Neri Corsini

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Neri Corsini
Cardinale
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al secolo
battezzato
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Giovanni Battista Gaulli - Baciccia, Ritratto del cardinale Corsini, Palazzo Corsini
Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte S anni
Nascita Firenze
1º agosto 1624 , [1]
Morte Firenze
19 settembre 1678
Sepoltura Chiesa di Santa Maria del Carmine, Firente
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Nominato arcivescovo 12 agosto 1652 da papa Innocenzo X
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Consacrazione vescovile Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri (Roma), 1º settembre 1652 dal card. vescovo Fabio Chigi
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Creazione
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14 gennaio 1664 da Alessandro VII (vedi)
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Cardinale per 14 anni, 8 mesi e 5 giorni
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Incarichi ricoperti
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al pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Extra Anni di pontificato

Successione apostolica

Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Incoronazione
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Neri Corsini (Firenze, 1º agosto 1624, [1]; † Firenze, 19 settembre 1678) è stato un cardinale, arcivescovo e nunzio apostolico italiano.

Cenni biografici

Nacque il 1º agosto 1624 a Firenze. Figlio di Filippo Corsini e Maddalena Machiavelli. Il suo nome è anche indicato come Nereo o Nerio. Fu zio di papa Clemente XII, del cardinale Giambattista Patrizi, da parte di madre. Prozio del cardinale Neri Maria Corsini e del cardinale Andrea Corsini.

Avviato alla carriera ecclesiastica e per volontà della famiglia e della stessa corte di Firenze, perfezionò i suoi studi a Roma presso il collegio dei gesuiti. Nel 1647 il fratello Bartolomeo acquistò per lui, con il consenso del granduca, l'ufficio di chierico di Camera.

Il 25 luglio 1652 fu nominato nunzio presso la corte francese, nomina che si affrettò a comunicare alla corte di Firenze alcuni giorni dopo. Per svolgere tale ufficio fu eletto arcivescovo titolare di Damietta, con dispensa per non aver ancora ricevuto il presbiterato e aver mantenuto il suo posto nella Camera Apostolica. Fu consacrato, domenica 1º settembre nella chiesa romana di santa Maria degli Angeli, dal cardinale Fabio Chigi, allora vescovo di Imola, coadiuvato da mons. Ranuccio Scotti, già vescovo di Borgo San Damiano e da mons. Carlo Carafa della Spina, vescovo di Aversa.

Le forti tensioni tra Santa Sede e Parigi, impedirono al diplomatico di raggiungere la corte a Parigi. Giunto sul suolo francese per un breve periodo fu messo agli arresti a Marsiglia. Solo per la difficile situazione militare in cui la Francia si venne a trovare dopo la riconquista di Barcellona da parte degli Spagnoli, il nunzio poté lasciare Marsiglia e recarsi, sotto scorta, ad Avignone, dove si fermò fino al 20 luglio 1653, quando il pontefice gli ordinò di tornare a Roma.

Il fallimento della missione diplomatica incrinò i rapporti con il pontefice. La sua carriera curiale riprese con papa Alessandro VII, che nel 1660 lo nominò tesoriere generale della Camera Apostolica, carica che tenne fino alla nomina cardinalizia.

Fu creato cardinale nel concistoro del 14 gennaio 1664; ricevette il cappello rosso e il titolo dei santi Nereo e Achilleo, il 15 marzo 1666. Fu quindi legato a Ferrara, dal 1667 al 1770. Partecipò al conclave del 1667, che elesse papa Clemente IX e al conclave del 1669-1670, con l'elezione di Clemente X.

Alla morte dell'arcivescovo di Firenze Francesco Nerli seniore, nel 1670, gli fu offerta la cattedra della sua città, ma egli rifiutò per restare a Roma e assistere il nipote Lorenzo nella sua carriera ecclesiastica.

Nel 1672 fu trasferito alla sede di Arezzo, con titolo personale di arcivescovo.

Partecipò al conclave del 1676, fu tra i papabili e nei primi scrutini ottenne anche un discreto numero di adesioni raggiungendo la mattina del 6 agosto ventisette voti, ma l'esclusiva dei cardinali spagnoli lo eliminò dalla contesa[2], solo il 21 settembre si giunse alla nomina del cardinale Odescalchi che prese il nome di Innocenzo XI.

Nel 1677 rinunciò al vescovado di Arezzo.

Morì il 19 settembre 1678 ai Bagni san Cassiano di Firenze. Esposto e sepolto nella cappella di sant'Andrea Corsini, suo antenato, nella chiesa di santa Maria del Carmine a Firenze.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Arcivescovo titolare di Damiata Successore: BishopCoA PioM.svg
Cesare Facchinetti 12 agosto 1652-14 gennaio 1664 Angelo Maria Ranuzzi I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Cesare Facchinetti {{{data}}} Angelo Maria Ranuzzi
Predecessore: Tesoriere generale della Camera Apostolica Successore: Emblem Holy See.svg
Giacomo Franzoni 17 aprile 1660-14 gennaio 1664 Bonaccorso Bonaccorsi I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Giacomo Franzoni {{{data}}} Bonaccorso Bonaccorsi
Predecessore: Cardinale presbitero dei Santi Nereo e Achilleo Successore: CardinalCoA PioM.svg
Baccio Aldobrandini 15 marzo 1666-19 settembre 1678 Flaminio Taja I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Baccio Aldobrandini {{{data}}} Flaminio Taja
Predecessore: Legato apostolico di Ferrara Successore: Emblem Holy See.svg
Girolamo Buonvisi 10 maggio 1667-7 maggio 1670 Niccolò Acciaiuoli I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Girolamo Buonvisi {{{data}}} Niccolò Acciaiuoli
Predecessore: Vescovo di Arezzo
(titolo personale di arcivescovo)
Successore: BishopCoA PioM.svg
Tommaso Salviati 8 febbraio 1672-7 marzo 1677 Alessandro Strozzi I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Tommaso Salviati {{{data}}} Alessandro Strozzi
Note
  1. la data di nascita 1614, indicata in alcune biografie è errata. Il fratello maggiore Bartolomeo nacque nel 1622 e quale primogenito venne avviato alla carriera politica alla corte del granduca.
  2. cfr. (EN) SEDE VACANTE 1676 su csun.edu. URL consultato il 24-02-2022
Collegamenti esterni
  • Enrico Stumpo, CORSINI, Neri su treccani.it. URL consultato il 07-03-2022