Hugues-Robert-Jean-Charles de La Tour d'Auvergne-Lauraguais
Hugues-Robert-Jean-Charles de La Tour d'Auvergne-Lauraguais Cardinale | |
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Età alla morte | 81 anni |
Nascita | Auzeville-Tolosane 14 agosto 1769 |
Morte | Arras 20 luglio 1851 |
Sepoltura | Cappella della Vergine nella cattedrale di Arras. |
Vestizione | 1782 |
Ordinato diacono | 22 aprile 1792 |
Ordinazione presbiterale | Parigi, 24 giugno 1792 |
Nominato vescovo | 29 aprile 1802 da papa Pio VII |
Consacrazione vescovile | Chiesa di Saint-Roch (Parigi), 16 maggio 1802 dall'arc. Jean-Armand de Bessuéjouls Roquelaure |
Creato Cardinale |
23 dicembre 1839 da Gregorio XVI (vedi) |
Cardinale per | 11 anni, 6 mesi e 28 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Hugues-Robert-Jean-Charles de La Tour d'Auvergne-Lauraguais (Auzeville-Tolosane, 14 agosto 1769; † Arras, 20 luglio 1851) è stato un cardinale e vescovo francese.
Cenni biografici
Nacque nel castello di Auzeville, diocesi di Tolosa, Francia. Era terzogenito dei quattro figli di Gabriel de La Tour de Saint-Paulet, signore di Saint-Paulet e Marie Angélique Augustine Armande d'Aumale (1735-1774). Gli altri figli furono Adélaïde de La Tour-Saint-Paulet, Joseph Denis Édouard Bernard de La Tour de Saint-Paulet, detto de La Tour de Lauragais, barone dell'Impero (1767-1841) e Charles de La Tour-Saint-Paulet (1770-1822).
Formazione e ministero sacerdotale
Sin dalla tenera età fu mosso da una forte vocazione religiosa, ricevette la tonsura all'età di quattordici anni, dopo gli studi secondari si recò a Parigi presso il seminario dei Sulpiziani dove sotto la guida dell'abate Jacques-André Émery studiò per un anno di filosofia e tre anni di teologia, in vista del sacerdozio.
La rivoluzione francese sconvolse la vita del giovane seminarista e quella della sua famiglia. Nel 1791 fu soppresso dai rivoluzionari il seminario e il giovane rientrò, presso lo zio a Castres, nel sud della Francia. Mentre molti membri della famiglia scelsero la via dell'esilio, il giovane chierico su invito dell'abate Émery, tornò a Parigi all'inizio del 1792. In gran segreto in primavera ricevette in rapida successione gli ordini minori e il 24 giugno l'ordinazione presbiterale, da mons. François de Bonal (ch) vescovo di Clermont. Fu l'ultimo sacerdote a essere ordinato in Francia prima del regime del Terrore.
Si trasferì nel nord della Francia presso una zia ad Amiens, dove visse in clandestinità. Denunciato come nobile subì un primo breve arresto, a cui fece seguito un secondo arresto quando fu trovato in possesso dell'Eucaristia, che in segreto portava ai fedeli. Trascorse in prigione quasi un anno. Uscito dal carcere si mise al servizio come segretario di M. d'Archambald, commissario di guerra del dipartimento del nord. Ritornata una certa calma, nel 1799 rientrò presso la zia ad Amiens, dove riallacciò i contatti con l'abate Émery. Saputo dell'arresto dello zio abate di Saint-Paulet dopo il suo rientro dalla Spagna, il nipote partì per Parigi, dove si attivò presso le autorità e ne ottenne il rilascio, notizia che egli stesso portò allo zio nel sud della Francia.
Ministero episcopale
Dopo il ristabilimento del culto nel 1801, il giovane prelato riprese immediatamente gli abiti ecclesiastici. Il 29 aprile 1802, il primo console Napoleone, propose de La Tour alla guida della vasta diocesi di Arras. Il 6 maggio ricevette dal cardinal Legato pontificio a latere Giovanni Battista Caprara Montecuccoli la bolla di conferma. Prestò giuramento di fedeltà all'imperatore il 9 maggio e fu consacrato il 16 maggio nella chiesa parigina di Saint-Roch, da mons. Jean-Armand de Bessuéjouls Roquelaure (ch), arcivescovo di Mechelen, assistito da mons. Jean-Baptiste-Marie de Maillé de La Tour-Landry (ch), vescovo di Rennes e da mons. Étienne Fallot de Beaumont (ch), vescovo di Gand. A trentatrè anni divenne il più giovane vescovo di Francia dopo la firma del Concordato del 1801, carica che ricoprì per tutta la sua lunga vita.
Grande fu la sua opera di ricostituzione della vita religiosa nella sua vasta diocesi. La rivoluzione aveva causato danni immensi al patrimonio della Chiesa locale, molte chiese erano state trasformate in granai o stalle e la diocesi mancava di sacerdoti. Fu quindi sotto il suo impulso che si riaprirono seminari e edifici religiosi. Volle anche riedificare una nuova cattedrale al Arras dedicata a Nostra Signora e San Vedasto, consacrata dal vescovo il 6 giugno 1833.
Cardinalato
Fu creato cardinale da papa Gregorio XVI nel concistoro del 23 dicembre 1839. La berretta cardinalizia fu portata a Parigi da un nipote del cardinal Bartolomeo Pacca e il 23 gennaio seguente, il re Luigi Filippo nel Palazzo delle Tuileries, la pose sul capo del nuovo cardinale. Nonostante la porpora, de La Tour, continuò a rifiutare l'elevazione arcivescovile, come aveva già fatto in precedenza per Avignone e l'anno prima alla morte dell'arcivescovo di Lione Joseph Fesch e ora per l'arcidiocesi di Parigi. Nel 1843 fu decorato con la Gran Croce dell'Ordine della Legion d'onore.
Nonostante l'età avanzata il cardinale si recò a Roma agli inizi del 1846, ricevette il cappello rosso il 12 febbraio e il titolo presbiterale di sant'Agnese fuori le mura il 16 aprile e fu ascritto alle congregazioni dei Riti, del Concilio, Concistoriale e delle Indulgenze e sacre reliquie. Il pontefice volle inoltre consegnare, in segno di grande riconoscenza per l'insigne prelato, il pallio. Poco tempo dopo il suo rientro in diocesi giunse la notizia della morte del Papa e de La Tour non fu tra i conclavisti che elessero papa Pio IX.
Morte
Morì nella sua sede vescovile di Arras il 20 luglio 1851. I funerali si tennero nella sua cattedrale dove è sepolto.
Onorificenze
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Legion d'onore (Francia) | |
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Guillaume d'Estouteville, O.S.B. Clun.
- Papa Sisto IV
- Papa Giulio II
- Cardinale Raffaele Sansone Riario
- Papa Leone X
- Papa Paolo III
- Cardinale Francesco Pisani
- Cardinale Alfonso Gesualdo di Conza
- Papa Clemente VIII
- Cardinale Pietro Aldobrandini
- Cardinale Laudivio Zacchia
- Cardinale Antonio Marcello Barberini, O.F.M. Cap.
- Cardinale Nicolò Guidi di Bagno
- Arcivescovo François de Harlay de Champvallon
- Cardinale Louis-Antoine de Noailles
- Vescovo Jean-François Salgues de Valderies de Lescure
- Arcivescovo Louis-Jacques Chapt de Rastignac
- Arcivescovo Christophe de Beaumont du Repaire
- Arcivescovo Jean-Armand de Bessuéjouls Roquelaure
- Cardinale Hugues-Robert-Jean-Charles de La Tour d'Auvergne-Lauraquais
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Arras | Successore: | |
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Louis-François-Marc Hilaire de Conzié | 6 maggio 1802-20 luglio 1851 | Pierre-Louis Parisis |
Predecessore: | Cardinal presbitero di Sant'Agnese fuori le mura | Successore: | |
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Filippo Giudice Caracciolo, C.O. | 16 aprile 1846-20 luglio 1851 | Girolamo d'Andrea |
Collegamenti esterni | |
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