Cristoforo Giacobazzi

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Cristoforo Giacobazzi
Cardinale
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 41 anni
Nascita Roma
1499
Morte Perugia
7 ottobre 1540
Sepoltura Basilica di Sant'Eustachio (Roma)
Appartenenza
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Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale in data sconosciuta
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Consacrazione vescovile 26 dicembre 1530 dal vescovo Octavio de Cesi
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22 dicembre 1536 da Paolo III (vedi)
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Cardinale per 3 anni, 9 mesi e 16 giorni
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° vescovo di Roma
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Cristoforo Giacobazzi, anche: Jacovacci, Jacovazzi, Jacobacci, (LA) de Jacobatiis (Roma, 1499; † Perugia, 7 ottobre 1540), è stato un vescovo e cardinale italiano.

Cenni biografici

Nacque a Roma da Giacomo e da Camilla Astalli nel 1499. Apparteneva alla nobiltà civica romana, a un lignaggio che vantava condottieri e uomini di Chiesa sin dal Duecento e aveva residenza in piazza Colonna. Il nonno era noto come speziale e aveva avviato alla carriera ecclesiastica due dei suoi figli: il primo Domenico, canonista di fama e cardinale dal 1517, e il secondo Andrea,[1] fu vescovo di Nocera dei Pagani.

Lo zio cardinale nel 1523 rinunciò a suo favore alla diocesi di Cassano. Ebbe incarichi di rilievo nella Curia romana dove fu datario di Sua Santità dal 1534 fino alla promozione al cardinalato. Fu consacrato il 26 dicembre 1530 nella cappella della sacrestia della basilica di San Pietro a Roma da mons. Octavio de Cesi(ch), vescovo di Cervia, maestro di Camera del Papa, assistito da mons. Giovanni de Rosa,[2] vescovo di Scardona e da mons. Corrado Cerbaria,[3] vescovo di Anagni.

Sotto Paolo III Farnese nell'ottobre 1534 assunse la Dataria Apostolica e poco dopo ricevette il grado di uditore del Sacro Palazzo, che accompagnò con la dignità di prelato domestico del pontefice. Gli furono affidati anche compiti politici di rilievo: il 14 gennaio 1535 fu nominato con Florent Coquerelle(ch), arcivescovo di Castellammare di Stabia esecutore della riforma degli ufficiali della corte romana emanata da Leone X in occasione del concilio Lateranense V. Ancora in quell'anno con la bolla, datata 23 agosto, il pontefice istituì una commissione deputata alla riforma delle magistrature capitoline e della Curia romana.[4] Essa era composta da cinque cardinali: Giovanni Piccolomini, Antonio Sanseverino, Girolamo Ghinucci, Giacomo Simonetta e Paolo Emilio Cesi e tre vescovi il Giacobazzi, Pierre Van Der Worst e Niccolò Colce.[5]

Divenne abbreviatore delle lettere apostoliche e nel giugno 1536 fu nominato segretario apostolico. In seguito il suo nome, gradito a Carlo V per lo schieramento filo-imperiale dello zio, fu compreso nella creazione cardinalizia del 22 dicembre 1536. Il 15 gennaio 1537 ricevette il titolo di Sant'Anastasia. Il 6 settembre dello stesso anno optò per la diaconia di Sant'Eustachio, elevata a titolo presbiterale pro illa vice e ritenne il titolo precedente in commendam.

Il 10 dicembre 1537 fu nominato, insieme con il cardinale Rodolfo Pio, legato ''a latere'' per ristabilire la pace fra l'imperatore Carlo V e il re di Francia Francesco I. Partirono da Roma il 23 dicembre e il 13 gennaio 1538 i due legati raggiunsero Montpellier dove furono accolti da Francesco I. Giacobazzi proseguì da solo verso la Catalogna e il 17 gennaio giunse a Barcellona dove si trovava l'imperatore. Subito furono avviate trattative, incontrò ripetutamente Carlo V, il potente segretario Francisco de Los Cobos e il guardasigilli Nicolas Perrenot de Granvelle.

Sulle due importanti questioni della convocazione del concilio e della lega contro il Turco, Giacobazzi confermava che Carlo V avrebbe assecondato i propositi della Santa Sede. Semmai l'imperatore si mostrava ancora preoccupato per i disordini che potevano nascere in Germania a causa di un concilio indetto da Roma senza sufficienti garanzie per i protestanti.

Dopo molti tentennamenti l'imperatore fu convinto a partecipare ai colloqui di pace con il re francese sotto l'egida del pontefice. Anche se in ritardo sulle attese di Roma, Carlo V fu disposto a sedersi al tavolo delle trattative. Il 23 marzo 1538 anche Paolo III partì da Roma diretto a Nizza, il Giacobazzi rientrò in Italia e a Piacenza incontrò il pontefice.

La limitata consonanza con gli indirizzi della politica di più ampio respiro della Santa Sede determinò forse il passaggio del Giacobazzi ai compiti di governo nei domini temporali della Chiesa: il 21 aprile 1539 fu nominato legato di Perugia e dell'Umbria. A Perugia tentò una mediazione in occasione dell'imposizione di una nuova tassa sul sale nel 1539. Ripetutamente contattò i rappresentanti del governo locale, i Priori, offrendosi di premiare lo sforzo finanziario con il suo sostegno alle richieste della città in altri campi: non avendo ottenuto alcun risultato rientrò a Roma nel gennaio 1540 e inviò a Perugia il vescovo di Rieti Mario Aligeri[6] come vice-legato.

Il legato non era dunque a Perugia al precipitare della crisi: il breve pontificio che esigeva il pagamento della tassa (7 febbraio 1540) fu seguito dalla ribellione della città. Il vice-legato lasciò la città e il Giacobazzi prese residenza in Foligno. L'insurrezione si protrasse per tutta la primavera del 1540 ma le forze pontificie, guidate da Pier Luigi Farnese, ebbero agevolmente ragione della resistenza dei Perugini ed entrarono in città all'inizio di giugno. Il legato su ordine del Papa fece rientro nella sua sede solo il 17 settembre. L'accoglienza, confidando le autorità cittadine nelle sue capacità di mediazione per evitare pesanti ritorsioni da parte del potere pontificio, fu molto calorosa.

Tuttavia pochi giorni dopo il suo ingresso si ammalò e dopo essersi trasferito nel monastero di S. Pietro morì il 4 ottobre 1541. Il suo corpo fu traslato a Roma nella chiesa del suo titolo.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale
  • Vescovo Octavio de Cesi[7]
  • Cardinale Cristoforo Giacobazzi

Successione degli incarichi

Predecessore: Vescovo di Cassano all'Jonio Successore: BishopCoA PioM.svg
Domenico Giacobazzi
(amministratore apostolico)
23 marzo 1523 - 7 ottobre 1540 Durante Duranti I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Domenico Giacobazzi
(amministratore apostolico)
{{{data}}} Durante Duranti
Predecessore: Datario di Sua Santità Successore: Emblem Holy See.svg
Giovanni Jngen Winkel ottobre 1534 - dicembre 1536 Bartolomeo Guidiccioni I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Giovanni Jngen Winkel {{{data}}} Bartolomeo Guidiccioni
Predecessore: Cardinale presbitero di Sant'Anastasia Successore: CardinalCoA PioM.svg
Antonio Duprat 15 gennaio 1537 - 7 ottobre 1540
Titolo presbiterale in commendam dal 6 settembre 1537
Robert de Lénoncourt I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Antonio Duprat {{{data}}} Robert de Lénoncourt
Predecessore: Cardinale presbitero di Sant'Eustachio
(titolo presbiterale pro hac vice)
Successore: CardinalCoA PioM.svg
Agostino Trivulzio 6 settembre 1537 - 7 ottobre 1540 Guidascanio Sforza I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Agostino Trivulzio {{{data}}} Guidascanio Sforza
Predecessore: Legato apostolico di Perugia e dell'Umbria Successore: Emblem Holy See.svg
Marino Grimani 21 aprile 1539 - 7 ottobre 1540 Ascanio Parisani I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Marino Grimani {{{data}}} Ascanio Parisani
Note
  1. Bishop Andrea Giacobazzi † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 06-08-2021
  2. Bishop Giovanni de Rosa † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 06-08-2021
  3. Bishop Corrado Cerbaria † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 06-08-2021
  4. (EN) Ludwig Pastor, History of the Popes su archive.org, Kegan Paul Trench Trubne, Londra, 1912, p. 148
  5. su. URL consultato il 06-08-2021
  6. Bishop Mario Aligeri † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 06-08-2021
  7. Bishop Octavio de Cesi † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 06-08-2021
Bibliografia