Dedicazione del Duomo di Milano

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Dedicazione del Duomo di Milano

La Madonnina.jpg
La Madonnina del Duomo di Milano
Solennità del Signore
Commemorazione celebrata Dedicazione del Duomo di Milano, Chiesa madre di tutti i fedeli di Rito ambrosiano a Santa Maria Nascente.
Riferimenti
Periodo Tempo Dopo Pentecoste
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Data mobile III domenica di ottobre

Data nel 2023: 15 ottobre
Data nel 2024: 20 ottobre
Data nel 2025: 19 ottobre

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Rito
Note
Solennità non celebrata nel Rito Romano
Rito Romano
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Data nel 2023: 15 ottobre

Data nel 2024: 20 ottobre
Data nel 2025: 19 ottobre

Note di Rito romano
Rito Ambrosiano
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Note di Rito ambrosiano
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Celebrata in Italia in tutte le chiese di Rito Ambrosiano.
Celebrata a
Tradizioni religiose
Data d'istituzione 20 ottobre 1577
Chiamata anche Dedicazione della Chiesa Cattedrale.
Feste correlate
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Celebrando questa solennità, «La chiesa ambrosiana è spinta a contemplare il riproporsi dell'opera salvifica di Dio nella propria peculiare esperienza di comunità educata alla sequela di Cristo dal magistero di Ambrogio e custodita nell'ortodossia della fede dai vicari di lui»
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(Premesse al Lezionario, n.215)

La Dedicazione del Duomo di Milano (Cattedrale di Santa Maria Nascente) è una Solennità liturgica celebrata dalla Chiesa latina di Rito Ambrosiano la III Domenica di ottobre, nella quale la storia del Duomo e, di conseguenza, della Chiesa ambrosiana, registra alcune tappe significative:

Con la pubblicazione del Nuovo Lezionario Ambrosiano entrò in vigore anche il nuovo Calendario liturgico del Rito Ambrosiano, che cambia il nome della solennità: il nome precedente, Dedicazione della Chiesa Cattedrale, diventa Dedicazione del Duomo di Milano, Chiesa madre di tutti i fedeli di Rito Ambrosiano.

Dalla solennità della Dedicazione del Duomo di Milano si dipartono le settimane dopo la Dedicazione, terza parte del Tempo Dopo Pentecoste. Esso inizia dai primi vespri della Domenica della Dedicazione e termina all'ora nona del sabato che precede la I domenica di Avvento.

La liturgia

L'ordinamento delle letture bibliche è articolato in tre anni (A, B e C) a struttura ternaria. La Lettura presenta un testo Deuterocanonico preso dal Libro di Baruc e due Profetici presi dal Libro di Isaia i quali possono essere sostituiti con brani neotestamentari del Libro dell'Apocalisse e della Prima lettera di Pietro:

I brani accentuano fortemente la rilettura del concetto di Tempio in chiave ecclesiologica ed escatologica.

I tre Salmi:

Le tre Lettere di Paolo, proposte per l'Epistola neotestamentaria, riprendono e approfondiscono la prospettiva escatologica:

  • Anno A - 2Tim 2,19-22 : In una casa grande non vi sono soltanto vasi d'oro, ma anche d'argilla.
  • Anno B - 1Cor 3,9-17 : Santo è il tempio di Dio, che siete voi.'
  • Anno C - Eb 13,15-17.20-21 : Obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano su di voi.

Canto al Vangelo

  • Anno A - Il Signore ricostruisce Gerusalemme, raduna i dispersi d'Israele. (Cfr. Sal 146,2 )
  • Anno B - Santo è il tempio di Dio, campo che egli coltiva e costruzione da lui edificata. (Cfr. 1Cor 3,17.9 )
  • Anno C - Santo è il tempio di Dio, campo che egli coltiva e costruzione da lui edificata. (Cfr. 1Cor 3,17.9 Uguale all'Anno B)

I Vangeli mostrano come Gesù sia presente e operante nella Chiesa, la quale è costruita sulla roccia:

  • Anno A - Mt 21,10-17 : Gesù entrò nel tempio, gli si avvicinarono ciechi e storpi e li guarì.
  • Anno B - Gv 10,22-30 : Ricorreva la festa della Dedicazione ed era inverno.
  • Anno C - Lc 6,43-48 : La casa costruita sulla roccia.
  • Canto dopo il Vangelo: Questo è il tempio del Signore, edificato dal sommo sacerdote. Acceda il popolo al santuario e canti un canto nuovo: «Gloria a te, Signore, Dio onnipotente».

Nel Periodo postconciliare dal 1976 al 2008

Dal 1976 fino al 2008 le comunità di Rito Ambrosiano hanno celebrato l'Eucaristia lungo l'anno (festiva e feriale) con un Messale Ambrosiano rinnovato a norma dei decreti del Concilio Vaticano II completo e autonomo (ad eccezione del Lezionario, ancora incompleto e supplementare rispetto al Lezionario Romano). Durante questo periodo le letture della solennità seguivano una struttura ternaria ad anno unico che sono state riprese nel Nuovo Lezionario Ambrosiano. Il nome delle letture avevano la stessa dicitura del Rito romano, ossia Prima lettura, Salmo responsoriale, Seconda lettura.[1].

Nel Rito ambrosiano antico

In rito ambrosiano antico la solennità è denominata Dominica III octobris in Dedicatione Ecclesiæ Majoris. Le letture post conciliari sono estrapolate da passi bilici diversi, mentre quelle in Rito antico, ad eccezione del Vangelo più breve, prevedono i seguenti brani:

  • Lectio: Bar 3,24-37 - Più lungo rispetto alla liturgia postconciliare dell'Anno A.
  • Psalmellus: Ædificavit Dominus Sion: * et videbitur in majestate sua. •Domine, exaudi orationem meam: *etclamor meus ad te perveniat. (Il Signore edificò Sion e vi si darà a vedere nella sua maestà. Signore, esaudisci la mia preghiera, ed il mio grido giunga fino a te - Cfr. Sal 102 )
  • Epistola: 2Tim 2,19-22 - Del tutto uguale a quella dell'Anno A postconciliare.
  • Halleluja: Ædificans Jerusalem Dominus: *et dispersiones Israël congregabit. (Il Signore ha edificato Gerusalemme: e vi radunerà i figli dispersi d’Israele.)
  • Evangelium: Gv 10,22-30 , uguale al Vangelo postconciliare Anno B
  • Antiphona Post Evangelium (Antifona dopo il Vangelo): Hoc est Templum Domini, * quod ædificavit summus Sacerdos. • Intret populus intra Sancta Sanctorum, *cantantes canticum novum: † Laus tibi, Domine, Deus omnipotens. (Ecco il Tempio del Signore, che il Sommo Sacerdote ha edificato. Entri il popolo nel Santuario cantando un Dio onnipotente.)


Successivamente all'antifona dopo il Vangelo, il celebrante stende solennemente la Sindone[2] e recita la preghiera utilizzata in ogni celebrazione eucaristica, denominata Oratio Super Sindonem (Orazione sulla Sindone):

(LA) (IT)
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« Omnipotens sempiterne Deus, qui in omni loco dominationis tuæ totus assistis, et totus operaris, adesto supplicationibus nostris: et hujus domus, cujus es fundator, esto protector. Nulla hic nequitia contariæ potestatis obsistat: sed virtute Spiritus sancti operante, fiat hic tibi semper purum servitium, et devota libertas. » « Onnipotente e sempiterno Iddio, che in ogni luogo del tuo dominio sei tutto presente ed operante, presta orecchio alle nostre suppliche, e proteggi questa casa che tu hai fondata. Che non stia contro di essa alcuna malvagità di potere nemico, ma per virtù ed opera dello Spirito santo, qui ti si renda sempre un puro servizio, e regni una pia e devota libertà. »
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Note
  1. Centro ambrosiano di documentazione e studi religiosi op. cit..
  2. Velo che copre le Oblate, il pane e il vino posti sull'altare per il sacrificio.
Bibliografia
  • Giorgio Guffanti, Claudio Antonio Fontana, Claudio Magnoli, Marco Navoni, Guida Pastorale per le Celebrazioni Liturgiche, Edizioni a cura della Commissione Liturgica Regionale Lombarda - Rito Ambrosiano, 2013, ISBN 978-88-8025-940-4
  • Piccolo messale ambrosiano festivo, Tipografia G. De Silvestri, Milano, 1957
  • Centro ambrosiano di documentazione e studi religiosi, Messale Ambrosiano Festivo, Edizioni Piemme, 1986
Voci correlate
Collegamenti esterni