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Francesco di Paola Cassetta (Roma, 12 agosto 1841; † Roma, 23 marzo 1919) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.
Cenni biografici
Nato a Roma da una ricca famiglia della borghesia, era figlio di Pietro Cassetta (1808-1884), falegname originario di Osimo, e Clementina Sturbinetti (1813-1841). Ha ricevuto il sacramento della confermazione il 1º settembre 1848; il suo padrino è stato Padre Claudio Clausi, O.M., futuro venerabile. Ha conosciuto e fatto amicizia con padre Vincenzo Pallotti, futuro santo ed Elisabetta Sanna, Terziaria Francescana, anch'essa futura venerabile, frequentava la sua casa. Quei contatti personali hanno avuto un'influenza benefica nel giovane Francesco.
Formazione e ministero sacerdotale
Studi iniziali in una scuola privata, poi, ha studiato al Seminario Romano, dove ha conseguito il dottorato in teologia il 10 settembre 1863 e in utroque iure, sia di diritto canonico che civile, il 24 agosto 1866. È entrato nello stato ecclesiastico dopo aver raggiunto la maggiore età a causa dell'opposizione della sua famiglia.
Ordinato il 10 giugno 1865, fu Canonico della basilica patriarcale liberiana di Roma. Venne promosso prelato domestico di Sua Santità, quale Prelato referendario del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, il 23 giugno 1878. Uditore del Cardinale Vicario di Roma il 3 aprile 1884; Consigliere della Suprema Congregazione di Propaganda Fide e della Suprema Congregazione del Sant'Uffizio, Canonico del capitolo della basilica patriarcale liberiana il 23 novembre 1884.
Episcopato
Eletto vescovo titolare di Amatunte di Palestina il 2 dicembre 1884, è stato consacrato il 21 dicembre 1884, nella chiesa di San Luigi dei Francesi di Roma, dal cardinale Lucido Maria Parocchi, vicario generale di Roma, coadiuvato da Peter Dufal (ch), C.S.C., arcivescovo titolare di Derco, e da Guillaume-Marie-Romain Sourrieu (ch), vescovo di Châlons.
Nominato elemosiniere segreto di Sua Santità il 20 settembre 1887. Assistente al Soglio Pontificio il 15 novembre 1887.
Promosso arcivescovo titolare di Nicomedia il 25 novembre 1887, Canonico del capitolo della basilica patriarcale vaticana il 17 luglio 1889. Vice-gerente di Sua Santità per Roma, dal 12 novembre 1895 al 19 giugno 1899. Trasferito alla sede patriarcale latina titolare di Antiochia, il 29 novembre 1895.
Cardinalato
Creato cardinale presbitero da Leone XIII nel concistoro del 19 giugno 1899, ha ricevuto il cappello rosso e il titolo di San Crisogono il 22 giugno 1899. Gli è stata assegnata la diaconia dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia, in commendam, il 28 aprile 1901, mantenuta fino alla morte.
Camerlengo del Sacro Collegio Cardinalizio, dal 9 giugno 1902 al 22 giugno 1903, ha partecipato al conclave del 1903, che ha eletto papa Pio X. Ha optato per l'ordine dei vescovi e la sede suburbicaria di Sabina e abate perpetuo di Farfa, il 27 marzo 1905. Prefetto della Sacra Congregazione degli Studi dal 3 giugno 1911 al 10 febbraio 1914.
Trasferito alla sede suburbicaria di Frascati il 27 novembre 1911, Bibliotecario di Santa Romana Chiesa dal 3 gennaio 1914 fino alla sua morte. Prefetto della Congregazione del Concilio dal 10 febbraio 1914 al 23 marzo 1919. Ha partecipato al conclave del 1914, che ha eletto papa Benedetto XV. Visitatore Apostolico dell'Ospizio dei Catecumeni. Commissario per la visita apostolica delle diocesi italiane.
Morte
Morto il 23 marzo 1919 a Roma, sepolto nella cappella del Pontificio Ateneo Urbaniano di Propaganda Fide presso il cimitero di Campo Verano, Roma.
Ha lasciato tutta la sua ricchezza, che era considerevole, alla Congregazione di Propaganda Fide, per compensare il fatto che non era diventato missionario all'inizio del suo ministero.
Un busto marmoreo in sua memoria è stato eretto nella chiesa di San Francesco a Ripa nel 1922.
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