Luigi Bevilacqua
Luigi Bevilacqua Vescovo | |
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Età alla morte | 63 anni |
Nascita | Ferrara 1616 |
Morte | Roma 22 aprile 1679 |
Appartenenza | Arcidiocesi di Cali |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Nominato patriarca | 30 settembre 1675 da papa Clemente X |
Consacrazione vescovile | 25 settembre 1676 dal card. Mario Alberizzi |
Incarichi ricoperti | |
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Luigi Bevilacqua (Ferrara, 1616; † Roma, 22 aprile 1679) è stato un patriarca italiano.
Cenni biografici
Nacque a Ferrara nel 1616 da Francesco e da Virginia Turchi. Addottoratosi in diritto civile e canonico nello Studio di Ferrara nel 1635, al principio di questo stesso anno si trasferì a Roma, dove il 6 febbraio prese gli ordini minori.
Urbano VIII gli concesse una pensione sopra l'arcipretura di Crespino, nella diocesi di Ravenna, e il 23 dicembre 1643 il vescovo di Ferrara, il capitolo e il priore dei giuristi, lo prescelsero come arcidiacono della cattedrale ferrarese in sostituzione di Paolo Sacrati, il Bevilacqua dovette rinunciare all'incarico poco dopo, a causa dell'obbligo di residenza per questa carica. Egli infatti preferì rimanere presso la curia romana, dove la protezione dei cardinale Francesco Barberini gli faceva sperare una brillante carriera.
Ottenne infatti la carica di governatore e vicereggente di Tivoli. Nel 1650 gli fu affidato da Innocenzo X il governo di Rimini e due anni dopo quello di Fabriano. Sempre nel 1652 fu eletto al posto di uditore di Rota, che sino dal 1597 era riservato a un cittadino ferrarese.
Clemente X gli conferì nel 1670 la ricca abbazia di San Girolamo in Ferrara, istituita con i beni dell'Ordine dei gesuati, soppresso due anni prima da Clemente IX; il Bevilacqua fece successivamente dono di questa abbazia ai carmelitani scalzi. Il 4 marzo 1671 ottenne la carica di prelato domestico di Clemente X e successivamente quella di vice-camerlengo e governatore di Roma.
Nel 1675 fu nominato patriarca titolare di Alessandria. Il 25 febbraio 1676 fu consacrato vescovo dal cardinale Mario Alberizzi, co-consacratori: mons. Domenico Gianuzzi[1], vescovo titolare di Dioclea in Frigia, e mons. Giacomo Buoni[2], vescovo di Montefeltro. Servì come patriarca titolare di Alessandria fino alla sua morte.
Come rappresentante diplomatico di Innocenzo XI Bevilacqua, assistito dal futuro cardinale Lorenzo Casoni, fu nunzio apostolico al Congresso di pace di Nimega del 1678-79[3], facendo da intermediario tra le delegazioni austriaca, spagnola e altre delegazioni cattoliche.
Dopo la sottoscrizione degli ultimi trattati, nel febbraio del 1679, fece ritorno in Italia con un viaggio penosissimo durante il quale perdette molti del suo seguito a causa della peste. Essendosi verificati altri decessi durante la sosta a Ferrara, la cittadinanza in preda al panico tumultuò contro il nunzio e questi fu costretto a lasciare in gran fretta la città.
Sembra che anche il Bevilacqua fosse stato contagiato dal morbo e la cosa pare confermata dalla sua morte repentina, avvenuta poco dopo il suo ritorno a Roma, il 22 aprile 1679, sebbene essa fosse ufficialmente attribuita ad una infermità contratta a Nimega a causa del clima, aggravata dai disagi del viaggio.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Guillaume d'Estouteville, O.S.B.
- Papa Sisto IV, O.F.M. Conv.
- Papa Giulio II, O.F.M. Conv.
- Cardinale Raffaele Sansone Riario
- Papa Leone X
- Papa Paolo III
- Cardinale Francesco Pisani
- Cardinale Alfonso Gesualdo di Conza
- Papa Clemente VIII
- Cardinale Pietro Aldobrandini
- Cardinale Laudivio Zacchia
- Papa Innocenzo X
- Cardinale Francesco Peretti di Montalto
- Cardinale Federico Borromeo
- Cardinale Mario Alberizzi
- Patriarca Luigi Bevilacqua
Successione degli incarichi
Predecessore: | Governatore di Roma | Successore: | |
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Pompeo Varese | 4 marzo 1671 - 26 ottobre 1675 | Giambattista Spinola seniore |
Predecessore: | Vice-Camerlengo della Camera Apostolica | Successore: | |
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Pompeo Varese | 4 marzo 1671 - 26 ottobre 1675 | Giambattista Spinola seniore |
Predecessore: | Patriarca titolare di Alessandria | Successore: | |
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Alessandro Crescenzi, C.R.S. | 30 settembre 1675 - 22 aprile 1680 | Petrus Draghi Bartoli (Ch) |
Note | |
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Bibliografia | |
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- Governatori di Roma
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