Scaramuccia Trivulzio




Scaramuccia Trivulzio Cardinale | |
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Medaglia raffigurante Scaramuccia di Gianfermo Trivulzio, opera di un artista milanese, 1518/1525 circa | |
Età alla morte | circa 62 anni |
Nascita | Milano 1465 ca. |
Morte | Maguzzano 3 agosto 1527 |
Sepoltura | Abbazia di Maguzzano[1] |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Nominato vescovo | 14 aprile 1508 da papa Giulio II |
Consacrazione vescovile | non si hanno informazioni |
Creato Cardinale |
1º luglio 1517 da Leone X (vedi) |
Cardinale per | 10 anni, 1 mese e 2 giorni |
Incarichi ricoperti |
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Collegamenti esterni | |
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Scaramuccia Trivulzio o anche Scaramuzio o Scaramuzza (Milano, 1465 ca.; † Maguzzano, 3 agosto 1527) è stato un vescovo e cardinale italiano.
Cenni biografici
Nascita e formazione
Nacque a Milano da Giovan Fermo e da Margherita nata Valperga intorno al 1465, patrizi milanesi imparentati con i cardinali Agostino Trivulzio e Antonio Trivulzio juniore. Scaramuccia fu prozio del cardinale Giangiacomo Teodoro Trivulzio. Un altro cardinale della famiglia fu Antonio Trivulzio seniore.
Studiò diritto canonico e civile presso l'università di Pavia e, nella stessa sede, nel 1491 diventò lettore di diritto. Quindi, rientrò nella città natale per essere accettato nel locale Collegio dei giuristi. Nel 1499 si schierò dalla parte del re Luigi XII di Francia, invasore del Ducato di Milano. Era alla corte di Luigi XII nel novembre 1500, quando vi giunsero gli ambasciatori dell'imperatore Massimiliano per trattare di pace. Si spostò quindi a Milano, ma già nel settembre 1501 seguì in Francia il cardinale Georges I d'Amboise, che aveva tenuto temporaneamente il governo cittadino.
Episcopato e cardinalato
Dopo alcuni altri soggiorni presso la corte di Luigi XII, nemmeno la nomina a vescovo di Como, nel 1408, determinò il suo definitivo ritorno in Italia. Soltanto all'inizio di settembre 1509 fece un solenne ingresso nella città lariana.
Trivulzio era Membro del Collegio dei Giurisconsulti di Milano, ma portò questo titolo alla stregua di una mera onorificenza. Infatti, tornò in Francia già nel novembre 1510 e vi rimase quasi ininterrottamente fino al 1512.
La presenza sul soglio di un pontefice marcatamente antifrancese, quale Giulio II, non permetteva il decollo della sua carriera all'interno della corte pontificia. Soltanto dopo la morte di papa Della Rovere e l'elezione di Leone X Medici, nel febbraio 1513, Trivulzio potè raggiungere la Santa Sede dove prese parte ad alcune sessioni del Concilio Lateranense V, dove furono molto apprezzate le sue competenze giuridiche.
Papa Leone X lo creò cardinale nel concistoro del 1º luglio 1517 con il titolo di San Ciriaco alle Terme Diocleziane. Il 6 luglio 1517 ottenne il titolo di cardinale protettore di Francia. Nel 1519 si dimise dalla funzione di vescovo di Como, subentrandogli Antonio IV Trivulzio(ch), che poi morì entro l'anno, per cui riprese la diocesi fino al 1527. Amministratore apostolico della diocesi di Piacenza, lo divenne anche di quella di Vienne.
Trivulzio prese parte ai conclavi che elessero il fiammingo Adriano VI e Clemente VII. Nel primo caso, in particolare nel dicembre 1521, si espose a favore dell'elezione del cardinale Domenico Grimani, ma quando Adriano di Utrecht raggiunse quindici voti, fu nel primo gruppo di cardinali che spostarono su di lui il proprio voto (nella procedura cosiddetta per accessum). Durante il lungo interregno prima che l'eletto raggiungesse Roma (sarebbe arrivato solo alla fine di luglio 1522), Trivulzio si trovò talvolta a contrastare i membri del Collegio cardinalizio troppo scopertamente filoimperiali, come il camerlengo Francesco Armellini Medici, che nel marzo 1522 aveva ordinato la consegna di artiglierie pontificie all'armata di Carlo V, oppure lo svizzero Matthäus Schiner, affrontato con gran parole il mese successivo.
Defunto Adriano VI, Trivulzio entrò in conclave nel partito filofrancese. Effettivamente, quando i cardinali presenti accorsero a eleggere il cardinale Giulio de' Medici (considerato filoimperiale) per adorationem, Trivulzio si allontanò costringendo il futuro Clemente VII a ripetere l'elezione con un ultimo scrutinio. Quando però il pontefice si schierò apertamente con il re di Francia, Trivulzio tornò in auge. Il 12 gennaio 1526 fu nominato camerlengo del Sacro Collegio.
Iniziata la guerra della Lega di Cognac[2] e avvicinandosi le truppe imperiali a Roma, Trivulzio riuscì a fuggire prima del sacco del 6 maggio 1527, raggiungendo Civitavecchia. Il suo palazzo nella piazza del Paradiso, nel rione Parione, presso la Basilica di Sant'Andrea della Valle, fu completamente distrutto.
I Conclavi
Partecipò a due conclavi, quello del 1521-1522, che elesse papa Adriano VI e a quello del 1523, che elesse papa Clemente VII.
Morte
Morì presso l'abbazia di Maguzzano[1] il 5 agosto 1527 mentre si recava a Milano per avvertire la città del pericolo in cui si trovava per l'arrivo dell'esercito borbonico. Fu sepolto in quell'abbazia.
Ascendenza
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | |
Scaramuccia Trivulzio | Gian Fermo Trivulzio | Antonio Trivulzio | Giangiacomo Trivulzio | Antoniolo Trivulzio |
Bianca Landriani | ||||
Antonia Fagnani | … | |||
… | ||||
Francesca Visconti Aicardi | Domenico Visconti Aicardi | … | ||
… | ||||
Chiara de Berris | Pietro de Berris | |||
… | ||||
Margherita Valperga | Giacomo Valperga | Giovanni Valperga | Giacobino Valperga | |
Caterina Visconti | ||||
Maria Asinari | Michele Asinari | |||
… | ||||
Violante Grimaldi di Boglio | Pietro Grimaldi, barone di Boglio | Giovanni Grimaldi, barone di Boglio | ||
Bigotta Grimaldi | ||||
Caterina Gattilusio | Francesco II Gattilusio, signore di Lesbo | |||
Valentina Doria |
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Como | Successore: | ![]() |
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Antonio III Trivulzio | 14 aprile 1508-8 gennaio 1519 | Antonio IV Trivulzio |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Ciriaco alle Terme Diocleziane | Successore: | ![]() |
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Pietro Isvalies | 6 luglio 1517-3 agosto 1527 | Agostino Spinola |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Piacenza | Successore: | ![]() |
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Antonio IV Trivulzio (vescovo) |
26 settembre 1519-31 maggio 1525 | Catalano Trivulzio (vescovo) |
Predecessore: | Camerlengo del Collegio Cardinalizio | Successore: | ![]() |
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Andrea della Valle | 12 gennaio 1526-11 gennaio 1527 | Domenico Giacobazzi |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Vienne | Successore: | ![]() |
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Alessandro Sanseverino (arcivescovo metropolita) |
18 marzo - 3 agosto 1527 | Pierre Palmier (arcivescovo metropolita) |
Note | |
Collegamenti esterni | |
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- Abati commendatari di Santo Stefano al Corno
- Referendari dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia
- Vescovi di Como
- Cardinali presbiteri di San Ciriaco alle Terme Diocleziane
- Amministratori apostolici di Piacenza
- Cardinali Camerlenghi
- Amministratori apostolici di Vienne
- Concistoro 1º luglio 1517
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