Tempo Dopo Pentecoste

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El Greco, Pentecoste (1600 ca.), olio su tela; Madrid, Museo del Prado

Il Tempo Dopo Pentecoste è quel periodo dell'anno liturgico di Rito Ambrosiano, che va dal lunedì seguente la solennità di Pentecoste fino al sabato che precede la I Domenica di Avvento, con il quale termina l'anno liturgico. Da un punto di vista temporale potrebbe essere paragonato alla seconda parte del Tempo ordinario di Rito Romano con la differenza che termina due settimane prima per la più lunga durata del Tempo di Avvento e che nel Rito Ambrosiano non esiste differenza fra tempi forti e tempo ordinario.

Struttura

È articolato in tre distinte sezioni, caratterizzate, fin dall'antichità, da due momenti marcanti, la festa del Martirio di San Giovanni il Precursore e la solennità della Dedicazione del Duomo di Milano Chiesa Madre di tutti i fedele Ambrosiani:

  • le settimane dopo Pentecoste che iniziano con il lunedì dopo la solennità di Pentecoste e si concludono con il sabato precedente la I Domenica dopo il Martirio di San Giovanni il Precursore (colore liturgico rosso);
  • le settimane dopo il Martirio che si aprono con i primi vespri della Domenica che segue la Festa del Martirio di San Giovanni il Precursore e si chiudono all'ora nona del sabato che precede la Domenica della Dedicazione del Duomo di Milano (colore liturgico rosso);
  • le settimane dopo la Dedicazione che iniziano con i primi Vespri della III domenica di ottobre, solennità della Dedicazione del Duomo di Milano e terminano con il sabato che precede la I Domenica di Avvento (colore liturgico verde).

Il sabato che precede la solennità della Dedicazione, fa parte delle settimane dopo il Martirio e prende il nome di Sabato prima della dedicazione del Duomo.

I giorni che precedono e/o seguono la Festa del Martirio di San Giovanni, sebbene si collochino nelle settimane di dopo Pentecoste, prendono un nome particolare diverso dagli altri giorni, dato che sono riferiti al tempo e non alla festività. Possono collocarsi prima o dopo la Festa stessa:

  • Domenica che precede il Martirio di San Giovanni il Precursore.
  • Lunedì nella settimana che precede il Martirio di San Giovanni il Precursore.
  • Martedì nella settimana che precede il Martirio di San Giovanni il Precursore.
  • Mercoledì nella settimana che precede il Martirio di San Giovanni il Precursore.
  • Giovedì nella settimana che precede il Martirio di San Giovanni il Precursore.
  • Venerdì nella settimana che precede il Martirio di San Giovanni il Precursore.
  • Sabato nella settimana che precede il Martirio di San Giovanni il Precursore.

Nel Lezionario

« Nel tempo successivo alla Pentecoste il Lezionario ambrosiano celebra la presenza dello Spirito..., operante nella storia della salvezza realizzatasi nella persona di Cristo... E nella Chiesa attraverso i divini misteri. »
(Premesse al Lezionario, n.195)

Il lezionario[3] presenta questo tempo come il terzo polo celebrativo dell'anno liturgico; esso è dedicato al mistero della Chiesa, popolo di Dio generato dalla Pasqua e abilitato alla missione dall'effusione dello Spirito Santo.

La novità di questo libro è il Tempo stesso che sostituisce la seconda parte del Tempo Ordinario o per annum[4], riporta le domeniche e le settimane successive alla Pentecoste nella logica del Mistero della Pentecoste.

In questo periodo dell'anno liturgico si celebra la presenza dello Spirito Santo che rende operante nella storia la salvezza realizzatasi nella persona di Cristo e la ripresenta nella Chiesa attraverso i divini misteri.

« L'irradiazione dello Spirito nella storia della salvezza: in Israele e, dopo la pienezza dei tempi, nella Chiesa, chiamata a una missione universale e protesa verso un destino escatologico»
(Dal Decreto di promulgazione del Nuovo Lezionario)

Articolazione dettagliata

Le settimane Dopo Pentecoste

Il numero di settimane di questo periodo varia da un minimo di dodici settimane, (undici Domeniche), ad un massimo di sedici, (quindici domeniche).

Le prime tre settimane sono marcate da tre solennità del Signore:

  1. Santissima Trinità (Prima Domenica dopo la Pentecoste);
  2. Santissimo Corpo e Sangue di Cristo (celebrato il Giovedì successivo dopo la Solennità della Santissima Trinità);
  3. Sacratissimo Cuore di Gesù (celebrato il Venerdì successivo alla II Domenica Dopo Pentecoste).

Le Domeniche

Dalla seconda Domenica in poi, la Chiesa Ambrosiana, ripercorre, ad imitazione di Pietro e Stefano, le tappe della storia della salvezza in Israele per riconoscere in ciascuna di esse la progressiva rivelazione dell'amore trinitario. A questo tempo è principalmente abbinato il Vangelo di Luca.

L'ultima domenica, quella che precede il Martirio di San Giovanni il Precursore, è chiamata Domenica dei Maccabei. La Lettura di questo giorno è tratta dal Primo Libro dei Maccabei per gli Anni A e B e dal Secondo per l'anno C:

« Essa propone...una memoria cristiana del loro martirio per la Legge come preparazione immediata alla commemorazione del Martirio di San Giovanni il Precursore »
(Premessa al Lezionario, n, 200)

Le letture di questa Domenica non devono mai essere omesse, qualunque sia il numero delle settimane che separano tale festa dalla Pentecoste.

La terza Domenica dopo il Martirio cede alla festività dell'Esaltazione della Santa Croce, qualora il 14 settembre cadesse di domenica.

I sabati

Lo schema è a struttura ternaria classica, Lettura, Epistola, Vangelo come tutti i sabati dell'anno liturgico, seguendo l'alternanza degli anni dispari e pari (anno I e anno II), tipico della tradizione ambrosiana che attribuisce al sabato un carattere festivo.

Con questa sezione riprende il ciclo interrotto alla fine del Tempo Dopo l'Epifania. A partire dal sabato dopo la solennità della Trinità, il Lezionario propone come Lettura le pagine del Pentateuco, commentate ricorrendo al magistero paolino e considerate nella prospettiva del Cristo annunciato dai Vangeli[5].

Il Vangelo di Luca è il libro principalmente abbinato al tempo dopo Pentecoste, con inserimenti del Vangelo di Matteo e Giovanni.

I giorni feriali

I giorni feriali delle settimane Dopo Pentecoste sono a struttura binari, quindi omettono l'Epistola proponendo solo la Lettura e il Vangelo unico con ciclo pari e dispari. Fanno eccezione le ferie immediatamente successive alla solennità di Pentecoste che, pur avendo le letture a struttura binaria, hanno il Vangelo diverso per gli anni I e II.

Alle ferie delle settimane dopo Pentecoste sono principalmente riservati i libri storici dell'Antico Testamento (Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio, Libro di Giosuè, Libro dei Giudici, Primo e Secondo libro di Samuele, Primo e Secondo Libro dei Re, Primo e Secondo Libro delle Cronache, Libro di Esdra, Libro di Neemia, Libro di Giuditta, Primo e Secondo Libro dei Maccabei) la cui lettura si sviluppa in organica connessione con le pericopi veterotestamentarie domenicali.

Come preparazione alla solennità della Santissima Trinità, le letture presentano gli episodi delle manifestazioni divine sul Monte Sinai quale misterioso disegno di amore del Padre, realizzatosi nella Pasqua del Cristo e portato a compimento con il dono dello Spirito Santo.

Le settimane successive alla solennità della Santissima Trinità (fino alla Domenica della Dedicazione) sono caratterizzate dalla progressiva lettura feriale del Vangelo di Luca, indicato dalla tradizione ambrosiana come il testo di riferimento per la predicazione di Sant'Ambrogio nei giorni comuni dell'anno. Gli altri testi delle scritture, che accompagnano il Vangelo, celebrano la storia della salvezza preparata "fino a Giovanni Battista" nell'Antica Alleanza.

Le letture dei giorni che precedono il Martirio di San Giovanni il Precursore, si collocano nella settimana in cui si celebra la festa del martirio e sono prese rispettivamente dal Secondo Libro dei Maccabei per lAnno I e dal Primo Libro dei Maccabei per l'Anno II. Come già detto, le letture di questi ultimi giorni, non vengono mai omessi, qualunque sia il numero delle Domeniche sussistenti tra la Pentecoste e la Festa del Martirio del Precursore.

Le settimane Dopo il Martirio

Caravaggio, Decapitazione di san Giovanni Battista (1608), olio su tela; La Valletta (Malta), Cattedrale di San Giovanni

Il numero di settimane di questo periodo varia da un minimo di sei settimane (sei domeniche) a un massimo di sette (sette domeniche) a secondo degli anni.

In ambito ambrosiano, il martirio per decapitazione di San Giovanni, assume una rilevanza teologica particolare segnando la profonda unità presente nell'Antica e nella Nuova Alleanza:

« Tutti i profeti e la legge hanno profetato fino a Giovanni »

da una parte si chiudono i tempi delle profezie e della legge, perché si rivelino la verità e la grazia per mezzo di Cristo (Gv 1, 17 ); dall'altra, unisce indissolubilmente a Gesù Cristo le profezie e la legge, affinché nulla dell'antica rivelazione vada perduto.

Le Domeniche

Fin dall'età tardo antica l'ordinamento liturgico della Chiesa Ambrosiana prevedeva una specifica domenica dopo il Martirio di san Giovanni il Precursore, caratterizzata dalla pericope evangelica (Lc 9, 7-11 ), poi conservatasi lungo i secoli, nella quale Giovanni Battista risalta quale ultimo profeta dell'Antica Alleanza inviato a rendere direttamente testimonianza all'adempimento delle promesse di Dio a Israele.

Il ciclo triennale delle letture domenicali, nella fattispecie quelle della prima domenica, apporta nuova ricchezza di proclamazione biblica nella medesima prospettiva; infatti alla lettura già citata per l'anno A, si aggiungono, per gli anni B e C, due pericopi prese rispettivamente dal Vangelo di Giovanni, in cui si evidenzia il ruolo di Precursore di Giovanni Battista (Gv 3, 25-36 ) e dal Vangelo di Matteo, nel quale, dopo l'arresto di Giovanni, Gesù adempie alla profezia di Isaia iniziando la sua predicazione:

« Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino »

Dopo questa prima domenica l'ordinamento delle letture sviluppa, nelle domeniche immediatamente successive, una serie di temi di ordine cristologico, che evolvono in senso ecclesiologico con l'approssimarsi della domenica della Dedicazione: si va, dunque, dal mistero del Cristo Unigenito del Padre, alla sua presenza permanente nella Chiesa quale Pane di vita, ai suoi comandi ricapitolati nel precetto dell'amore, alla diffusione del suo annuncio di salvezza tramite i suoi inviati, al riflesso del Regno presente nella comunità dei credenti in lui.

I sabati

Prosegue la Lettura iniziata con il Tempo dopo l'Epifania e ripresa nelle settimane Dopo Pentecoste.

I sabati sono scanditi dalla Lettura del Deuteronomio e sfociano, nell'ultimo sabato, con l'Esodo: il capitolo 40 dal versetto 1 al 16 per l'anno dispari e dal 16 al 38 per l'anno pari.

Entrambe le Letture sono incentrate sulla dedicazione della Tenda del Convegno che introducono alle settimane Dopo Dedicazione e alludono chiaramente all'imminente solennità della Dedicazione del Duomo. Questo giorno, immediatamente precedente la Domenica della Dedicazione, non deve mai essere omesso, cioè deve sempre rimanere con le stesse letture, qualsiasi sia il numero delle settimane dopo il Martirio di San Giovanni.

Con la settimana culminante in tale celebrazione sabbatica si conclude in ogni caso la lettura sistematica del Vangelo di Luca, iniziata dopo la festa della Santissima Trinità.

I giorni feriali

Le ferie di queste settimane hanno una struttura binaria, cioè omettono l'Epistola proponendo solo la Lettura a carattere neotestamentario e il vangelo unico con ciclo pari e dispari.

Se nelle Settimane dopo Pentecoste si è assistito allo sviluppo dell'Antica Alleanza, a partire dal Lunedì successivo al Martirio del Precursore le liturgie feriali propongono il lieto annuncio del Verbo-Dio fatto carne. I diretti testimoni di Cristo espongono le direttive per orientare la vita delle prime comunità dei credenti.

La Lettura adotta le seguenti lettere degli apostoli:

Il Vangelo dei giorni feriali dal lunedì al venerdì propone unicamente la lettura di Luca dal capitolo 15 al capitolo 24.

Le settimane dopo la Dedicazione

Vittore Carpaccio, Natività di Maria (1502 - 1508), tempera su tela; Bergamo, Pinacoteca dell'Accademia Carrara

Con questo periodo si apre la sezione conclusiva dell'anno liturgico, ha una durata di quattro settimane, delle quali l'ultima culmina con la prima Domenica d'Avvento.

Le Domeniche

Seguono l'ordinamento articolato nei tre anni (A, B, C).

La domenica della Dedicazione fin dalla tarda antichità ha sempre marcato la parte terminale dell'anno liturgico ambrosiano, assumendo una rilevanza pari alle maggiori solennità dell'anno (Natale, Epifania, Pasqua, Pentecoste). La sua celebrazione, perciò, non dovrà essere mai omessa in alcuna comunità di Rito ambrosiano.

La Lettura prevede rispettivamente, nei tre anni, le letture profetiche del Libro di Baruc e di Isaia che possono essere sostituite con tre letture neotestamentarie prese dal Libro dell'Apocalisse per gli anni A e B e dalla Prima lettera di Pietro per l'anno C. In questi brani risaltano chiari i riferimenti al Tempio di Dio con riletture ecclesiologiche ed escatologiche.

Le Epistole richiamano lo stesso tema con la rilettura delle lettere paoline a Timoteo, ai corinzi e agli ebrei: casa, tempio e sacerdoti della Chiesa.

I vangeli di Matteo, Giovanni e Luca additano la Chiesa quale dimora costruita sulla roccia e mostrano Gesù operante in essa.

Le successive Domeniche la liturgia della parola sviluppa i seguenti temi:

  • il mandato missionario (I domenica dopo la Dedicazione);
  • l'universale vocazione dei popoli alla salvezza (II domenica dopo la Dedicazione);
  • la ricapitolazione di tutte le cose nella regalità di Cristo e della loro sottomissione in lui al Padre, fonte della divinità e della vita (ultima domenica dell'anno liturgico, Domenica di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'universo).

La II Domenica cede alla Commemorazione di tutti i fedeli defunti, mentre la solennità di Tutti i Santi (1º novembre), qualora cadesse di Domenica, è anticipata e celebrata il sabato 31 ottobre.

I sabati e i giorni feriali

Le ultime quattro settimane del ciclo dell'anno offrono vangeli propri per ciascun giorno, legati ai temi delle domeniche.

Le letture della prima settimana, sulla scia dei testi apostolici proclamati a partire dalla domenica dopo il Martirio di san Giovanni il Precursore, presentano i seguenti argomenti:

  • I sabati

A differenza dei giorni feriali, che sono accompagnati dalla lettura del Libro dell'Apocalisse, propongono la Lettura del Deuteronomio proseguendo la caratteristica del Tempo Dopo Pentecoste.

  • La prima settimana (giorni dopo la Dedicazione)

La Lettura si apre con il lungo ciclo dedicato al Libro dell'Apocalisse che inizia con le lettere agli angeli delle sette Chiese (nell'anno II, al lunedì, sono precedute dalla II lettera di Giovanni). Il Vangelo introduce alla domenica del mandato missionario. Presenta delle pericopi con riferimento alle chiamate degli apostoli e dei discepoli al ministero della parola.

  • La seconda settimana (Giorni nella settimana della I Domenica Dopo la Dedicazione)

Il libro dell'Apocalisse prosegue nell'anno I con riferimenti alla visione dell'Agnello e nell'Anno II alla Donna. I vangeli sono incentrati sulla sequela di Cristo e sulle esigenze che tale sequela comporta.

  • La terza settimana (Giorni nella settimana della II Domenica Dopo la Dedicazione)

La Lettura dell'Apocalisse in questa settimana si concentra sulla Liturgia celeste per l'anno I e sulla Bestia per l'anno II. In preparazione alla domenica di Cristo Re, offre delle pericopi focalizzate sul mistero del Cristo nel suo rapporto col Padre.

  • L'ultima settimana dell'anno liturgico (Giorni nell'ultima settimana dell'anno liturgico)

La Sposa e la Città sono i temi dell'Apocalisse che, rispettivamente, sono proposti per l'Anno I e II. Infine, introducendo alla I domenica di Avvento, il Vangelo propone, attraverso una serie di parabole, un pressante invito alla vigilante attesa dello Sposo.

Note
  1. Nelle varie estensioni a secondo del giorno della settimana in cui cade la Solennità della Dedicazione del Duomo di Milano, cioè alla III domenica di Ottobre.
  2. La solennità fa parte delle settimane Dopo Dedicazione in quanto hanno inizio con i primi vespri della domenica stessa, cioè quelli recitati al sabato prima della compieta.
  3. Libro III - Mistero della Pentecoste.
  4. Introdotto solo negli anni '70 nella Liturgia ambrosiana con il Lezionario ad experimentum a imitazione della scelta di Rito Romano e per nulla corrispondente all'ininterrotta tradizione della Chiesa ambrosiana.
  5. Fa eccezione il secondo sabato, dove è celebrata la memoria liturgica del Cuore immacolato di Maria con letture proprie.
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni