Pietro Maffi
Pietro Maffi Cardinale | |
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In fide et lenitate | |
Età alla morte | 72 anni |
Nascita | Corteolona 12 ottobre 1858 |
Morte | Pisa 17 marzo 1931 |
Appartenenza | Arcidiocesi di Ravenna |
Ordinazione presbiterale | 16 aprile 1881 |
Nominato vescovo | 9 giugno 1902 da Leone XIII |
Consacrazione vescovile | Basilica di San Paolo fuori le Mura (Roma), 11 giugno 1902 dal card. vescovo Lucido Maria Parocchi |
Elevazione ad Arcivescovo | 22 giugno 1903 |
Creato Cardinale |
15 aprile 1907 da Pio X (vedi) |
Cardinale per | 23 anni, 11 mesi e 2 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Pietro Maffi (Corteolona, 12 ottobre 1858; † Pisa, 17 marzo 1931) è stato un arcivescovo, cardinale e scienziato italiano.
Biografia
Nato a Corteolona, diocesi di Pavia, Lombardia, Impero austriaco (oggi Italia). Figlio di Luigi Maffi e Clementina Manenti, morto nel 1864; suo zia Carolina si prendeva cura di Pietro.
Formazione e ministero sacerdotale
Entrò in seminario nel 1875 e fu ordinato presbitero nel 1881. Dopo esser diventato vicario generale dell'arcivescovo di Ravenna Riboldi nel 1901, il 9 giugno dell'anno successivo venne nominato vescovo ausiliare della medesima arcidiocesi e, allo stesso tempo, vescovo titolare di Cesarea di Mauritania. Ricevette la consacrazione episcopale per Imposizione delle mani del cardinale Lucido Maria Parocchi l'11 giugno 1902.
Fu elevato alla dignità arcivescovile e trasferito alla guida dell'Arcidiocesi di Pisa nel 1903 da papa Leone XIII[1], fece il suo solenne ingresso nella città toscana il 10 gennaio 1904. Nel periodo pisano fu anche nominato per un breve periodo, dal 14 settembre 1906 all'8 novembre 1908, amministratore apostolico della diocesi di San Miniato.
Cardinalato
Venne creato cardinale da papa Pio X nel concistoro del 16 aprile 1907 e, il 18 aprile dell'anno successivo ricevette il titolo di cardinale presbitero di San Crisogono. L'8 gennaio 1930 celebrò, nella cappella Paolina del Quirinale, il matrimonio tra il principe Umberto di Savoia e la principessa Maria José.
La sua intensissima attività di vescovo è testimoniata dalle numerose opere di cui fu promotore. In ben due conclavi, nel 1914 e nel 1922, si parlò di lui come "papabile".
Attività pastorale
Durante il suo periodo alla guida dell'arcidiocesi pisana, Pietro Maffi si distinse per una grande attività pastorale, potenziando le organizzazioni cattoliche territoriali[2], migliorando il seminario e il collegio di Santa Caterina, ripristinando la facoltà teologica e creandovi la Cattedra di sociologia, affidata a Giuseppe Toniolo. Venne spesso ricordato come un paterno consigliere dai sacerdoti diocesani, le cui parrocchie più lontane e isolate non disdegnò mai di visitare.
Attività scientifica
Insegnò fisica, matematica e scienze naturali presso il Seminario di Pavia, dove curò anche la creazione dell'Osservatorio astronomico. Nel 1900 fondò la Rivista di fisica, matematica e scienze naturali, con lo scopo di diffondere la conoscenza di tali discipline in Italia.
Il Papa Pio X lo chiamò alla presidenza della Specola Vaticana, incarico che conservò fino al 1931. Maffì trasferì l'istituto dalla storica sede della Torre di Venti in un ambiente più adeguato. Grazie alla sua opera la Specola fu inserita nell'elenco ufficiale degli Osservatori incaricati di redigere la carta fotografica e il catalogo stellare.
Come scienziato furono particolarmente apprezzati i suoi studi meteorologici e sulle stelle cadenti. Per approfondire lo studio delle stelle cadenti inventò il globo meteoroscopico, una riproduzione del cielo stellato illuminata dall'interno da una lampada colorata. Tramite una matita colorata si segnavano le tracce delle stelle luminose, permettendo così di individuarne la direzione. Ebbe rapporti con Giovanni Virginio Schiaparelli, Lazzaro Spallanzani, Guido Alfani e Francesco Maria Denza.
Eredità culturale
Il suo nome è legato a una grande istituzione culturale, la Biblioteca Maffi. Composta da più di 50.000 fra volumi e opuscoli (dei quali molti antichi e di pregio: 123 manoscritti, 23 incunaboli, 764 cinquecentine e rare edizioni dal Seicento all'Ottocento), ancora oggi è stimata dalla Soprintendenza ai beni librari della Regione fra i più ricchi giacimenti privati della Toscana.
L'"Opera Cardinale Maffi", a lui ispirata, si occupò per tutto il XX secolo di acquisire, restaurare e destinare ad attività pastorali varie strutture dislocate nel territorio. Nel 2005 l'Opera è stata sciolta e le competenze trasferite all'Arcidiocesi pisana.
Tra l'altro, fu anche a causa dell'esempio di Pietro Maffi che la comunità cattolica forlivese, nel 1906, decise di onorare Girolamo Mercuriali nel terzo centenario della morte, con una lapide, tuttora esistente, che recita così: Questo marmo ricorda ai posteri che i cattolici forlivesi il dì XI novembre 1906 commemorando presso la sua tomba GIROLAMO MERCURIALI riaffermavano il connubio eterno nei secoli tra la scienza e la fede.
Opere
Pietro Maffi fu un appassionato divulgatore dell'astronomia. La sua opera più famosa fu Nei cieli: pagine di astronomia popolare, pubblicato nel 1896, che ebbe due nuove edizioni e numerose ristampe. Inoltre fu autore di La cosmografia nelle opere di Torquato Tasso. La sua attività di vescovo è raccontata nelle Lettere pastorali, omelie e discorsi (1912, 1920, 1931). Come letterato ha lasciato due romanzi giovanili: Fior che muore e Gli sparvieri.
Onorificenze
Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata | |
— 1930 |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro | |
— 1930 |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona d'Italia | |
— 1930 |
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santorio
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII, O.P.
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna juniore
- Cardinale Hyacinthe Sigismond Gerdil
- Cardinale Giulio Maria della Somaglia
- Cardinale Carlo Odescalchi, S.J.
- Cardinale Costantino Patrizi Naro
- Cardinale Lucido Maria Parocchi
- Cardinale Pietro Maffi
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo titolare di Cesarea di Mauritania | Successore: | |
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Biagio Pisani | 9 giugno 1902-22 giugno 1903 | Thomas Francis Brennan |
Predecessore: | Arcivescovo di Pisa | Successore: | |
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Ferdinando Capponi | 22 giugno 1903-17 marzo 1931 | Gabriele Vettori |
Predecessore: | Primate di Corsica e Sardegna | Successore: | |
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Ferdinando Capponi | 22 giugno 1903-17 marzo 1931 | Gabriele Vettori |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Crisogono | Successore: | |
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Francesco di Paola Cassetta | 15 aprile 1907-17 marzo 1931 | Theodor Innitzer |
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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- Vescovi di Cesarea di Mauritania
- Vescovi di Ravenna
- Vescovi di Pisa
- Primati di Corsica e Sardegna
- Cardinali presbiteri di San Crisogono
- Presbiteri ordinati nel 1881
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- Italiani del XIX secolo
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