Secondo la Genesi, Enoch fu generato da Iaret all'età di centosessantadue anni. A sua volta, Enoch generò suo figlio Matusalemme all'età di sessantacinque anni. Ebbe inoltre numerosi figli e figlie. Durante la sua vita "camminò con Dio", fu cioè integro moralmente e religiosamente.
La sua vita fu di 365 anni. Il racconto biblico non fa concludere la sua vita con la morte: Enoch, infatti "camminò con Dio e non fu più, perché Dio lo aveva preso" (5,18.21-24).
Questo enigmatico versetto fece nascere la tradizione secondo la quale Enoch, al termine della sua vita, fu assunto in Cielo, come il profetaElia.
Tale tradizione è ripresa anche in testi canonici. Dice a tale proposito il libro del Siracide: "Enoch piacque al Signore e fu rapito, esempio istruttivo per tutte le generazioni" (44,16), e in un altro passo: "Nessuno fu creato sulla terra eguale a Enoch; difatti egli fu rapito dalla terra"(49,14).
L'autore della Lettera agli Ebrei cita i passi dell'Antico Testamento in cui si fa il nome di Enoch e lo elogia per la sua fede, grazie alla quale fu gradito a Dio e meritò di essere assunto in Cielo (11,5-6).
Gli scritti falsamente attribuiti all'antico patriarca consistono in una serie di esortazioni, parabole e profezie di genere apocalittico, materiali di varie epoche e appartenenti a diverse tradizioni. Si tratta di tre opere:
Libro di Enoch o 1 Enoch, composto di cinque sezioni datate dal I secolo a.C. al III d.C.;