Stefano Durazzo
Stefano Durazzo Cardinale | |
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Età alla morte | 74 anni |
Nascita | Multedo 16 giugno 1593 |
Morte | Roma 11 luglio 1667 |
Sepoltura | Chiesa di Santa Maria in Monterone, (Roma)[1] |
Ordinazione presbiterale | 1618 |
Nominato arcivescovo | 5 marzo 1635 da Urbano VIII |
Consacrazione vescovile | Ferrara, 22 aprile 1635 dal card. vescovo Lorenzo Magalotti |
Creato Cardinale |
28 novembre 1633 da Urbano VIII (vedi) |
Cardinale per | 33 anni, 7 mesi e 13 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Stefano Durazzo (Multedo, 16 giugno 1593; † Roma, 11 luglio 1667) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.
Cenni biografici
Nacque a Multedo, alle porte di Genova, il 5 agosto 1594, ultimogenito dei sette figli di Pietro e di Aurelia nata Saluzzo. Il padre divenne poi doge di Genova dal 1619 al 1621, e anche il fratello Cesare rivestirà questa carica dal 1665 al 1667. La sua famiglia appartenente alla corrente politica di quella nobiltà genovese cosiddetta nuova.
Intraprese la carriera ecclesiastica trasferendosi a Roma nel 1611, dove fu ordinato sacerdote nel 1618. Non vi sono dati sulla sua preparazione culturale, probabilmente si laureò in legge in quella città.
Nel 1621 fu nominato referendario di entrambe le Segnature con l'appoggio di ben sette cardinali genovesi allora presenti nella Curia romana. Nel 1623 si comprò il chiericato di Camera e l'anno successivo divenne prefetto dell'Annona. In tale carica nel 1624 evitò all'urbe la carestia, acquistando grano in Sicilia con l'aiuto del cardinale Giannettino Doria, arcivescovo di Palermo.
Fu creato cardinale da papa Urbano VIII nel concistoro del 28 novembre 1633. Il 23 maggio 1634 ricevette la berretta rossa con il titolo di cardinale presbitero di san Lorenzo in Panisperna. Fu legato pontificio a Ferrara dal 1634 al 1637.
Il 25 marzo 1635 fu nominato arcivescovo di Genova e consacrato dal cardinale Lorenzo Magalotti il 22 aprile, carica che tenne fino al 1664. Il suo episcopato fu caratterizzato da forti contrasti con la Repubblica di Genova, per la sua forte personalità e per la tenace volontà di affermare il suo potere su vari aspetti della società genovese, in particolare nel voler tenere sotto il suo controllo ospedali, confraternite e i seminari.
Nel 1642 permise l'istituzione delle Quarantore, volute dalla Bracelli N.S.R.M.C., con l'impegno della religiosa a occuparsi del decoro delle chiese dove fosse esposto solennemente il Santissimo Sacramento.
Fu tesoriere della Congregazione dell'immunità ecclesiastica nel 1636 e ancora dal 1639 al 1641. Nel 1640 fu legato a Bologna, carica che rivestì fino al 1642. Prese parte al conclave del 1644 che vide l'elezione di Innocenzo X e al successivo del 1655 che elesse papa Alessandro VII. Nel 1666 optò per il titolo cardinalizio di san Lorenzo in Lucina, titolo spettante al cardinale protopresbitero. Partecipò al conclave del 1667 con l'elezione di Clemente IX.
Morì a Roma il 11 luglio 1667. Inizialmente fu sepolto nella chiesa di santa Maria in Monterone e la salma fu successivamente riportata in patria.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Guillaume d'Estouteville, O.S.B. (1440)
- Papa Sisto IV, O.F.M.Conv. (1471)
- Papa Giulio II (1481)
- Cardinale Raffaele Sansone Riario (1504)
- Papa Leone X (1513)
- Papa Clemente VII (1517)
- Cardinale Antonio Sanseverino, O.S.Io.Hieros. (1531)
- Cardinale Giovanni Michele Saraceni (1536)
- Papa Pio V, O.P. (1556)
- Cardinale Iñigo Avalos de Aragón, O.S. (1566)
- Cardinale Scipione Gonzaga (1585)
- Patriarca Fabio Biondi (Blondus de Montealto) (1588) Ch
- Cardinale Michelangelo Tonti (1608)
- Arcivescovo Ulpiano (Volpiano) Volpi (1609) Ch
- Cardinale Lorenzo Magalotti (1628)
- Cardinale Stefano Durazzo (1635)
Successione degli incarichi
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Lorenzo in Panisperna | Successore: | |
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Fabrizio Verospi | 9 gennaio 1634 - 11 ottobre 1666 | Emmanuel Théodose de la Tour d'Auvergne de Bouillon |
Predecessore: | Arcivescovo di Genova | Successore: | |
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Domenico de' Marini Ch | 5 marzo 1635 - ottobre 1664 | Giambattista Spínola senior |
Predecessore: | Legato apostolico di Bologna | Successore: | |
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Giulio Sacchetti | 21 maggio 1640 - 27 novembre 1642 | Antonio Barberini |
Predecessore: | Cardinale protopresbitero | Successore: | |
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Francesco Maria Brancaccio | 1666- 11 luglio 1667 | Giulio Gabrielli |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Lorenzo in Panisperna | Successore: | |
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Francesco Maria Brancaccio | 11 ottobre 1666 - 11 luglio 1667 | Ernst Adalbert von Harrach zu Rohrau |
Bibliografia | |
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- Cardinali presbiteri di San Lorenzo in Panisperna
- Vescovi di Genova
- Cardinali Protopresbiteri
- Legati pontifici di Bologna
- Cardinali presbiteri di San Lorenzo in Lucina
- Presbiteri ordinati nel 1618
- Presbiteri italiani del XVII secolo
- Italiani del XVII secolo
- Presbiteri del XVII secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1635
- Vescovi italiani del XVII secolo
- Vescovi del XVII secolo
- Vescovi per nome
- Italiani
- Arcivescovi per nome
- Concistoro 28 novembre 1633
- Cardinali italiani del XVII secolo
- Cardinali del XVII secolo
- Cardinali per nome
- Cardinali creati da Urbano VIII
- Biografie
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- Arcivescovi italiani
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