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Antonio Caggiano (Coronda, 30 gennaio 1889; † Buenos Aires, 23 ottobre 1979) è stato un cardinale e arcivescovo argentino.
Cenni biografici
Nato il 30 gennaio 1889 a Coronda, diocesi di Santa Fe, Argentina.
Formazione e ministero sacerdotale
Ha studiato al Seminario di Santa Fe.
Ordinato sacerdote il 23 marzo 1912 a Santa Fe. Ministero pastorale a Santa Fe, 1912-1913. Membro della Facoltà del Seminario di Santa Fe, 1913-1931. Pastorale nell'Azione Cattolica Argentina, 1913-1931; cappellano nazionale, 1931-1933. Vicario generale dell'Ordinario Militare, 1933-1934.
Episcopato
Eletto vescovo di Rosario il 13 settembre 1934, è stato consacrato il 17 marzo 1935 a Rosario da Filippo Cortesi (ch), arcivescovo titolare di Sirace, nunzio in Argentina, assistito da Nicolás Fasolino, arcivescovo di Santa Fe, e da Fortunado Devoto, vescovo titolare di Attea, ausiliare di Buenos Aires.
Il suo motto episcopale era Impendam et super impendar.
Cardinalato
Creato cardinale presbitero da Pio XII nel concistoro del 18 febbraio 1946, ha ricevuto la Berretta rossa e il titolo di San Lorenzo in Panisperna il 22 febbraio 1946.
Legato Pontificio al Congresso Mariano Nazionale a Catamarca (Argentina), il 24 aprile 1954; Legato Pontificio al Congresso dell'Educazione Cattolica a La Paz (Bolivia), l'8 settembre 1948.
Ha partecipato alla Prima Conferenza Generale dell'Episcopato Latino-Americano a Rio de Janeiro, in Brasile, dal 25 luglio al 4 agosto 1955. Perseguitato dal regime peronista, 1955. Legato Pontificio al Congresso Eucaristico Bolivariano, a Caracas, in Venezuela, il 10 novembre 1956.
Ha preso parte al conclave del 1958, che ha eletto papa Giovanni XXIII. Promosso alla sede metropolitana primaziale di Buenos Aires, il 15 agosto 1959. Ordinario delle Forze Armate il 14 dicembre 1959.
Ha partecipato al Concilio Vaticano II, 1962-1965; membro del Consiglio di Presidenza, 1962-1965. Ha partecipato poi al conclave del 1963 che ha eletto papa Paolo VI. Ha perso il diritto a partecipare al conclave per aver compiuto gli ottant'anni, il 1º gennaio 1971. Dimessosi dal governo pastorale dell'arcidiocesi, il 22 aprile 1975. Cardinale protopresbitero, il 17 dicembre 1978.
Morte
Morto il 23 ottobre 1979 a Buenos Aires, è stato sepolto nella Cappella del Sagrado Corazón y Santa Margarita María de Alcoque nella cattedrale metropolitana di Buenos Aires. Alla sua morte era il membro più anziano del Sacro Collegio cardinalizio.
Onorificenze
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Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Italia)
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— 6 aprile 1961[1]
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Genealogia episcopale
Successione degli incarichi