Congregazione del buon governo

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Congregazione del buon governo
Congregatio boni regiminis
Eretto: 15 agosto 1592 da Clemente VIII
Soppresso: 1847 da Pio IX
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Successori

Santa Sede · Chiesa cattolica
elenco dicasteri della Curia Romana

La Congregazione del buon governo (1592-1847), in latino Congregatio boni regiminis, era un organismo della Curia romana, oggi soppresso.

Storia

La congregazione pro Status ecclesiastici gravaminibus sublevandis (Congregazione per sollevare dagli aggravi, o gravami lo stato ecclesiastico), che si colloca al nono posto tra le quindici congregazioni istituite dalla costituzione apostolica Immensa aeterni Dei dal 22 gennaio 1588 di Sisto V, fu l'origine della congregazione permanente de bono governo stabilita nella sua forma definitiva dalle costituzioni Pro commissa Nobis a Domino del 15 agosto 1592 e Cum per constitutionem nuper a Nobis del 30 ottobre 1592 di Clemente VIII, divennero le basi per l'amministrazione dello Stato Pontificio nei tempi moderni. I documenti prevedevano che la congregazione verificasse i bilanci degli enti locali, assumendo tutti i provvedimenti necessari a garantire la regolarità delle spese e degli appalti, anche al fine di realizzare un contenimento delle spese locali.

Questa congregazione, inizialmente composta di tre cardinali, sorse per salvaguardare gli interessi economici, amministrativi e finanziari degli enti locali dello Stato pontificio, affiancandosi alla Sacra Congregazione della Consulta, competente sulla giustizia e l'ordine pubblico. La costituzione di Paolo V Cupientes del 4 giugno 1605 portò il numero dei cardinali a sei.

Col tempo le funzioni della congregazione andarono precisandosi ed essa assunse una struttura più articolata. L'organo era presieduto inizialmente dal cardinal nepote e dal 1676 da un cardinale prefetto, affiancato da cardinali e prelati detti "ponenti del Buon Governo". Fulcro della congregazione era il segretario, anch'esso un prelato di Curia, che gestiva la cospicua corrispondenza con i governatori delle varie città, chiamati ad agire come delegati del Buon Governo.

Le costituzioni Quamvis del 29 luglio 1752 e Gravissimarum del 1º ottobre 1753, di Benedetto XIV, stabilirono in dettaglio le procedure e i poteri della congregazione. Pio VII gli affidò l'esecuzione del motu proprio del 19 marzo 1801 sull'estinzione dei debiti delle comunità.

L'editto del 5 luglio 1831 di Gregorio XVI sulla pubblica amministrazione, tuttavia, ritirò alla congregazione le sue attribuzioni in materia di amministrazione locale (nomina dei consigli comunali) e poco dopo le affidò alla nuova Segreteria di Stato per gli affari interni. fu abolita dal 1847, che trasferì tutti i suoi poteri al nuovo Ministero dell'Interno. La Congregazione del buon governo fu abolita con il motu proprio di Pio IX del 29 dicembre del 1847 che trasferì tutti i suoi poteri al nuovo Ministero dell'Interno.

Elenco dei cardinali prefetti

Bibliografia