Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
Federico Baldissera Bartolomeo Corner o Cornaro (Venezia, 16 novembre 1579; † Roma, 5 giugno 1653) è stato un cardinale e patriarca italiano.
Cenni biografici
Nacque a Venezia il 16 novembre 1579, terzogenito, ma i primi due figli morirono in tenera età, di Giovanni di Marcantonio e di Chiara di Lorenzo Dolfin. La sua famiglia diede alla Chiesa ben nove cardinali e lui fu figlio, fratello e zio di dogi.
Studiò a Roma presso lo zio cardinale Francesco Corner. Dopo la morte dello zio nel 1598 ritornò in patria continuando gli studi di diritto all'Università di Padova dove si addottorò in utroque iure il 27 marzo 1602.
Fu di nuovo a Roma, dove divenne chierico della Camera Apostolica sotto il pontificato di Clemente VIII. Fu poi governatore di Civitavecchia dal settembre al dicembre del 1607. In quegli anni ricevette gli ordini sacri.
Episcopato
Fu eletto vescovo di Bergamo il 23 febbraio 1623, e mantenne il clericato della Camera apostolica. Venne consacrato vescovo il 7 aprile di quell'anno nella Cappella del Sacrario Apostolico di San Pietro a Roma dal cardinale Marcantonio Gozzadini, assistito da Agostino Morosini (Ch), arcivescovo titolare di Damasco, e da Giovanni Benini (Ch), arcivescovo titolare di Adrianopoli.
Cardinalato
Fu voluto cardinale da Urbano VIII nel suo secondo concistoro tenuto il 19 gennaio 1626, col titolo di cardinale presbitero di Santa Maria in Traspontina. Corner riuscì a ottenere l'assenso del Senato veneziano al suo ingresso nel Sacro Collegio, dato che le leggi della Repubblica vietavano ai familiari del doge di accettare benefici ecclesiastici.
Il 7 settembre di quell'anno fu trasferito alla diocesi di Vicenza e il 15 novembre optò per il titolo di Santa Cecilia, passando poi a quello di San Marco il 26 aprile 1629. Il prelato non prese mai possesso della sede vescovile che fu governata dal vicario generale Francesco Alzano da Bergamo.
Mentre le precedenti nomine nella Repubblica veneta furono accettate, il trasferimento alla sede episcopale di Padova il 30 aprile 1629 creò forti opposizioni nel senato veneto e a nulla valsero le offerte del doge di dimettersi, e nemmeno la sua morte avvenuta nel dicembre di quello stesso anno. La disputa si risolse solo due anni dopo quando venne promosso patriarca di Venezia l'11 giugno 1631.
Fu Camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali 1639 al 1641. Dopo aver rinunciato al patriarcato il 13 giugno 1644, partecipò al conclave che quello stesso anno elesse a pontefice Innocenzo X. Optò quindi per il titolo di Santa Maria in Trastevere nel 1646, passando quindi alla sede suburbicaria di Albano nel 1652.
Morte
Morì a Roma il 5 giugno 1653 e fu sepolto nella Chiesa di Santa Maria della Vittoria, nella Cappella di Santa Teresa d'Avila detta anche Cappella Cornaro, per la quale aveva fatto realizzare da Gian Lorenzo Bernini il gruppo scultoreo in marmo con l'Estasi di santa Teresa d'Avila (1647 – 1652).
Genealogia episcopale
Successione degli incarichi
| |
Bibliografia |
- Giuseppe Gullino, Dizionario Biografico degli Italiani - Vol. 29 (1983), online
- Lorenzo Cardella, Memorie storiche de' cardinali della Santa Romana Chiesa. Roma: Stamperia Pagliarini, 1793, vol. 7, p. 259 e seg. online
|
Voci correlate |
|