Francesco Angelo Rapaccioli

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Francesco Angelo Rapaccioli
Cardinale
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battezzato
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 52 anni
Nascita Roma
1605
Morte Roma
15 maggio 1657
Sepoltura Basilica di Santa Maria sopra Minerva
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale 1632
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Consacrazione vescovile 28 ottobre 1646 dal card. Marcantonio Franciotti
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13 luglio 1643 da Urbano VIII (vedi)
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Cardinale per 13 anni, 10 mesi e 2 giorni
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Incoronazione
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Onorificenze
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Invito all'ascolto
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Francesco Angelo Rapaccioli (Roma, 1605; † Roma, 15 maggio 1657) è stato un cardinale e vescovo italiano.

Cenni biografici

Nato nel 1608, Collescipoli, diocesi di Narni. Di famiglia modesta, figlio di Pietro Rapaccioli († 1637) e di Ginevra delli Griffi († 1632). Ebbero sei figli, due ragazze e quattro ragazzi. Il padre, nativo di Collescipoli, vicino a Terni, gestiva una bottega in piazza della Rotonda, e si arricchì con il commercio di stoffe e investì i suoi beni per favorire la carriera ecclesiastica del figlio. Legato ai Barberini, nel 1630 lavorò come prestanome affinché potessero acquistare la collezione d'arte del cardinale Francesco Sforza per 5.000 scudi.

Formazione e attività prelatizia

Ha studiato al Collegio Romano. Nel 1628 difese una tesi di filosofia, dedicata al cardinale Francesco Barberini intitolata Hesperia modvlatio ad ill.vm Franciscvm Card. Barberinvm in philosophicis dispvtationibvs Francisci Rapaccioli Romani, Romae 1628; l'anno successivo, nella festa dell'Ascensione, predicò alla presenza del papa nella basilica lateranense; il sermone fu stampato con una dedica a papa Urbano VIII (De Domini in coelum ascensu, Romae 1629).

Coltivò la letteratura e pubblicò opere di soggetto religioso e profano. Nel 1631 fu insignito del titolo di dottore in utroque iure, sia in diritto canonico che in diritto civile, ma non ci sono informazioni del tempo e dell'università in cui l'ha ottenuto.

Abbreviatore di parco maggiore e referendario dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia, 17 settembre 1630. Tra il 1631 e il 1632 ricevette gli ordini minori e maggiori. Reggente della Cancelleria Apostolica, 14 dicembre 1634, Chierico della Camera Apostolica, Novembre 1636 e divenne presidente dell'Archivio. Il 12 gennaio 1639 fu nominato provveditore e curatore generale delle fortezze, delle armi e delle munizioni dello Stato Ecclesiastico. Divenuto presidente della Camera Apostolica, il 16 maggio 1639 fu designato per sei mesi all'esercizio dell'ufficio della Segnatura di Giustizia e Grazia, detto del concessum, al posto di Prospero Fagnani, incarico rinnovato più volte e conferitogli definitivamente il 21 novembre 1641. Dal 1º luglio 1641 al 25 febbraio 1643 fu prefetto dell'Annona.

Alla morte di monsignor Giovanni Girolamo Lomellini, il 2 marzo 1643, acquistò la carica di tesoriere generale per 64.000 scudi, le cui funzioni erano esercitate da Paolo Emilio Rondinini, poiché nel frattempo era stato nominato commissario generale per le truppe pontificie in guerra contro Odoardo I Farnese e le forze del Granduca di Toscana.

Cardinalato

Creato cardinale presbitero nel concistoro del 13 luglio 1643. Legato di Viterbo e di tutta la provincia del Patrimonio, il 2 agosto 1643. Ricevette il cappello rosso e il titolo di Santa Maria in Via, 14 dicembre 1643. Partecipò al conclave del 1644, che elesse papa Innocenzo X. Abate di Saint-Athanase de Carbonne, Arcidiocesi di Clermont.

Episcopato

Eletto vescovo di Terni il 18 ottobre 1646, Consacrato il 28 ottobre 1646 nella Chiesa di Santa Lucia in Selci a Roma dal cardinale Marco Antonio Franciotti, assistito da Alfonso Gonzaga(ch), arcivescovo titolare di Rodi, e da Girolamo Farnese, arcivescovo titolare di Patrasso.

Optò per il titolo di Santa Cecilia il 21 novembre 1650. Partecipò al conclave del 1655, che elesse papa Alessandro VII. Pro-camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali nel 1655, poi Camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali, dal 10 gennaio 1656 al 15 gennaio 1657. Si dimise dal governo della diocesi di Terni prima del 29 maggio 1656.

Morte

Morto il 15 maggio 1657, verso le 4 del pomeriggio, di apoplessia, nel suo palazzo romano sul Campidoglio. Sepolto nei pressi della cappella della Madonna SS. del Rosario nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva, Roma.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Reggente della Cancelleria Apostolica Successore: Emblem Holy See.svg
Bartolomeo Ferratini 14 dicembre 1634 - 12 dicembre 1636 Vincenzo Costaguti I
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X
con
con
Bartolomeo Ferratini {{{data}}} Vincenzo Costaguti
Predecessore: Tesoriere generale della Camera Apostolica Successore: Emblem Holy See.svg
Giovanni Girolamo Lomellini 1º marzo 1642 - 13 luglio 1643 Lorenzo Raggi I
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Giovanni Girolamo Lomellini {{{data}}} Lorenzo Raggi
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Maria in Via Successore: CardinalCoA PioM.svg
Gil Carrillo de Albornoz 14 dicembre 1643 - 21 novembre 1650 Carlo Rossetti I
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Gil Carrillo de Albornoz {{{data}}} Carlo Rossetti
Predecessore: Vescovo di Terni Successore: BishopCoA PioM.svg
Ippolito Andreasi, O.S.B. 18 ottobre 1646 - 29 maggio 1656 Sebastiano Gentili I
II
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con
con
Ippolito Andreasi, O.S.B. {{{data}}} Sebastiano Gentili
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Cecilia Successore: CardinalCoA PioM.svg
Gaspare Mattei 21 novembre 1650 - 15 maggio 1657 Ottavio Acquaviva d'Aragona juniore I
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con
Gaspare Mattei {{{data}}} Ottavio Acquaviva d'Aragona juniore
Predecessore: Pro-Camerlengo del Collegio Cardinalizio Successore: Emblem Holy See.svg
- 1º gennaio 1655 - 10 gennaio 1656 - I
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con
- {{{data}}} -
Predecessore: Camerlengo del Collegio Cardinalizio Successore: Emblem Holy See.svg
Carlo Rossetti 10 gennaio 1656 - 15 gennaio 1657 Juan de Lugo y de Quiroga, S.I. I
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Carlo Rossetti {{{data}}} Juan de Lugo y de Quiroga, S.I.
Voci correlate
Bibliografia