Beato Enrico Saiz Aparicio

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Beato Enrico Saiz Aparicio, S.D.B.
Presbitero · Martire
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al secolo Enrique Sáiz Aparicio
battezzato
Beato
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 46 anni
Nascita Ubiera
1º dicembre 1889
Morte Madrid
2 ottobre 1936
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
Vestizione {{{V}}}
Vestizione [[]]
Professione religiosa Sarrià, 5 settembre 1909
Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale
Ordinazione presbiterale Salamanca, 28 luglio 1918
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
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pontificato
Segretario {{{segretario}}}
Predecessore {{{predecessore}}}
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione 28 ottobre 2007, da Benedetto XVI
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 2 ottobre
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
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Invito all'ascolto
Firma autografa
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Il Beato Enrico Saiz Aparicio, al secolo Enrique Sáiz Aparicio (Ubiera, 1º dicembre 1889; † Madrid, 2 ottobre 1936) è stato un presbitero e martire spagnolo, appartenente alla Società Salesiana di San Giovanni Bosco, trucidato dai miliziani comunisti durante la guerra civile spagnola.

Biografia

Fu battezzato il giorno dopo la sua nascita. A sedici anni entrò nel noviziato di Sarrià, nei pressi di Barcellona, dove, il 5 settembre 1909 emise la sua professione religiosa.

Fu ordinato sacerdote a Salamanca il 28 luglio 1918.

Operò presso i collegi di Campello, Barcellona, Madrid e Salamanca; fu poi direttore a Salamanca e a Madrid, quindi nello studentato teologico di Carabanchel Alto, poco distante da Madrid. Qui lo sorprese lo scoppio della guerra civile spagnola tra nazionalisti filo-fascismo e repubblicani comunisti.

Il martirio

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Beati sessantatré martiri salesiani di Madrid e Siviglia

Lo scoppio della guerra, nell'estate del 1936, segnò anche l'inizio di una vera e propria persecuzione da parte dei miliziani marxisti nei confronti di religiosi e laici cattolici[1]: il 20 luglio la casa salesiana di Carabanchel Alto fu assalita dai repubblicani.

Don Enrico si offrì di morire per tutti, ma la sua offerta non fu accettata: furono tutti imprigionati e destinati alla morte. Rimessi in un primo momento in libertà, trovarono poi il martirio: il 2 ottobre i miliziani, sapendolo che Enrico Saiz era un sacerdote, lo imprigionarono, per poi fucilarlo la sera stessa.

Culto

Enrico Saiz Aparicio è stato proclamato beato il 28 ottobre 2007 da papa Benedetto XVI, insieme ad altri sessantadue compagni martiri.

Note
Voci correlate