Pascual de Aragón-Córdoba-Cardona y Fernández de Córdoba

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Pascual de Aragón-Córdoba-Cardona y Fernández de Córdoba
Cardinale
Escudo de Pascual de Aragón.svg
[[File:{{{Stemma istituzione}}}|50px]]
al secolo
battezzato
ERRORE in "fase canonizz"
{{{note}}}
{{{motto}}}

Pascual de Aragón (cropped).jpg

{{{didascalia}}}
Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 51 anni
Nascita Barcellona
1626
Morte Madrid
28 settembre 1677
Sepoltura Chiesa del convento delle suore cappuccine, Toledo
Conversione
Appartenenza
Vestizione {{{V}}}
Vestizione [[{{{aVest}}}]]
Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale {{{O}}}
Ordinazione presbiterale 1655 dal card. Baltasar Moscoso y Sandoval
Nominato Abate {{{nominatoAB}}}
Nominato amministratore apostolico {{{nominatoAA}}}
Nominato vescovo {{{nominato}}}
Nominato arcivescovo 1º febbraio 1666 da papa Alessandro VI
Nominato arcieparca {{{nominatoAE}}}
Nominato patriarca {{{nominatoP}}}
Nominato eparca {{{nominatoE}}}
Consacrazione vescovile {{{C}}}
Consacrazione vescovile Chiesa di San Vitale (Pozzuoli), 28 febbraio 1666 dall'arc. Gabriel Adarzo Santander y Martínez de Viaín
Elevazione ad Arcivescovo {{{elevato}}}
Elevazione a Patriarca {{{patriarca}}}
Elevazione ad Arcieparca {{{arcieparca}}}
Creazione
a Cardinale
{{{P}}}
Creato
Errore nell'espressione: carattere di punteggiatura "{" non riconosciuto.
(vedi)
Creato
Cardinale
5 aprile 1660 da Alessandro VII (vedi)
Deposto dal cardinalato [[{{{aPd}}}]] da [[{{{pPd}}}]]


Dimissioni dal cardinalato [[{{{aPdim}}}]]
Cardinale per
Cardinale per 17 anni, 5 mesi e 23 giorni
Cardinale elettore
Creazione a
pseudocardinale
{{{pseudocardinale}}}
Creazione a
pseudocardinale
Eletto Antipapa {{{antipapa}}}
Consacrazione {{{Consacrazione}}}
Insediamento {{{Insediamento}}}
Fine pontificato {{{Fine pontificato}}}
Pseudocardinali creati {{{Pseudocardinali creati}}}
Sede {{{Sede}}}
Opposto a
Sostenuto da
Scomunicato da
Confermato cardinale {{{Confermato cardinale}}}
Nomina a pseudocardinale annullata da {{{Annullato da}}}
Riammesso da
Precedente {{{Precedente}}}
Successivo {{{Successivo}}}
Incarichi ricoperti
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
{{{inizio}}}
Consacrazione {{{consacrazione}}}
Fine del
pontificato
{{{fine}}}
(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
pontificato
Segretario {{{segretario}}}
Predecessore {{{predecessore}}}
Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi
Venerato da {{{venerato da}}}
Venerabile il [[{{{aV}}}]]
Beatificazione [[{{{aB}}}]]
Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
Ricorrenza [[{{{ricorrenza}}}]]
Altre ricorrenze
Santuario principale {{{santuario principale}}}
Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di {{{patrono di}}}
[[File:|250px]]
[[File:|100px|Stemma]]
Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
Nome completo {{{nome completo}}}
Trattamento {{{trattamento}}}
Onorificenze
Nome templare {{{nome templare}}}
Nomi postumi
Altri titoli
Casa reale {{{casa reale}}}
Dinastia {{{dinastia}}}
Padre {{{padre}}}
Madre {{{madre}}}
Coniuge

{{{coniuge 1}}}

Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
Motto reale {{{motto reale}}}
Firma [[File:{{{firma}}}|150x150px]]
Collegamenti esterni
(EN) Scheda su gcatholic.org
(EN) Scheda su catholic-hierarchy.org
(EN) Scheda su Salvador Miranda
Invito all'ascolto
Firma autografa
[[File:{{{FirmaAutografa}}}|250px]]

Pascual de Aragón-Córdoba-Cardona y Fernández de Córdoba (Barcellona, 1626; † Madrid, 28 settembre 1677) è stato un arcivescovo e cardinale spagnolo.

Cenni biografici

Naque nel 1626, nel Palau de la Riera, Mataró, nei pressi di Barcellona, nonogenito di Enrique de Aragón-Códoba-Cardona y Enríquez de Cabrera, VI duca di Cardona e V di Segorbe, viceré di Navarra e Catalogna e della sua seconda moglie, Catalina Fernández de Córdoba y Figueroa.

Primi anni

Don Alonso Francisco Dou, poi vescovo di Gerona, fu suo professore privato in lettere, umanistica e filosofia. In seguito studiò all'università di Salamanca, dove tenne la cattedra di istituzioni canoniche nel 1649. Nel 1646 divennecavaliere di Alcántara e l'anno seguente canonico della cattedrale di Toledo e arcidiacono di Talavera. Nel 1651 fu promotore fiscale dell'inquisizione e, due anni dopo, reggente della Catalogna nel consiglio d'Aragona. Dal 25 gennaio 1653, reggente di Catalogna nel Consiglio Supremo e Reale d'Aragona. Cappellano maggiore della cappella reale de Reyes Nuevos, cattedrale di Toledo, maggio 1554.

Fu ordinato presbitero nel 1655 dal cardinale Baltasar Moscoso y Sandoval, arcivescovo di Toledo. Il giovane presbitero fu in seguito protettore e benefattore delle clarisse cappuccine di Toledo.

Cardinalaato

Papa Alessandro VII lo creò cardinale nel concistoro del 5 aprile 1660; ricevette il galero e il titolo presbiterale di santa Balbina l'anno seguente. Eletto ambasciatore a Roma e protettore della Spagna, entrò nella capitale italiana il 7 giugno 1661, uno dei compiti affidati dopo la nomina fu quello di risolvere le divergenze tra il pontefice e il re di Spagna sul ducato di Parma e Piacenza.

Nel 1664 fu nominato vicerè di Napoli. Con la morte dell'inquisitore generale spagnolo, mons. Diego de Arce y Reinoso, nel giugno 1665, il re Filippo IV di Spagna lo volle come suo sostituto, ma Pascual de Aragón, non occupò l'incarico perché era ancora in Italia quando fu promosso arcivescovo metropolita di Toledo, carica incompatibile con quella di inquisitore da cui si dimise nel 1666.

Ministero episcopale

Fu consacrato, il 28 febbraio 1666, nella parrocchia di san Vitale a Pozzuoli, da Gabriel Adarzo Santander y Martínez de Viaín (Ch), O. de M., arcivescovo di Otranto, assistito da mons. Benedicto Sánchez Herrera (Ch), vescovo di Pozzuoli e da mons. José Caballero (Ch), vescovo di Monopoli e ricevette il pallio il 1º marzo seguente.

Non partecipò al conclave del 1667, che elesse papa Clemente IX e nemmeno al conclave del 1669-1670, che vide l'elezione di Clemente X. Come arcivescovo di Toledo, fu membro del Consiglio di Reggenza istituito mentre il re Carlo II era minorenne; nel 1675, si dimise dal consiglio e tornò in sede. Non fu a Roma per il conclave del 1676, che elesse papa Innocenzo XI. Nel novembre di quell'anno, negoziò con Don Juan José de Austria, figlio naturale del re Felipe IV di Spagna, che aspirava a governare; e tra il dicembre 1676 e il gennaio seguente, guidò la transizione tra la caduta di Don Fernando de Valenzuela, favorito reale e ministro e l'ascesa al potere di Juan José de Austria, incluso l'esilio della regina Mariana d'Austria a Toledo.

Presidente del Consiglio d'Aragona e consigliere di Stato nel marzo 1677. Nonostante gli incarichi governativi ricoperti, sembra non aver avuto un particolare interesse per la politica e i suoi interventi nella stessa, derivanti dalla carica, non sono stati di rilievo.

Morì il 28 settembre 1677, alle ore 4, a Madrid. Fu sepolto nella chiesa del convento delle suore cappuccine di Toledo.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Balbina Successore: CardinalCoA PioM.svg
Juan de Lugo y de Quiroga, S.J. 21 novembre 1661-28 settembre 1677 Lazzaro Pallavicino I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Juan de Lugo y de Quiroga, S.J. {{{data}}} Lazzaro Pallavicino
Predecessore: Viceré di Napoli Successore: Bandera de Nápoles - Trastámara.svg
Gaspar de Bracamonte y Guzmán 8 settembre 1664-11 aprile 1666 Pedro Antonio de Aragón I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Gaspar de Bracamonte y Guzmán {{{data}}} Pedro Antonio de Aragón
Predecessore: Inquisitore generale di Spagna Successore: Inquisición española.svg
Diego de Arce y Reinoso 15 settembre 1665-15 gennaio 1666 Johann Eberhard Nidhard, S.J. I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Diego de Arce y Reinoso {{{data}}} Johann Eberhard Nidhard, S.J.
Bibliografia