Benjamín de Arriba y Castro (Santa Maria de Peñamayor, 8 aprile 1886; † Barcellona, 8 marzo 1973) è stato un cardinale e arcivescovo spagnolo.
Cenni biografici
Nato a Santa Maria de Peñamayor, diocesi di Lugo, Spagna, era figlio di Antonio de Arriba e Pilar de Castro.
Formazione e ministero sacerdotale
Ha studiato al Seminario Conciliare di Madrid, alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, presso la Pontificia Università di Toledo e presso la Pontificia Università San Tommaso d'Aquino di Roma.
Ordinato presbitero il 14 luglio 1912 a Roma, dal cardinale Rafael Merry del Val, segretario di Stato.
Membro della Facoltà del Seminario Conciliare di Madrid, 1913-1921, Canonico del Capitolo della cattedrale di Madrid il 17 febbraio 1921, segretario della Camera e del governo dell'Arcidiocesi di Madrid, 1921-1930, provveditore e pro-vicario generale, 1930-1932, vicario generale, 1932-1935.
Ministero episcopale
Eletto vescovo di Mondoñedo il 1º maggio 1935, è stato consacrato il 16 giugno 1935, nella cattedrale di San Isidro a Madrid, da Leopoldo Eijo Garay(ch), vescovo di Madrid, assistito da Prudencio Melo y Alcalde(ch), arcivescovo di Valencia e da Manuel González y García(ch), vescovo di Malaga. Il suo motto episcopale era: Traham eos in vinculis caritatis.
Insignito della Gran Croce al Merito Navale, con distintivo nastro bianco e decorato con la gran croce dell'Ordine di Isabella la Católica. È stato trasferito alla sede metropolitana di Oviedo l'8 agosto 1944 e poi promosso alla sede metropolitana di Tarragona il 22 gennaio 1949.
Decorato con la gran croce dell'Ordine di Alfonso X el Sabio .
Cardinalato
Creato Cardinale presbitero nel concistoro del 12 gennaio 1953, ha ricevuto la berretta rossa il 29 ottobre 1953, insieme ai nuovi cardinali Angelo Giuseppe Roncalli, Gaetano Cicognani, Pietro Ciriaci e Fernando Quiroga y Palacios, in uno speciale concistoro della durata di quindici minuti, e anche il titolo dei Santi Vitale, Valeria, Gervasio e Protasio.
Partecipò al conclave del 1958 che elesse papa Giovanni XXIII, al Concilio Vaticano II (1962-1965) e al conclave del 1963 che elesse papa Paolo VI.
Dimessosi dal governo pastorale dell'arcidiocesi il 19 novembre 1970, ha perduto il diritto di partecipare al conclave, per aver superato gli ottant'anni il 1º gennaio 1971.
Morte
Morto l'8 marzo 1973, per complicazioni legate al tumore, dopo aver assistito alla messa e aver ricevuto la comunione presso la Clinica Quirón di Barcellona, dove era stato ricoverato a causa di un disturbo respiratorio di tipo influenzale.
La sua salma è stata esposta per due giorni presso il palazzo arcivescovile di Tarragona, prima della celebrazione di una solenne messa funebre nella cattedrale metropolitana della città.
Sepolto nel pavimento del presbiterio della chiesa parrocchiale di San Pablo di Tarragona, senza ornamenti, secondo i suoi desideri; aveva aperto e benedetto quella chiesa. In sua memoria è stata poi inaugurata in parrocchia una targa commemorativa.
Onorificenze
Onorificenze spagnole
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Gran Croce dell'Ordine di Carlo III
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— 12 gennaio 1964[1]
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Gran Croce dell'Ordine di Isabella la Cattolica
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Gran Croce dell'Ordine Civile di Alfonso X il Saggio
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— 1952
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Gran Croce dell'Ordine di San Raimondo di Peñafort
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Gran Croce con decorazione bianca dell'Ordine al Merito Militare
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Gran Croce con decorazione bianca dell'Ordine al Merito Navale
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Onorificenze straniere
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Medaglia dell'Ordine al Merito di Duarte, Sanchez e Mella (Repubblica Dominicana)
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Genealogia episcopale
Successione degli incarichi