Giovanni Girolamo Morone
Giovanni Girolamo Moroni o Morone (Milano, 25 gennaio 1509; † Roma, 1º dicembre 1580) è stato un cardinale, vescovo e diplomatico italiano.
Biografia
Nacque a Milano, penultimo dei dieci figli di Girolamo Morone[1]
Formazione
Completata la sua istruzione primaria e secondaria a Modena, studiò poi giurisprudenza all' Università di Padova. Il tracollo politico ed economico della famiglia costrinse Morone, penultimo di dieci figli, a interrompere gli studi giuridici a Padova e a cercare di sfruttare le benemerenze del padre alla corte di Clemente VII, dove già si era recato nel 1526 per sollecitarne l'aiuto nel raccogliere l'enorme somma necessaria alla liberazione del padre.
Episcopato
Il papa lo designò nel 1528 al vescovato di Tortona e gli affidò, nel gennaio successivo, quello di Modena, dove aveva vissuto per un breve periodo durante l'occupazione francese di Milano.
A soli vent'anni dunque fu eletto vescovo di Modena il 7 aprile 1529. La diocesi doveva comunque essere retta attraverso un vicario generale fino al raggiungimento dell'età canonica di 27 anni. Ancora nel 1529 fu inviato in missione diplomatica in Francia. Il cardinale Ippolito d'Este era fortemente contrario alla nomina, sostenendo che la sede di Modena era stata promessa a lui. Con il sostegno del duca Alfonso di Ferrara, il 6 febbraio 1531, prese possesso della sede con la forza, confiscando tutte le rendite del Morone. Il pontefice intervenne presso Carlo V perorando un intervento a favore del vescovo Morone. La controversia fu risolta del 1532, quando Morone prese possesso della diocesi con l'impegno di versare una pensione annua di 400 ducati al cardinale Ippolito d'Este.
Il 12 gennaio dell'anno seguente ricevette a Bologna l'ordinazione presbiterale e la consacrazione episcopale, prendendo possesso della sede il 28 gennaio. Nel 1535 fu inviato dalla Santa Sede in missione diplomatica presso Alfonso Sforza duca di Milano. Riconosciuto a Roma per le sue grandi doti di diplomatico, papa Paolo III lo inviò nunzio apostolico in Germania da Ferdinando I, una prima volta tra il 1536 e il 1538 e poi ancora dal 1539 al 1542.
Qui partecipò ai colloqui di religione di Worms e di Ratisbona del 1541 e a quelli di Spira dell'anno seguente. Vicino ai cardinali Reginald Pole e Gasparo Contarini, in quelle sedi espresse caute aperture a taluni aspetti della Riforma protestante.
Cardinalato
Fu eletto cardinale da papa Paolo III nel concistoro del 2 giugno 1542. Ricevette la berretta rossa con il titolo di cardinale presbitero di Santi Vitale, Valeria, Gervasio e Protasio il 16 ottobre di quell'anno. Insieme con i cardinali Reginald Pole e Pierpaolo Parisio fu nominato presidente del consiglio del Concilio di Trento il 1º novembre ma, a causa del piccolo numero di delegati, il concilio fu sospeso il 6 luglio 1543 per due anni. Alla riapertura fu di nuovo nominato dal papa per il consiglio generale il 2 novembre 1544.
Fu camerlengo del Collegio cardinalizio nel biennio 1549 - 1551. Il 25 febbraio 1549 optò per il titolo cardinalizio di santo Stefano al Monte Celio. Partecipò al Conclave dal 29 novembre 1549 al 7 febbraio 1550, che elesse papa Giulio III.
Il 23 maggio 1550 si dimise da vescovo di Modena a favore di Egidio Foscherari O.P.. Fu nominato con altri dieci cardinali nella commissione per la riforma della Chiesa il 18 febbraio 1551. Resse la diocesi di Novara dal 12 settembre 1552 fino al 13 marzo 1560. Lavorò a stretto contatto con Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù. Il suo sostegno a favore del nuovo ordine fu determinante per la fondazione del Collegium Germanicum avvenuta nel 1552. L'11 dicembre 1553 optò per il titolo cardinalizio di san Lorenzo in Lucina.
Fu legato presso la corte di Ferdinando, re dei Romani nel 1555 e nunzio alla Dieta di Augusta, ma dovette rientrare a Roma per la morte di Giulio III avvenuta il 23 marzo. Prese parte al conclave che elesse papa Marcello II e al secondo conclave di quell'anno che elesse papa Paolo IV.
Moroni optò per il titolo di santa Maria in Trastevere il 12 giugno 1556. Fu accusato di eresia, degradato e imprigionato in Castel Sant'Angelo dal nuovo Pontefice il 31 maggio 1557. L'inquisizione romana, guidata dal cardinal Michele Ghisleri, futuro papa Pio V, dopo attento esame, dichiarò il Moroni innocente alla presenza di papa Paolo IV. Questo il 27 marzo 1559 lo riportò alla dignità cardinalizia, assegnandogli la sede suburbicaria di Albano ma il Moroni rifiutò di accettare la promozione e di uscire dal carcere, a meno che il papa non riconoscesse pubblicamente la sua innocenza. Non fu ascoltato e quindi rimase in carcere fino alla morte di Paolo IV, avvenuta pochi mesi dopo, il 18 agosto 1559. Alla morte del pontefice fecero seguito gravi tumulti di popolo, fu dato alle fiamme il carcere di Ripetta e liberati i prigionieri. Furono dati alle fiamme anche gli archivi.
I cardinali presenti a Roma decisero, tre giorni dopo la morte del Carafa, con la risicata maggioranza di 13 voti su 25 e su forti pressioni di Filippo II, di liberare Morone e di ammetterlo in conclave. Il 25 dicembre fu eletto Pio IV, pure lui milanese e molto legato a Morone. Egli impresse una brusca sterzata alla politica curiale con le clamorose condanne dei nipoti di papa Carafa, la limitazione dei poteri del Sant'Uffizio con l'emarginazione politica dei suoi principali esponenti e la ripresa dell'iniziativa conciliare.
Sin dal primo momento Morone divenne il più fidato consigliere del papa, che impose un'immediata conclusione del processo a Morone. Il 6 marzo 1560 proclamò la sentenza dove, non solo lo assolveva da ogni colpa e sospetto, ma annullava l'intero processo in quanto nullo e iniquo, imponendo al card. Ghislieri di sottoscriverla personalmente, per vincolarlo a essa anche in futuro.
Anche durante il regno di Pio IV, tuttavia, il Sant'Uffizio continuò a conservare gelosamente la documentazione processuale di Morone. Il cardinale tentò invano di entrarne in possesso, nonostante il papa lo avesse nominato cardinale protettore dei domenicani.[2].
Il 13 marzo Morone rinunciò al vescovato di Novara e il Pontefice lo elevò al titolo cardinalizio della diocesi suburbicaria di Albano, per trasferirlo poi, il 10 marzo 1561, a quella di Sabina, il 18 maggio dell'anno seguente a quella di Palestrina, il 12 maggio 1564 a quella di Frascati e il 7 febbraio 1565 a quella di Porto-Santa Rufina.
Il 27 giugno 1560 fu nominato con i cardinali Federico Cesi e Giacomo Savelli, vicario generale di Roma, membro di un comitato per fornire assistenza ai poveri e vagabondi di Roma. L'anno seguente il 18 maggio optò per la sede suburbicaria di Palestrina.
Da vice-decano del Collegio cardinalizio partecipò al conclave del 1565-1566, che elesse papa Pio V. Durante questo conclave fu per molto tempo uno dei papabili. Il 3 luglio 1579 optò per la sede suburbicaria di Ostia e Velletri. Come Decano del Collegio cardinalizio partecipò al conclave del 1572, che elesse papa Gregorio XIII. Dal 18 marzo 1575 fu legato a Genova per risolvere le controversie interne della città e la repubblica di Genova. Dal 23 aprile 1575 fu legato presso l'imperatore Ferdinando I e in seguito presso la Dieta di Ratisbona. Fu protettore d'Inghilterra nel 1578.
Morte
Morì a Roma il 1º dicembre 1580 e fu sepolto nella basilica di santa Maria sopra Minerva.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Modena | Successore: | |
---|---|---|---|
Pirro Gonzaga | 7 aprile 1529-23 maggio 1550 | Egidio Foscherani (Ch), O.P. |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Vitale | Successore: | |
---|---|---|---|
Giovanni Maria Ciocchi del Monte | 16 ottobre 1542-25 febbraio 1549 | Filiberto Ferrero |
Predecessore: | Legato apostolico di Bologna | Successore: | |
---|---|---|---|
Gasparo Contarini | 2 aprile 1544 - 3 luglio 1548 | Giovanni Maria del Monte |
Predecessore: | Camerlengo del Collegio Cardinalizio | Successore: | |
---|---|---|---|
Miguel da Silva | 6 gennaio 1549 - 19 gennaio 1551 | Marcello Crescenzi |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santo Stefano al Monte Celio | Successore: | |
---|---|---|---|
David Beaton | 25 febbraio 1549-11 dicembre 1553 | Giovanni Angelo de Medici |
Predecessore: | Vescovo di Novara | Successore: | |
---|---|---|---|
Giulio della Rovere | 12 settembre 1552-13 marzo 1560 | Giovanni Antonio Serbelloni |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Lorenzo in Lucina | Successore: | |
---|---|---|---|
Giovanni Domenico de Cupis | 11 dicembre 1553-12 giugno 1556 | Georges d'Armagnac |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere | Successore: | |
---|---|---|---|
Miguel de Silva | 12 giugno 1556-13 marzo 1560 | Cristoforo Madruzzo |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Albano | Successore: | |
---|---|---|---|
Pedro Pacheco de Villena | 13 marzo 1560-10 marzo 1561 | Cristoforo Madruzzo |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Sabina-Poggio Mirteto | Successore: | |
---|---|---|---|
Robert de Lénoncourt | 10 marzo 1561-18 maggio 1562 | Cristoforo Madruzzo |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Palestrina | Successore: | |
---|---|---|---|
Federico Cesi | 18 maggio 1562-12 maggio 1564 | Cristoforo Madruzzo |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Frascati | Successore: | |
---|---|---|---|
Federico Cesi | 12 maggio 1564-7 febbraio 1565 | Alessandro Farnese il Giovane |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Porto-Santa Rufina | Successore: | |
---|---|---|---|
Francesco Pisani | 7 febbraio 1565-3 luglio 1570 | Cristoforo Madruzzo |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Ostia-Velletri | Successore: | |
---|---|---|---|
Francesco Pisani | 3 luglio 1570-1º dicembre | Alessandro Farnese il Giovane |
Predecessore: | Decano del Collegio cardinalizio | Successore: | |
---|---|---|---|
Francesco Pisani 1564-1570 |
3 luglio 1570-1º dicembre | Alessandro Farnese il Giovane 1580-1589 |
Note | |
| |
Voci correlate | |
Bibliografia | |
|
- Vescovi di Modena
- Cardinali presbiteri dei Santi Vitale, Valeria, Gervasio e Protasio
- Legati pontifici di Bologna
- Cardinali presbiteri di Santo Stefano al Monte Celio
- Cardinali Camerlenghi
- Vescovi di Novara
- Cardinali presbiteri di San Lorenzo in Lucina
- Cardinali presbiteri di Santa Maria in Trastevere
- Cardinali vescovi di Albano
- Cardinali vescovi di Sabina-Poggio Mirteto
- Cardinali vescovi di Palestrina
- Cardinali vescovi di Frascati
- Cardinali vescovi di Porto-Santa Rufina
- Cardinali vescovi di Ostia
- Decani del Collegio cardinalizio
- Presbiteri ordinati nel 1533
- Presbiteri italiani del XVI secolo
- Italiani del XVI secolo
- Presbiteri del XVI secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1533
- Vescovi italiani del XVI secolo
- Vescovi del XVI secolo
- Vescovi per nome
- Concistoro 2 giugno 1542
- Cardinali italiani del XVI secolo
- Cardinali del XVI secolo
- Cardinali per nome
- Cardinali creati da Paolo III
- Biografie
- Cardinali italiani
- Vescovi italiani
- Diplomatici italiani
- Nati nel 1509
- Nati il 25 gennaio
- Nati nel XVI secolo
- Morti nel 1580
- Morti il 1º dicembre