marzo 1772, fu consacrato il 5 aprile 1772 a Roma dal cardinale Lazzaro Opizio Pallavicini. Si occupò personalmente del seminario, dove, su suo invito, insegnò l'illustre filosofo e matematico Tommaso Tamagna. Fu direttore spirituale e sostenitore di Maria Crocifissa Costantini, fondatrice delle Monache Passioniste, che il 20 maggio 1772, insieme alle sue prime dieci compagne, fece la professione religiosa nelle mani del vescovo Banditi, che in quel periodo era in contatto con Paolo della Croce, futuro santo, e con le superiori maggiori dei Passionisti. Ristrutturò l'ospedale civile con l'annessa sede della confraternita della Misericordia e conferì il rango di collegiata alla Chiesa di Santa Maria Assunta, come ricorda una lapide marmorea posta dal Capitolo in suo onore. Rinunciò al governo della diocesi il 26 maggio 1775; fu amministratore apostolico dal 28 maggio al dicembre 1775. Promosso alla sede metropolitana di Benevento il 29 maggio 1775.

Cardinalato

Creato cardinale e riservato in pectore nel concistoro del 17 luglio 1775, pubblicato nel concistoro del 13 novembre 1775; ricevette la berretta rossa il 16 novembre 1775 e il titolo di San Crisogono, 18 dicembre 1775. Assegnato alle Sacre Congregazioni dei Vescovi e Regolari, immunità ecclesiastica, dei Riti e delle Indulgenze e le sacre Reliquie. Il 7 gennaio 1776 partì per Benevento; in quello stesso anno condusse la predicazione della Quaresima e dell'Avvento e indisse una missione con venti missionari. Instancabile nel suo zelo pastorale, in poco più di un anno aveva amministrato ventiquattromila cresime. Inviò alla biblioteca di S. Silvestro al Quirinale preziose edizioni, tra cui le opere di papa Benedetto XIV. Per i membri del Capitolo della Cattedrale di Benevento ottenne dalla Santa Sede l'onorificenza della prelatura domestica. Completò la costruzione dell'Istituto delle Orsoline, l'ospedale di San Gaetano di Thiene e la chiesa di Santa Maria della Verità. Era chiamato il cardinale della porpora rattoppata.

Morte

Morto il 27 gennaio 1796 a Benevento. Esposto e sepolto nella cattedrale metropolitana di Benevento.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Superiore generale della Congregazione dei Chierici Regolari Teatini Successore: Stemma teatini.jpg
? 27 aprile 1768 - 1º maggio 1771 ? I
II
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VII
VIII
IX
X
con
con
? {{{data}}} ?
Predecessore: Vescovo di Montefiascone e Corneto Successore: BishopCoA PioM.svg
Saverio Giustiniani 30 marzo 1772 - 26 maggio 1775 Giuseppe Garampi I
II
III
IV
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X
con
con
Saverio Giustiniani {{{data}}} Giuseppe Garampi
Predecessore: Arcivescovo metropolita di Benevento Successore: ArchbishopPallium PioM.svg
Gianbattista Colombini, O.F.M.Conv. 29 maggio 1775 - 26 gennaio 1796 Domenico Spinucci I
II
III
IV
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X
con
con
Gianbattista Colombini, O.F.M.Conv. {{{data}}} Domenico Spinucci
Predecessore: Cardinale presbitero di San Crisogono Successore: CardinalCoA PioM.svg
Filippo Maria Pirelli 18 dicembre 1775 - 26 gennaio 1796 Vincenzo Gioacchino Raffaele Luigi Pecci I
II
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con
con
Filippo Maria Pirelli {{{data}}} Vincenzo Gioacchino Raffaele Luigi Pecci