James Gibbons
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James Gibbons (Baltimora Maryland, 23 luglio 1834; † Baltimora, 24 marzo 1921) è stato un cardinale e arcivescovo statunitense, ebbe un ruolo importante nella definizione dell'enciclica Rerum Novarum.
Biografia
Nacque a Baltimora nel Maryland, Stati Uniti d'America, in una famiglia di immigrati irlandesi che si stabilirono negli Stati Uniti attorno al 1829 e, in seguito, trasferitasi in Canada. Quarto figlio di Thomas Gibbons (1800 -1847 ) e Bridget Walsh (1803 -1883 ). A causa dei problemi di salute del padre la famiglia si trasferì in Irlanda nel 1839 dove ricevette la sua prima educazione a Ballinrobe, vicino a Westport, nella contea di Mayo; dopo la morte del padre, la famiglia tornò negli Stati Uniti nel gennaio 1853, stabilendosi a New Orleans, in Louisiana.
Formazione e ministero sacerdotale
Proseguì gli studi al St. Charles College di Ellicott City, nel Maryland, e successivamente entrò nel St. Mary's Seminary di Baltimora dove fu ordinato presbitero il 30 giugno 1861, da Francis Patrick Kenrick[2], arcivescovo di Baltimora.
Svolse il servizio sacerdotale nell'arcidiocesi di Baltimora, dal 1861 fino al 1865 come parroco della chiesa di St. Patrick a Fells Point per sei settimane, prima di diventare il primo parroco della chiesa di Santa Brigida a Canton; oltre ai suoi doveri a Santa Brigida, assunse l'incarico della chiesa di St. Lawrence a Locust Point. Fu cappellano di Fort McHenry durante la guerra civile, quando sostenne l'Unione nonostante fosse nato e cresciuto in gran parte nel sud. Divenne segretario dell'arcivescovo della diocesi di Baltimora Martin John Spalding[3] dal 1865 fino al 1868. Svolse la funzione di cancelliere aggiunto durante il Secondo Consiglio plenario di Baltimora del 1866 .
Nomina episcopale
Quando non aveva ancora compiuto 34 anni, fu eletto giovanissimo vescovo di Adramittio il 3 marzo 1868 da Pio IX, e nominato vicario apostolico della Carolina del Nord. Fu consacrato il 16 agosto 1868 a Baltimora da Martin John Spalding, arcivescovo di Baltimora, assistito da Patrick Neeson Lynch[4], vescovo di Charleston e da Michael Domenec, C.M.[5], vescovo di Pittsburgh. Il suo motto episcopale era: Auspice Maria ed Emmite Spiritum tuum[6].
Nonostante il vicariato fosse a maggioranza protestante favorì molte conversioni, ma trovando le opere disponibili a difesa dei dogmi cristiani insufficienti, decise di scrivere la sua Faith of our Fathers che divenne l'opera apologetica più popolare scritta da un cattolico americano. Partecipò al Concilio Vaticano I dal 1869 al 1870. Fu trasferito alla sede di Richmond il 30 luglio 1872 e in seguito, il 29 maggio 1877, a Baltimora con titolo personale di arcivescovo di Gionopoli e nominato coadiutore con diritto di successione. Divenne arcivescovo metropolita di Baltimora il 3 ottobre dello stesso anno. I maggiori problemi con cui dovette confrontarsi furono dovuti dall'afflusso di nuovi immigrati provenienti dall'Europa; convocò e presiedette il Terzo Consiglio Plenario di Baltimora come delegato apostolico dal 9 novembre al 7 dicembre 1884 che alla fine produsse il corpus legislativo più completo per la Chiesa cattolica in America.
Cardinalato
Fu creato cardinale presbitero nel concistoro del 7 giugno 1886 da Leone XIII, ricevette il cappello rosso e il titolo di Santa Maria in Trastevere il 17 marzo 1887. Partecipò al conclave del 1903, che elesse papa Pio X. Giunse tardi al conclave del 1914 che elesse papa Benedetto XV. Fu Cardinale protopresbitero dal 7 dicembre 1920 fino alla morte.
Il Conciliatorismo e la pastorale del lavoro
In occasione dell'affare Cahensly che aveva messo in luce il "malumore" di molti immigrati, in particolare di lingua tedesca, che si identificavano più con il loro paese di origine che con la nuova nazione, Gibbons pronunciò nel 1891 un energico sermone nella cattedrale di Milwaukee denunciando coloro che avrebbero
« | seminato zizzania di discordia nei bei campi della Chiesa in America » | |
(James Gibbons Milwaukee, 1891 [7])
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Insieme a John Ireland[8] di St. Paul, John Keane[9] e Denis O'Connell[10], rettore del North American College a Roma, ottenne l'appoggio di Roma alla costituzione dell'Università Cattolica a Washington, D.C.
Riconosciuti come i leader dei "liberali" nella gerarchia cattolica i quattro impedirono una condanna di Roma dei Cavalieri del Lavoro: la difesa dei Cavalieri del Lavoro fu firmata solo da Gibbons e gli valse la reputazione di difensore della classe operaia.
Promosse un programma per l'americanizzazione della Chiesa cattolica in patria e all'estero, in particolare l'accettazione di principi come la separazione tra Chiesa e Stato. Con la lettera papale, Testem benevolentiae del 22 gennaio 1899 indirizzata a Gibbons, si condannava l'eresia dell'"americanismo". Nonostante questo colpo, Gibbons continuò a svolgere autorevolmente il ruolo di portavoce della Chiesa cattolica in America.
Morte
Morì il 24 marzo 1921 a 86 anni nella sua residenza attigua alla cattedrale di Baltimora. Il pomeriggio prima era entrato in coma e non aveva mai ripreso conoscenza. Esposto nella cattedrale metropolitana di Baltimora fu sepolto nella cripta, immediatamente di fronte alla tomba di John Carroll[11], primo vescovo e arcivescovo di quella sede e degli Stati Uniti d'America. Con consumato tatto era diventato amico di persone di ogni condizione, razza e fede, tanto che alla sua morte fu esaltato come patriota.
Opere e pubblicazioni
- Faith of Our Fathers (1876)
- Our Christian Heritage (1889)
- Ambassador of Christ (1896)
- Discourse and Sermons (1908)
- A Retrospect of Fifty Years (1916)
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santorio
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Cardinale Gaspare Carpegna
- Cardinale Fabrizio Paolucci
- Cardinale Francesco Barberini juniore
- Cardinale Annibale Albani
- Cardinale Federico Marcello Lante Montefeltro Della Rovere
- Vescovo Charles Walmesley, O.S.B.
- Arcivescovo John Carroll, S.J.
- Vescovo Benedict Joseph Flaget, P.S.S.
- Arcivescovo Martin John Spalding
- Cardinale arcivescovo James Gibbons
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo titolare di Adramittio | Successore: | |
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Vinko Cima ch |
3 marzo 1868 - 30 luglio 1872 | Louis-Taurin Cahagne, O.F.M. Cap. ch |
Predecessore: | Vicario apostolico della Carolina del Nord | Successore: | |
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- | 3 marzo 1868 - 29 maggio 1877 | Mark Stanislaus Gross ch |
Predecessore: | Vescovo di Richmond | Successore: | |
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John McGill ch |
30 luglio 1872 - 29 maggio 1877 | John Joseph Keane ch |
Predecessore: | Vescovo titolare di Gionopoli (titolo personale di arcivescovo) |
Successore: | |
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Wincenty Lipski ch |
29 maggio - 3 ottobre 1877 | Francis Xavier Leray ch |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Baltimora | Successore: | |
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James Roosevelt Bayley ch |
3 ottobre 1877 - 24 marzo 1921 | Michael Joseph Curley ch |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere | Successore: | |
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Lorenzo Nina | 17 marzo 1887 - 24 marzo 1921 | Giovanni Tacci Porcelli |
Predecessore: | Cardinale protopresbitero | Successore: | |
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José Sebastião d'Almeida Neto, O.F.M. Alc. | 7 dicembre 1920 - 24 marzo 1921 | Michael Logue |
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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- Vescovi di Adramittio
- Vicari apostolici della Carolina del Nord
- Vescovi di Richmond
- Vescovi di Gionopoli
- Vescovi di Baltimora
- Cardinali presbiteri di Santa Maria in Trastevere
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- Presbiteri statunitensi
- Presbiteri del XIX secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1868
- Vescovi statunitensi
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