Beato Edoardo Kaźmierski

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Beato Edoardo Kaźmierski
Martire
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al secolo
battezzato
Beato
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 22 anni
Nascita Poznan
1º ottobre 1919
Morte Dresda
24 agosto 1942
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da
Venerabile il [[]]
Beatificazione 12 giugno 1999, da Giovanni Paolo II
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 24 agosto
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di
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Incoronazione
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Erede
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Onorificenze
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Coniuge

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Consorte

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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 24 agosto, n. 12:
« A Dresda in Germania, beati Ceslao Jóżwiak, Edoardo Kaźmierski, Francesco Kęsy, Edoardo Klinik e Iarognievo Wojciechowski, martiri, che, di origine polacca, gettati in carcere nello stesso periodo, patirono il martirio a colpi di scure. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

Il Beato Edoardo Kaźmierski, in polacco Edward Kaźmierski (Poznan, 1º ottobre 1919; † Dresda, 24 agosto 1942), è stato un martire polacco, ucciso a colpi di scure dai nazisti insieme ad altri quattro compagni oratoriani.

Biografia

Proveniva da una famiglia povera: suo padre era calzolaio. Terminata la scuola elementare, fu dunque costretto a lavorare in un negozio e poi in una azienda meccanica. Si inserì presto nell'oratorio salesiano, dove poté sviluppare insolite doti musicali; fu presidente del circolo "San Giovanni Bosco" e si entusiasmò per gli ideali salesiani.

Il 1º settembre 1939, all'invasione della Polonia da parte delle truppe di Adolf Hitler, la casa salesiana di Poznan fu occupata dai soldati tedeschi e trasformata in un magazzino. I giovani continuavano tuttavia a riunirsi nei giardini fuori città e nei boschi vicini; sorsero anche numerose associazioni segrete. Edoardo trascorreva il tempo libero all'oratorio dove, in strettissima amicizia di ideali con i giovani Ceslao Jóżwiak, Francesco Kęsy, Edoardo Klinik e Iarognievo Wojciechowski, animava le attività giovanili.

Il martirio

Nel settembre 1940 i cinque compagni oratoriani furono arrestati con l’accusa di appartenere a un'organizzazione illegale. Furono torturati e interrogati, poi divisi e trasferiti in diverse altre carceri. Vissero la prigionia con spirito di fede e spiritualità salesiana. Pregavano continuamente; cercavano di stare in contatto con le proprie famiglie attraverso messaggi che spesso riuscivano a inviare loro segretamente, infondendo coraggio, chiedendo e assicurando preghiere.

Ricondotti a Poznan vennero processati e accusati di alto tradimento e condannati a morte. Furono martirizzati a colpi di scure a Dresda il 24 agosto 1942.

Culto

Il decreto di martirio è stato pubblicato il 26 marzo 1999; papa Giovanni Paolo II li ha beatificati il 12 giugno 1999.

Voci correlate
Collegamenti esterni