Diocesi di Adria-Rovigo
Diocesi di Adria-Rovigo | |
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vescovo | Pierantonio Pavanello |
Sede | Adria |
Suffraganea del patriarcato di Venezia | |
Regione ecclesiastica Triveneto | |
Nazione | Italia |
Vicario | Damiano Furini |
Parrocchie | 109 (13 vicariati ) |
Sacerdoti |
137 di cui 110 secolari e 27 regolari |
46 religiosi 139 religiose 6 diaconi | |
200.292 abitanti in 1.193 km² 194.653 battezzati (97,2% del totale) | |
Eretta | VII secolo |
Rito | romano |
Cattedrale | Santi Pietro e Paolo, concattedrale Santo Stefano papa e martire |
Indirizzo | |
Via Giacomo Sichirollo 18, 45100 Rovigo, Italia tel. +39042522454 fax. 0425.23.033 | |
Collegamenti esterni | |
Dati dal sito web della CEI | |
Chiesa cattolica in Italia Tutte le diocesi della Chiesa cattolica |
La diocesi di Adria-Rovigo (in latino Dioecesis Adriensis-Rhodigiensis) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea del patriarcato di Venezia appartenente alla regione ecclesiastica Triveneto. Nel 2018 contava 194.653 battezzati su 200.292 abitanti. È attualmente retta dal vescovo Pierantonio Pavanello.
Territorio
La diocesi comprende i territori di tutti i 44 comuni dell'alto e medio Polesine, ad eccezione dei territori di Ca' Emo, Fasana Polesine, Mazzorno Sinistro e Cavanella Po, frazioni di Adria, e di Villa d'Adige, frazione di Badia Polesine; include la frazione Lusia del comune di Barbona, in provincia di Padova.[1]
Sede vescovile è la città di Rovigo, dove si trova la concattedrale di Santo Stefano papa. Ad Adria sorgono la cattedrale dei Santi Pietro e Paolo e l'adiacente cattedrale vecchia di San Giovanni.
Il territorio è suddiviso in 13 vicariati e 109 parrocchie.
Storia
Non è possibile determinare la data di fondazione della diocesi di Adria, la tradizione pone come fondatore sant'Apollinare, vescovo di Ravenna alla fine del II secolo, ma anche se l'influenza dell'esarcato di Ravenna sulla diocesi di Adria è certa nessun documento conferma questa tradizione. Per lungo tempo si è considerato autentico il privilegio di Valentiniano III (419-455) che dichiarava Giovanni Angeloptes metropolita di Ravenna concedendogli la giurisdizione di 14 chiese suffraganee tra le quali Adria. Cesare Baronio nel suo Annales ad annum 432 dimostrò che il documento era falso ed era stato composto tra il VII e l'VIII secolo.
Gli atti del Concilio Lateranense svoltosi nel 649 indetto da papa Martino I, sono il primo documento certo in cui si parla della diocesi di Adria. Infatti nell'elenco dei vescovi partecipanti è nominato: Gallinostius Hadrianensis Episcopus.
Nell'iscrizione posta sulla fonte battesimale di Santa Maria della Tomba ad Adria, risalente al VII o VIII secolo, c'è il nome del terzo vescovo, Bono, mentre nel battistero di San Giovanni c'era una iscrizione, posta ora sull'architrave della porta di sinistra della facciata di Santa Maria della Tomba, nella quale è nominato il quarto vescovo, Giovanni I. Da questo momento le notizie sui vescovi e sulla diocesi di Adria si basano su documenti sicuri.
Il 14 marzo 863 papa Niccolò III, affidando un diploma al vescovo Leone, in pratica aggiunse il potere temporale alla giurisdizione spirituale sulla diocesi, dando inizio a quello che alcuni storici chiamano il Feudo vescovile. Inizialmente furono concessi dei poteri sulla contea di Gavello, a cui seguirono altri beni ed altre terre.
Nel 920 il vescovo Paolo lasciò Adria a causa delle pressioni delle popolazioni barbariche da nord e delle continue alluvioni per trasferirsi a Rovigo, papa Giovanni X con una bolla gli concesse in feudo la Curtem Bonevigo quae vocatur Rodige. Per lungo tempo si è discusso se questo documento abbia o meno trasferito la sede da Adria a Rovigo. Attorno al 1200 con l'avvento degli Estensi la diocesi perse gli ultimi possedimenti temporali. Dopo gli estensi seguiranno via via i Carraresi, i Veneziani, i francesi e gli austriaci prima dell'annessione all'Italia.
A livello territoriale nel corso dei secoli la diocesi ha subito notevoli variazioni dei suoi confini. Il 7 settembre 1792, dopo la soppressione dell'Abbazia di Santa Maria della Vangadizza, il senato veneto aggregò alla diocesi 12 parrocchie corrispondenti alle località di Badia (S. Giovanni), Baruchella, Salvaterra, Crocetta, Villafora, Rasa, Barbuglio, Saguedo, Cavazzana, San Martino di Venezze, Borsea e Fratta.
Papa Pio VII con due bolle, De salute dominici gregis del 1º maggio 1818 e Cum non gravibus del 9 marzo 1819, modificò di nuovo il territorio diocesano. Le parrocchie di Crespino e Sant'Apollinare passarono dalla giurisdizione di Ravenna a quella di Adria, mentre quelle di Cornacervina, Rero con Finale, Guarda Ferrarese, Ro, Ruina, Zocca, Serravalle e Mesola, passarono all'arcidiocesi di Ferrara, in cambio da questa passarono alla diocesi di Adria Melara, Bergantino, Bariano con San Pietro (oggi Castelnovo Bariano e San Pietro Polesine), Massa Superiore (oggi Castelmassa), Ceneselli, Calto, Ficarolo, Gaiba, Stienta, Gurzone, Santa Maria Maddalena, Canaro, Fiesso, Trecenta, Pissatola, Sariano, Salara, Bagnolo, Zelo (Giacciano con Baruchella), Occhiobello e Barbona fu associata alla diocesi di Padova. Dopo queste modifiche la diocesi contava 150.000 abitanti e 78 parrocchie.
Il 30 settembre 1986 ha assunto l'attuale denominazione e il duomo di Rovigo è stato elevato alla dignità di concattedrale.
Cronotassi dei vescovi
- San Coliano †
- Beato Gallinostius o Gallionistus † (menzionato nel 649)
- Bono † (menzionato nel VII o VIII secolo)
- Giovanni I †
- ...
- Leone o Leoperto † (menzionato nell'863 o 861)
- ...
- Teodino † (menzionato nell'877)
- ...
- Paolo (Cattaneo da Lendinara?) † (menzionato nel 920)
- ...
- Giovanni II † (menzionato nel 938)
- ...
- Gemerio o Geminio da Ravenna † (menzionato nel 952)
- ...
- Astolfo o Asolfo da Roma † (prima del 967 - dopo il 992)
- ...
- Alberico † (menzionato nel 1001)
- Pietro I † (menzionato nel 1003 e 1016)
- ...
- Benedetto † (prima del 1050 - 1067)
- Atto o Attone o Panso o Tutone da Milano † (menzionato nel 1067)
- Uberto † (menzionato nel 1071)
- Pietro II da Foligno † (menzionato nel 1073)
- Giacomo I da Firenze † (1091 - 1104)
- Isacco I † (1104 - 1115)
- Pietro Michieli † (1116 - ?)
- Gregorio III † (1125 - 1138)
- Florio I (Cattaneo da Lendinara o da Verona ?) † (1138 - 1139)
- Gregorio II † (prima del 1140 - dopo il 1149)
- Guiscardo † (menzionato nel 1158)
- Vitale da Milano (1160 - 1162)
- Gabriele † (prima del 1168 - dopo il 1179)
- Giovanni III † (menzionato nel 1184)
- Isacco II † (prima del 1186 - dopo il 1195)
- Pietro IV † (menzionato nel 1203)
- Pietro V † (menzionato nel 1206)
- Rolando Sabatino o Zabarella † (prima del 1210 - dopo il 1233)
- Guglielmo d'Este † (1240 - 1257)
- Florio II † (prima del 1258 - dopo il 1265)
- Giacomo II † (prima del 1270 - dopo il 1274)
- Pellegrino I † (1278 - 1280)
- Ottolino, O.S.B.Cam. † (1280 - 1284)
- Bonifacio I † (menzionato nel 1286)
- Bonazonta, O.P. † (1288 - 1306)
- Giovanni IV, O.F.M. † (1307 - 1316)[2]
- Salione Buzzacarino † (1316 - 1327)
- Esuperanzio Lambertazzi † (18 febbraio 1328 - 1329 nominato vescovo di Cervia)
- Benvenuto, O.P. † (1329 - 1348 deceduto)
- Beato Aldobrandino d'Este † (1348 - 1352 nominato vescovo di Modena)
- Giovanni da Siena, O.F.M.Conv. † (menzionato nel 1352)
- ...
- Antonio Contarini † (1384 - 1387)
- Rolandino † (menzionato nel 1390)
- Ugo Roberti † (1º settembre 1386 - 20 marzo 1392 nominato vescovo di Padova)
- Giovanni Enselmini † (1393 - 1404)
- Giacomo Bertucci degli Obizzi † (1404 - 1409 deposto)
- Mainardino † (1409)
- Giacomo Bertucci degli Obizzi † (1410 - 1441?) (per la seconda volta)
- Giovanni degli Obizzi † (1442 - 1444 deceduto)
- Bartolomeo Roverella † (15 luglio 1444 - 26 settembre 1445 nominato arcivescovo di Ravenna)
- Giacomo degli Oratori † (1445 - 1446 deceduto)
- Biagio Novelli (o Novello) † (1447 - 1465 dimesso)
- Tito Novelli (o Novello) † (1465 - 1487 deceduto)
- Nicolò Maria d'Este † (1487 - 1507 deceduto)
- Beltrame Costabili † (1508 - 1519 deceduto)
- Francesco Pisani † (1519 - 1519 dimesso)
- Ercole Rangoni † (15 giugno 1519 - 27 maggio 1524 dimesso)
- Giambattista Bragadin † (1524 - 1528 deceduto)
- Giovanni Domenico De Cupis † (31 agosto 1528 - 10 dicembre 1553 deceduto) (amministratore apostolico)
- Sebastiano Antonio Pighini † (11 dicembre 1553 - 23 novembre 1554 deceduto) (amministratore apostolico)
- Giulio Canani † (26 novembre 1554 - 8 febbraio 1591 nominato vescovo di Modena)
- Lorenzo Laureti, O.Carm. † (1591 - 1598 deceduto)
- Girolamo di Porcia † (1598 - 1612 deceduto)
- Ludovico Sarego † (1612 - 1623 dimesso)
- Ubertino Papafava † (1624 - ottobre 1631 deceduto)
- Germanico Mantica † (1632 - 1639 deceduto)
- Giovanni Paolo Savio † (19 dicembre 1639 - 1650 deceduto)
- Giovanni Battista Brescia † (1651 - 1656 nominato vescovo di Vicenza)
- Bonifacio Aliardi o Agliardi, C.R. † (1656 - 1667 deceduto)
- Tommaso Retano † (1667 - 1677 dimesso)
- Carlo Labia, C.R. † (1677 - 1701 deceduto)
- Filippo della Torre † (1702 - 25 febbraio 1717 deceduto)
- Antonio Vaira † (22 luglio 1717 - 8 ottobre 1732 deceduto)
- Giovanni Soffietti, C.R.M. † (19 gennaio 1733 - 10 settembre 1747 deceduto)
- Pietro Maria Suarez Trevisan † (20 novembre 1747 - 1750 deceduto)
- Pellegrino Ferri † (16 novembre 1750 - 29 novembre 1757 deceduto)
- Giovanni Francesco Mora, C.O. † (2 ottobre 1758 - 1766)
- Francesco Florio † (1766 - 1766 dimesso)
- Arnaldo Speroni degli Alvarotti, O.S.B.Cas. † (2 giugno 1766 - 1800 deceduto)
- Alberto Campolongo † (1800 - 1800 dimesso)
- Sede vacante (1800-1808)
- Federico Maria Molin † (1808 - 1819)
- Carlo Ravasi, O.S.B. † (8 gennaio 1821 - 1833)
- Antonio-Maria Calcagno † (19 dicembre 1834 - 1841)
- Bernardo Antonino Squarcina, O.P. † (27 gennaio 1842 - 1851)
- Giacomo Bignotti † (1853 - 1857)
- Camillo Benzon † (27 settembre 1858 - ?)
- Emmanuele Kaubeck † (27 ottobre 1871 - ?)
- Giovanni Maria Berengo † (31 dicembre 1877 - 12 maggio 1879 nominato vescovo di Mantova)
- Giuseppe Apollonio † (12 maggio 1879 - 25 settembre 1882 nominato vescovo di Treviso)
- Antonio Polin † (25 settembre 1882 - 1908 deceduto)
- Tommaso Pio Boggiani, O.P. † (16 ottobre 1908 - 10 gennaio 1912 nominato [[Sede titolare di Edessa di Osroene|arcivescovo titolare di Edessa in Osrhoëne)[3]
- Anselmo Rizzi † (4 giugno 1913 - 21 ottobre 1934 deceduto)
- Guido Maria Mazzocco † (12 novembre 1936 - 8 novembre 1968 deceduto)
- Giovanni Mocellini † (1º gennaio 1969 - 12 marzo 1977 dimesso)
- Giovanni Maria Sartori † (12 marzo 1977 - 7 dicembre 1987 nominato arcivescovo di Trento)
- Martino Gomiero † (7 maggio 1988 - 11 ottobre 2000 ritirato)
- Andrea Bruno Mazzocato (11 ottobre 2000 - 3 dicembre 2003 nominato vescovo di Treviso)
- Lucio Soravito de Franceschi † (29 maggio 2004 - 23 dicembre 2015 ritirato)
- Pierantonio Pavanello, dal 23 dicembre 2015
Statistiche
La diocesi al termine dell'anno 2018 su una popolazione di 200.292 persone contava 194.653 battezzati, corrispondenti al 97,2% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per sacerdote |
uomini | donne | |||
1950 | 269.000 | 270.000 | 99,6 | 231 | 195 | 36 | 1.164 | 50 | 578 | 98 | |
1959 | 251.540 | 251.569 | 100,0 | 212 | 181 | 31 | 1.186 | 40 | 785 | 106 | |
1969 | 205.968 | 206.142 | 99,9 | 232 | 210 | 22 | 887 | 46 | 763 | 99 | |
1980 | 207.400 | 207.600 | 99,9 | 240 | 206 | 34 | 864 | 1 | 58 | 484 | 112 |
1990 | 200.151 | 200.975 | 99,6 | 203 | 173 | 30 | 985 | 1 | 38 | 417 | 109 |
1999 | 199.983 | 201.745 | 99,1 | 183 | 156 | 27 | 1.092 | 40 | 316 | 109 | |
2000 | 199.983 | 201.745 | 99,1 | 186 | 158 | 28 | 1.075 | 42 | 296 | 109 | |
2001 | 199.990 | 202.172 | 98,9 | 182 | 154 | 28 | 1.098 | 42 | 258 | 109 | |
2002 | 199.990 | 202.172 | 98,9 | 177 | 149 | 28 | 1.129 | 42 | 253 | 109 | |
2003 | 200.128 | 202.864 | 98,7 | 175 | 147 | 28 | 1.143 | 44 | 195 | 109 | |
2004 | 200.128 | 202.878 | 98,6 | 176 | 145 | 31 | 1.137 | 48 | 190 | 109 | |
2006 | 202.069 | 204.179 | 99,0 | 169 | 138 | 31 | 1.195 | 48 | 185 | 109 | |
2010 | 197.220 | 202.300 | 97,5 | 160 | 132 | 28 | 1.232 | 64 | 160 | 109 | |
2012 | 198.000 | 204.464 | 96,8 | 159 | 129 | 30 | 1.245 | 2 | 56 | 160 | 109 |
2015 | 197.975 | 204.525 | 96,8 | 146 | 120 | 26 | 1.355 | 6 | 49 | 137 | 109 |
2018 | 194.653 | 200.292 | 97,2 | 137 | 110 | 27 | 1.420 | 6 | 46 | 139 | 109 |
Note | |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
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Collegamenti esterni | |
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