Utente:Davide Bonvicini/Aronne

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca


Il nome Aronne significa "portatore di martiri", ma forse potrebbe essere anche/oppure correlato al significato nella antica lingua egizia "Aha Rw," "Leone Guerriero").

Secondo il racconto dell'Esodo Aronne era il primo dei figli maschi di Amram e Jochebed, della tribù di Levi; il fratello Mosè era più giovane di tre anni rispetto ad Aronne, e Miriam, la loro sorella, era di alcuni anni più anziana rispetto ad Aronne (Es 2,4; 6,16; Nm 33,39). Aronne era il bisnipote di Levi (Es 6,16-20).

Secondo il racconto del libro dell'Esodo, quando Mosè ricevette da Dio l'incarico di parlare al Faraone d'Egitto, egli rispose di non poterlo fare perché era balbuziente. Dio allora gli ordinò di farsi accompagnare da Aronne, che avrebbe parlato per lui. Da allora Aronne fu sempre al fianco di Mosè, e in seguito divenne il primo sommo sacerdote dell'ebraismo.

Dopo l'uscita degli ebrei dall'Egitto, quando Mosè salì sul monte Sinai a parlare con Dio e non ridiscese per molti giorni, gli israeliti, credendo che egli non ritornasse più, chiesero ad Aronne di fabbricare loro un dio che essi potessero adorare. Aronne raccolse i loro gioielli d'oro, li fuse e fabbricò una statua raffigurante un vitello, ed essi la adorarono. Mosè però ridiscese dal monte, distrusse il vitello d'oro e rimproverò aspramente Aronne e tutti gli israeliti.

Aronne morì verso il termine dei quarant'anni durante i quali gli ebrei vagarono nel deserto in attesa di entrare nella Terra promessa, e fu sepolto nel deserto. Il figlio Eleazaro gli successe nella carica di sommo sacerdote.

Giovinezza ed ascesa

Mentre Mosè riceveva la sua istruzione presso la corte egiziana e durante l'esilio tra i Medianiti, Aronne e sua sorella rimasero con i loro congiunti nella confinante terra ad oriente d'Egitto. In questa zona, Aronne divenne famoso, grazie ai suoi eloquenti e persuasivi discorsi; dunque quando venne il tempo di domandare al Faraone di rilasciare il popolo d'Israele dalla cattività, Aronne divenne il nabi (portavoce) di suo fratello nei confronti del proprio popolo dal quale era stato separato sin dalla primissima infanzia (Es 4,16) e, dopo che gli israeliti dimostrarono la mancanza di volontà ad ascoltarlo, divenne il portavoce del Faraone stesso (Es 7,9).

Il suo ruolo

La principale funzione di Aronne includeva il fare da portavoce a Mosè ed implicava negoziati personali con la corte, rappresentando il fratello, che era sempre la figura centrale che muoveva tutto. La parte giocata da Aronne negli eventi che precedevano l'Esodo era, nonostante tutto, ministeriale, esecutiva, e non direttiva. Lui, assieme a Mosè, eseguiva prodigi davanti al popolo che allora rimase impressionato, cominciando a credere nella veridicità della missione divina dei fratelli (Es 4,15-16).

Al comando di Mosè, Aronne stringe il suo bastone per inviare le prime tre piaghe d'Egitto (Es 7,19 e 8,1). Nel infliggere le rimanenti piaghe appare come un semplice attendente di Mosè, che con il suo bastone lanciava la collera divina sul Faraone ed i suoi sottoposti (Es 9,23 e 10,13). La potenza del bastone di Aronne era già stata dimostrata dopo la sua vittoria sopra i bastoni tenuti dai maghi egizi, quando il bastone di Aronne ingoiò tutti gli altri bastoni, dopo che erano stati tramutati in serpenti (Es 7,9).

Durante il viaggio nelle aree rupestri Aronne non è sempre attivo o importante; ed a volte sembra colpevole di una condotta ribelle o tendente al tradimento. Nella battaglia contro Amalek viene scelto assieme a Hur per sostenere la mano di Mosè che impugnava il bastone di Dio (Es 17,9ss). Quando la rivelazione venne data a Mosè nel Sinai, lui capeggiò gli anziani di Israele che accompagnavano Mosè sulla via al picco.

Comunque, soltanto Giosuè, venne ammesso assieme al suo leader a comparire davanti al Signore, mentre Aronne e Hur rimasero sotto al monte per badare alla gente (Es 24,9-14). Era stato durante l'assenza prolungata di Mosè che Aronne si piegò alle proteste della gente, e forgiò un vitello d'oro come immagine visibile della divinità che li aveva liberati dall'Egitto. Per intercessione di Mosè, Aronne venne risparmiato dalla piaga che colpì le genti (Es 32,35, Dt 9,20), anche se era stata la tribù di Levi (alla quale Aronne apparteneva) la destinataria della vendetta punitiva del Signore.

Diventa alto sacerdote di Israele

Ai tempi ai quali alla tribu di Levi venne riservato l'officio del sacerdozio, Aronne era stato unto e consacrato per il sacerdozio, vestito nell'abito del suo ruolo, e istruito nelle sue varie mansioni. Nello stesso giorno della sua consacrazione, i suoi figli Nadab e Abihu, vennero annichiliti dal fuoco inviato dal Signore per aver offerto incenso in un modo che violava la legge (Lv 10).

Ribellione di Core

Sin dai tempi del soggiorno sul Sinai, quando divenne il sommo sacerdote unto d'Israele, Aronne cessò di essere il ministro di Mosè, e venne sostituito nell'incarico da Giosuè. Viene menzionato in associazione con Miriam in una disputa piena di gelosia contro l'autodichiararsi di Mosè come l'allora unico profeta del Signore. La presunzione dei mormoratori venne confutata, e Miriam venne motteggiata comme come l'asino di Tzara. Aronne chiese a Mosè di intercedere per lei, allo stesso tempo confessando il peccato e la follia ch avevano provocato l'insurrezione.

Aronne stesso non fu colpito dalla piaga per via della sua immunità sacerdotale e Miriam, dopo una quarantena di sette giorni, venne guarita e ottenne nuovamente i favori divini (Nm 12).

È degno di nota il fatto che il profeta Michea (Mi 6,4) faccia menzione di Mosè, Aronne, e Miriam come leader d'Israele dopo l'Esodo. In questa situazione sono le stesse parole del Signore a dichiarare che Mosè era l'unico tra gli uomini a poter parlare con Dio "faccia a faccia" e il non riconoscere questa prerogativa unica del fratello è il peccato di Miriam e di Aronne. L'esclusività della famiglia di Aronne come unica famiglia di sacerdoti viene attestata dopo la ribellione di Core, che era cugino di Aronne. Quando la terra, spalancandosi, inghiottì i capi della rivolta (Nm 16,25-35), Eleazaro, figlio di Aronne, fu incaricato di recuperare gli incensieri dei sacerdoti morti. E quando il flagello dilagò tra quelli che avevano simpatizzato per i ribelli Aronne fu incaricato da Mosè, di compiere con quello stesso incensiere il rito espiatorio sul popolo finché la piaga non si fosse arrestata. Segue a questo episodio un'altra attestazione dell'autorità di Aronne. Il Signore ordina a tutti i capi tribù di Israele di scrivere il proprio nome su di un bastone e di portarlo alla tenda del convegno. Al mattino seguente dei dodici bastoni solo quello di Aronne è fiorito, indicando così che tutti e solo i leviti avevano accesso al rango sacerdotale (Nm 17,16-25), ora però viene operata una distinzione formale tra i leviti e gli aroniti, che ricevono qui l'incarico di essere custodi del santuario.

Morte

Ad Aronne, come a Mosè, non fu permesso entrare in Caanan assieme agli Israeliti. La presunta ragione è che i due fratelli mostrarono impazienza a Meribah (Kadesh), nell'ultimo anno di pellegrinaggio nel deserto (Nm 20,12-13), quando essi, o meglio Mosè, estrassero acqua da una roccia per alleviare la sete del popolo. L'atto venne interpretato come indice di un sentimento di sfiducia verso il Signore, dato che gli era stato ordinato solamente di parlare alla roccia, mentre Mosè la colpì con il suo bastone. Della morte di Aronne si hanno due resoconti. Quello principale è un racconto dettagliato che vede Aronne, Eleazaro e Mosè salire sul monte Cor. Qui Mosè spoglia Aronne dei paramenti sacerdotali e li consegna al figlio, dopo di che Aronne muore all'età di 123 anni, pianto per 30 giorni dal popolo (Nm 20,22-29). L'altro racconto dice brevemente che Aronne morì presso Mosera e là fu sepolto (Dt 10,6). Alcuni studiosi ritengono che Mosera non sia sul monte Cor, poiché l'itinerario indicato in Nm 33,31-37 riporta sette tappe tra Moseroth, che alcuni ritengono essere la stessa Mosera, e il monte Cor.

Nei film

Al cinema Aronne svolge spesso un ruolo minore rispetto a quello riservatogli dalle Sacre Scritture.

  • Ne "I dieci comandamenti" di Cecil B. De Mille, Aronne svolge un ruolo alquanto marginale. Appare per la prima volta quando Mosè, dopo aver scoperto le sue origini ebraiche, decide di recarsi da Jochebed (Jocabel nel film). Accompagna il fratello alla corte del faraone e seguendo i suoi ordini getta il bastone ai piedi di Ramses, trasformandolo in serpente. Svolge lo stesso ruolo anche sulle rive del Nilo, tramutandole in sangue. Celebra la Pasqua in compagnia del fratello prima di partire per l'Esodo. Durante il viaggio verso la Terra Promessa guida i sacerdoti che recano il feretro di Giuseppe per seppellirlo nella sua terra d’origine. Sulle pendici del monte Sinai cerca di convincere i fratelli a non costruire il vitello d’oro ma lui stesso, conoscendo l'arte dei templi egizi, viene costretto a forgiarlo. Infine, quando Mosè scenderà dal monte con i dieci comandamenti, si schiererà dalla parte del fratello contro gli idolatri.
  • Anche nel film d'animazione "Il Principe d'Egitto" svolge un ruolo minore e molto diverso da quello reale. Non è al seguito del fratello ma anzi, in un primo momento, sembra criticarlo perché ha scaricato sugli schiavi l'ira del faraone. Si ricrede però dopo aver visto le piaghe d'Egitto e l'apertura del Mar Rosso. Sarà infatti il primo ad avanzare fra le mura d’acqua.

Nel Corano

Nel Corano Aronne è noto come Harun. Una differenza significativa è che nel Corano Aronne non viene coinvolto nella creazione del Vitello d'oro.

Bibliografia
Collegamenti esterni