François-Joachim de Pierres de Bernis
François-Joachim de Pierres de Bernis Cardinale | |
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Ignoto, Il cardinale con la croce dell'ordine del Santo Spirito (1744-1794 circa), olio su tela; Institut de France, Reggia di Versailles | |
Età alla morte | 79 anni |
Nascita | Saint-Marcel-d'Ardèche 22 maggio 1715 |
Morte | Roma 3 novembre 1794 |
Sepoltura | Cattedrale di Notre-Dame-et-Saint-Castor |
Ordinazione presbiterale | 6 settembre 1760 dall'arcivescovo Dominique de La Rochefoucauld |
Nominato arcivescovo | 9 luglio 1764 da papa Clemente XIII |
Consacrazione vescovile | 5 agosto 1764 dal card. Paul d'Albert de Luynes |
Creato Cardinale |
2 ottobre 1758 da Clemente XIII (vedi) |
Cardinale per | 36 anni, 1 mese e 1 giorno |
Incarichi ricoperti |
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François-Joachim de Pierres de Bernis, o François-Joachim de Pierre de Bernis (Saint-Marcel-d'Ardèche, 22 maggio 1715; † Roma, 3 novembre 1794), è stato un cardinale, arcivescovo e politico francese.
Cenni biografici
Nato nel castello di Saint-Marcel-d'Ardèche, casa ancestrale dei suoi genitori, diocesi di Nîmes, Francia. Di famiglia nobile ma impoverita. Figlio di François (Joachim) de Pierre de Bernis e di Élisabeth du Chastel de Condres. Il suo nome di battesimo è anche elencato come Pierres de Bernis e solo come de Bernis. Prozio del cardinale Anne-Louis-Henri de La Fare (1823).
Formazione e attività diplomatica
Istruzione iniziale a casa da parte della madre e di tutori privati; poi, studiò alla scuola dei Chierici Regolari di San Paolo (Barnabiti); in seguito, al Collegio dei Gesuiti Louis-le-Grand, a Parigi, dal 1729; infine, nel 1731, al seminario di Saint-Sulpice, a Parigi, dove completò gli studi nel 1734. Ricevette le insegne del carattere clericale.
Per i suoi legami familiari fu nominato canonico dei capitoli della cattedrale di Brioude nel 1738 e di Lione nel 1750. Andò a Parigi in cerca di fortuna. In questo periodo, scrisse le sue poesie, leggere e frivole improprie del suo stato ma molto ben accolte dall'alta società parigina; più tardi nella vita, deplorò questi scritti. Il cardinale André-Hercule de Fleury, allora primo ministro, che aveva promesso di aiutare l'abate Bernis, avendo saputo della sua vita dissipata, lo rimproverò e gli disse che non aveva nulla da aspettarsi dal primo ministro. Membro dell'Académie Française il 26 novembre 1744, in riconoscimento dei suoi scritti poetici. Conobbe i ricchi e conobbe la futura Madame de Pompadour e nel 1745 divenne membro del suo entourage. Grazie alla sua amicizia, nel 1751 fu nominato ambasciatore francese a Venezia; occupò l'incarico nell'ottobre 1752 e rimase in carica fino al 1755; si guadagnò l'apprezzamento di Papa Benedetto XIV per aver contribuito a risolvere le divergenze della Santa Sede con il governo della Repubblica di Venezia.
Ordini sacri. Ricevette il suddiaconato dal patriarca di Venezia nel 1755. Tornò in Francia nel maggio 1755. Il re Luigi XV lo nominò ministro di Stato all'inizio del 1757 e ministro degli affari esteri nel giugno 1757. Il 1º maggio 1756 negoziò il trattato di alleanza tra Francia e Austria contro l'Inghilterra e la Prussia, che produsse la Guerra dei Sette Anni.
Cardinalato
Creato cardinale diacono nel concistoro del 2 ottobre 1758, il papa gli inviò la berretta rossa con un breve apostolico datato 9 ottobre 1758. Non gli fu assegnata alcuna diaconia. L'impopolarità della Guerra dei Sette Anni e la perdita dell'amicizia di Madame de Pompadour lo costrinsero nel novembre 1758 a presentare le sue dimissioni al re, che lo esiliò nel dicembre 1758 in una delle sue quattro abbazie, Vic-sur-Aisne, a Soissons. Fu ordinato sacerdote il 6 settembre 1760, nella cappella del palazzo episcopale di Soissons, dal cardinale Dominique de La Rochefoucauld, arcivescovo di Rouen, futuro cardinale, alla presenza del vescovo François Fitz-James di Soissons(ch). Nominato arcivescovo di Albi, dal re Luigi XV di Francia, il 27 maggio 1764.
Episcopato
Eletto arcivescovo di Albi il 9 luglio 1764, lo stesso giorno gli fu concesso il pallio. Consacrato il 5 agosto 1764 nella cattedrale di Sans dal cardinale Paul d'Albert de Luynes, arcivescovo di Sens, assistito da Joseph-Bruno de Bausset-Roquefort(ch), vescovo di Béziers, e da Jean-Baptiste Champio de Cicé(ch), vescovo di Auxerre. Gli fu offerto il posto di ambasciatore di Francia presso la Santa Sede nell'aprile 1769, ma non accettò fino alla fine del conclave, il 30 maggio successivo; occupò l'incarico fino al 22 marzo 1791, quando fu rimosso.
Partecipò al conclave del 1769, che elesse papa Clemente XIV. Ricevette il cappello rosso il 22 giugno 1769. Optò per l'ordine sacerdotale e il titolo di San Silvestro in Capite, il 26 giugno 1769. Ha ricevuto più biasimo che meriti nella soppressione della Compagnia di Gesù da parte di Papa Clemente XIV nel 1773. Si sa che si pentì del provvedimento, e che come ambasciatore di Francia cercò di evitarlo aiutando il papa vacillante a ottenere i ritardi che aveva chiesto. Ma la pressione esercitata dai Borboni di Spagna, Napoli e Francia, e l'atteggiamento passivo e il tacito consenso dell'Austria interruppero bruscamente i negoziati.
Optò per l'ordine dei vescovi e la sede suburbicaria di Albano, mantenendo l'amministrazione di Albi, il 18 aprile 1774. Partecipò al conclave del 1774-1775, che elesse papa Pio VI. Durante la Rivoluzione Francese celebrò, nella chiesa nazionale di San Luigi dei Francesi, i solenni funerali del re Luigi XVI, giustiziato sulla ghigliottina. Offrì rifugio nel suo palazzo ai principi francesi e al clero in esilio a Roma.
Costretto a prestare giuramento costituzionale, inviò un documento con tante riserve che fu considerato nullo il 5 gennaio 1791; l'arcidiocesi fu dichiarata vacante il 15 febbraio successivo. Fu privato di tutti i suoi benefici francesi dalla Rivoluzione. Visitatore apostolico delle fondazioni francesi, 10 dicembre 1793. Ebbe frequenti corrispondenze con Joseph Pâris-Duverney e con François-Marie Arouet, Voltaire; la loro corrispondenza è stata pubblicata.
Morte
Morto il 3 novembre 1794 a Roma. Esposto nella chiesa di San Marcello, a Roma, dove si svolsero le esequie, e sepolto nella chiesa di San Luigi dei Francesi, a Roma. Papa Pio VI gli conferì l'epiteto di "Protettore della Chiesa di Francia".
Più tardi, nel 1803, con il permesso del Primo Console Napoleone Bonaparte, le sue spoglie furono trasferite alla cattedrale di Notre-Dame-et-Saint-Castor di Nimes e ivi sepolto; il suo cuore e le sue viscere (præcordia) rimasero sepolti nella chiesa di S. Luigi dei Francesi, a Roma.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Vescovo Giovanni Battista Scanaroli
- Cardinale Antonio Barberini juniore, O.S.Io.Hieros.
- Arcivescovo Charles-Maurice Le Tellier
- Arcivescovo Jean-Baptiste-Michel Colbert de Saint-Pouange
- Vescovo Olivier Jégou de Kervilio
- Arcivescovo Louis de La Vergne-Montenard de Tressan
- Cardinale Paul d'Albert de Luynes
- Cardinale François-Joachim de Pierre de Bernis
Onorificenze
Commendatore dell'Ordine dello Spirito Santo | |
Successione degli incarichi
Predecessore: | Seggio 3 dell'Académie française | Successore: | |
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Nicolas Gédoyn | 26 novembre 1744 - 3 novembre 1794 | Roch-Ambroise Cucurron Sicard |
Predecessore: | Priore di Notre-Dame de La Charité-sur-Loire | Successore: | |
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Nicolas Colbert | 1º gennaio 1757 - 1º gennaio 1778 | - |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Albi | Successore: | |
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Léopold-Charles de Choiseul-Stainvill | 9 luglio 1764 - 3 novembre 1794 | François de Pierre de Bernis |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Silvestro in Capite | Successore: | |
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Ferdinando Maria de Rossi | 26 giugno 1769 - 18 aprile 1774 | Innocenzo Conti |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Albano | Successore: | |
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Fabrizio Serbelloni | 18 aprile 1774 - 3 novembre 1794 | Luigi Valenti Gonzaga |
Voci correlate | |
- Membri dell'Académie française
- Priori di Notre-Dame de La Charité-sur-Loire
- Vescovi di Albi
- Cardinali presbiteri di San Silvestro in Capite
- Cardinali vescovi di Albano
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- Presbiteri francesi
- Presbiteri del XVIII secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1764
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