Cosimo de Torres

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Cosimo de Torres
Cardinale
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battezzato
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 58 anni
Nascita Roma
1584
Morte Roma
1º maggio 1642
Sepoltura Basilica di San Pancrazio (Roma)
Appartenenza
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Nominato arcivescovo 17 marzo 1621 da Gregorio XV
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Consacrazione vescovile Basilica di Sant'Andrea della Valle (Roma), 25 aprile 1621 dal card. arc. Maffeo Barberini
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Creazione
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Creazione
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5 settembre 1622 da Gregorio XV (vedi)
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Cardinale per 19 anni, 7 mesi e 26 giorni
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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Extra Anni di pontificato

Successione apostolica

Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Venerabile il [[{{{aV}}}]]
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Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
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Altre ricorrenze
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Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Incoronazione
Investitura
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Erede
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Nomi postumi
Altri titoli
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Invito all'ascolto
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Cosimo de Torres (Roma, 1584; † Roma, 1º maggio 1642) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.

Cenni biografici

Nacque a Roma nel 1584 da Giovanni, discendente da una famiglia nobile originaria di Malaga venuta in Italia nel XVI secolo, e da Giulia Mattei dei Papareschi dei duchi di Giove. Era nipote del cardinal Ludovico II de Torres e pronipote dell'arcivescovo di Monreale Ludovico I de Torres (Ch), e da parte di madre nipote del cardinal Girolamo Mattei.

Laureato all'università di Perugia in utroque iure, intraprese la carriera curiale sotto Paolo V. Ottenne dapprima un protonotariato apostolico e quindi la nomina a referendario delle due Segnature nel 1609. Fu nell'esplicazione di questo ufficio che nel 1619 strinse una solida amicizia con Ludovico Ludovisi.

Con la nomina nel 1621 di papa Gregorio XV, zio di Ludovico, questi divenne Segretario di Stato e dopo breve tempo nunzio apostolico per la Polonia.

Episcopato

Nominato arcivescovo di Adrianopoli il 17 marzo di quell'anno fu consacrato il 25 aprile seguente nella chiesa romana di sant'Andrea della Valle, dal cardinale Maffeo Barberini, coadiuvato da mons. Diofebo Farnese (Ch), patriarca titolare di Gerusalemme, e da mons. Ulpiano Volpi (Ch), arcivescovo a titolo personale di Novara.

Fu nominato nunzio apostolico il 21 maggio e partì ai primi di agosto per la Polonia. Durante il viaggio rese visita al granduca di Toscana Ferdinando de' Medici e al duca di Mantova Ferdinando Gonzaga. A Vienna si incontrò con il nunzio apostolico per l'Austria mons. Carlo Carafa della Spina per trattare, secondo le istruzioni, di un eventuale piano di aiuti che l'Impero avrebbe potuto fornire alla Polonia in caso di attacco ottomano.

Cardinalato

Dopo una breve permanenza presso il re polacco fu creato cardinale nel concistoro del 5 settembre 1622. Cinque giorni dopo il Ludovisi informava il re che il nunzio desiderava tornare a Roma prima dell'inverno. Lasciata la Polonia nel dicembre 1622, giunse a Roma il 23 febbraio 1623 e il 20 marzo seguente ricevette la berretta rossa col titolo di san Pancrazio fuori le mura, mutato poi nel 1641 con quello di santa Maria in Trastevere.

Ottenne la carica di prefetto della congregazione del Concilio e fu ascritto anche alla congregazione dei Riti. Qui concorse ai processi di canonizzazione di sant'Ignazio di Loyola e di sant'Andrea Corsini. Ricoprì poi anche la carica di vicario di Roma.

Prese parte al conclave del 1623, nel partito del cardinale nipote Ludovisi opposto al partito del cardinal Scipione Borghese. Alla fine si trovò un compromesso sul candidato Maffeo Barberini, che fu eletto papa con il nome di Urbano VIII, col quale il de Torres aveva relazioni di amicizia.

Nel 1624 fu nominato vescovo di Perugia. In questa città rimase dieci anni, celebrandovi nel 1632 un sinodo diocesano i cui decreti furono poi dati alle stampe.

Con il sostegno del re di Spagna, nel 1634 ottenne la nomina all'arcivescovado di Monreale, ove erano stati arcivescovi prima di lui lo zio e il prozio paterni. Vi giunse l'8 marzo 1635. Il 9 agosto dello stesso anno iniziò una visita generale. A Monreale completò la costruzione della cappella di san Castrense. Nel 1638 vi tenne un sinodo i cui atti furono pubblicati in quello stesso anno.

A Monreale fu più volte in urto con i monaci benedettini di santa Maria Nuova, che mal tolleravano la subordinazione all'arcivescovo. Tali discordie furono interrotte solo dalla partenza dell'arcivescovo che, malato di idropisia, tornò a Roma il 16 settembre 1639 e la vi morì il 1º maggio 1642.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Arcivescovo titolare di Adrianopoli di Emimonto Successore: ArcbishopCoA PioM.svg
Vitaliano Visconti Borromeo 17 marzo 1621 - 5 settembre 1622 Giovanni Benini I
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Vitaliano Visconti Borromeo {{{data}}} Giovanni Benini
Predecessore: Nunzio apostolico in Polonia Successore: Flag of the Vatican City.svg
Francesco Diotallevi 21 maggio 1621 - 2 dicembre 1622 Giambattista Lancellotti I
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Francesco Diotallevi {{{data}}} Giambattista Lancellotti
Predecessore: Cardinale presbitero di San Pancrazio fuori le mura Successore: CardinalCoA PioM.svg
Gabriel Trejo y Paniagua 20 marzo 1623 - 1º luglio 1641 Gaspare Mattei I
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Gabriel Trejo y Paniagua {{{data}}} Gaspare Mattei
Predecessore: Prefetto della Congregazione del Concilio Successore: Emblem Holy See.svg
Roberto Ubaldini 22 maggio 1623 - 22 maggio 1626 Bonifazio Bevilacqua Aldobrandini I
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Roberto Ubaldini {{{data}}} Bonifazio Bevilacqua Aldobrandini
Predecessore: Vescovo di Perugia
(titolo personale di arcivescovo)
Successore: BishopCoA PioM.svg
Napoleone Comitoli (Ch) 16 settembre 1624 - 3 aprile 1634 Benedetto Ubaldi I
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Napoleone Comitoli (Ch) {{{data}}} Benedetto Ubaldi
Predecessore: Camerlengo del Collegio Cardinalzio Successore: Emblem Holy See.svg
Agostino Spinola Basadone 9 gennaio 1634 - 8 gennaio 1635 Alfonso de la Cueva-Benavides y Mendoza-Carrillo I
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Agostino Spinola Basadone {{{data}}} Alfonso de la Cueva-Benavides y Mendoza-Carrillo
Predecessore: Arcivescovo metropolita di Monreale Successore: ArchbishopPallium PioM.svg
Jerónimo Venero Leyva 3 aprile 1634 - 1º maggio 1642 Giovanni Torresiglia I
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Jerónimo Venero Leyva {{{data}}} Giovanni Torresiglia
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere Successore: CardinalCoA PioM.svg
Guido Bentivoglio d'Aragona 1º luglio 1641 - 1º maggio 1642 Antonio Marcello Barberini, O.F.M.Cap. I
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Guido Bentivoglio d'Aragona {{{data}}} Antonio Marcello Barberini, O.F.M.Cap.
Bibliografia
  • Pietro Messina, Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 39, (1991), online