Cesare Monti
Cesare Monti Cardinale | |
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Ritratto del cardinale Monti. | |
Nascita | Milano 15 maggio 1594 |
Morte | Milano 16 agosto 1650 |
Ordinazione presbiterale | 1629 |
Nominato patriarca | 19 novembre 1629 da papa Urbano VIII |
Consacrazione vescovile | Madrid, 28 gennaio 1630 dal card. Giovanni Battista Pamphilj |
Creato Cardinale in pectore |
19 novembre 1629 da Urbano VIII (vedi) |
Pubblicato Cardinale |
28 novembre 1633 da Urbano VIII (vedi) |
Cardinale per | 16 anni, 8 mesi e 18 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Cesare Monti (Milano, 15 maggio 1594; † Milano, 16 agosto 1650) è stato un arcivescovo e cardinale italiano.
Biografia
Formazione e carriera ecclesiastica
Nacque a Milano il 15 maggio 1594 da una famiglia patrizia. Secondo di due figli del senatore Princivalle Monti, e della sua seconda moglie, Anna Landriani. L'altro figlio era Marcantonio (senatore nel 1628). Il suo nome di battesimo è anche indicato come Caesar e il suo cognome come Montius.
Studiò all'Università degli Studi di Pavia, dove ottenne il dottorato in giurisprudenza nel 1617. Durante gli studi risiedette all'Almo Collegio Borromeo. Nel 1618 ottenne l'iscrizione nel prestigioso Collegio dei Giureconsulti di Milano.
In quello stesso anno, probabilmente per i buoni rapporti del padre con il cardinale Federico Borromeo, fu nominato protonotario apostolico e si trasferì a Roma, dove intraprese la carriera curiale. Nel 1620 divenne Referendario dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia. Nel 1622 fu nominato dal Consultore Supremo della Sacra Congregazione della Romana e Universale Inquisizione del quale prestò giuramento l'8 giugno e successivamente, nell'ottobre 1624, ne divenne assessore. Fu anche nominato uditore della Sacra Congregazione della Consulta, che era il supremo tribunale civile e penale dello Stato Pontificio e Prelato della Sacra Congregazione del Buon Governo. In qualità di consulente del Sant'Uffizio, grazie alla stima che ottenne presso il cardinale Maffeo Barberini, futuro papa Urbano VIII, ricevette il compito di indagare, con poteri inquisitori di commissario delegato, sulla vicenda di Isabella Gonzaga di Bozzolo, accusata di Stregoneria dal secondo marito, Vincenzo Gonzaga, che voleva l'annullamento del matrimonio.
Nel dicembre 1623, il cardinale Ludovico Ludovisi, con l'approvazione del papa, nominò Cesare Monti suo sostituto all'ufficio di revisore dei casi relativi alla Congregazione di Propaganda Fide.
Nunziature apostoliche di Napoli e di Spagna
Nominato Nunzio apostolico a Napoli il 17 aprile 1627, ne detenne la carica fino al 1628.
Nell'aprile 1628 fu nominato Nunzio straordinario per la Spagna al fine di negoziare con il re la pace in Italia, afflitta dalla guerra che andava consumandosi a Mantova. Il 2 giugno successivo si recò a Barcellona dove tre settimane dopo, fu ricevuto dal re Filippo III, quando le ostilità erano già iniziate; nonostante i suoi sforzi e quelli del nunzio Giovanni Battista Pamphilj, la Spagna non abbandonò la sua posizione bellicosa. Il fallimento della missione non fu dovuto alla mancanza di capacità diplomatica da parte del nunzio straordinario, ma alla sfiducia della corte spagnola verso papa Urbano VIII, considerato eccessivamente francofilo, per cui la Spagna non abbandonò la sua posizione bellicosa.
Ministero episcopale
Ricevuti gli ordini minori e maggiori tra la fine del 1629 e l'inizio del 1630, fu nominato patriarca di Antiochia il 19 novembre 1629 e consacrato il 28 gennaio 1630 nella cappella del Palazzo Reale Buen Retiro a Madrid, dal cardinale Giovanni Battista Pamphilj, già nunzio apostolico per la Spagna, assistito da Cristóbal de Lobera y Torres(ch), vescovo di Cordova e da Alfonso Pérez de Guzmán(ch), patriarca delle Indie occidentali. Nominato Nunzio apostolico in Spagna il 1º marzo 1630, ne occupò la carica fino al 31 gennaio 1634. Prese possesso della nunziatura il 30 aprile 1630, dopo che l'ex nunzio aveva lasciato Madrid.
Cardinalato
Creato cardinale in pectore nel Concistoro del 19 novembre 1629. Conservando la carica del patriarcato di Antiochia, il 20 dicembre 1632 fu nominato arcivescovo di Milano da papa Urbano VIII. Fu pubblicato nel concistoro del 28 novembre 1633, data nella quale cessò l'incarico di patriarca.
Arrivò a Roma dalla Spagna il 31 maggio 1634 e il 1º luglio 1634 ricevette la berretta rossa e il 6 agosto 1634 il titolo presbiteriale di Santa Maria in Traspontina. Giunto a Milano il 29 aprile 1635, prese possesso della sede ambrosiana il giorno successivo. Dal 1635, quando la Francia entrò in guerra contro la Casa d'Asburgo, rappresentò per il ducato di Milano una burrascosa fase bellica e il cardinale Monti dovette affrontare nei quindici anni del suo episcopato problemi religiosi e soprattutto politici legati alla guerra in corso sul suolo della Lombardia.
Celebrò i sinodi diocesani nel 1636, 1640 e 1650. Nel 1636 realizzò una visita pastorale della sua vasta arcidiocesi; completò il Seminario Maggiore di Milano e aprì quello di Monza nel 1638 e introdusse i monaci cistercensi di San Bernardo. Fra il 1643 e il 1647 il cardinale intraprese la lunga questione dei rapporti tra cattolici e protestanti in Valtellina e Chiavenna, terre lombarde sotto il dominio dei cantoni svizzeri e della Lega Grigia e si adoperò per tutelare la fede cattolica. Partecipò al conclave del 1644, che elesse papa Innocenzo X. Per il suo sostegno durante il conclave, il nuovo papa nominò suo fratello Maestro di camera.
Morte
Morì il 16 agosto 1650. Fu esposto nella Cattedrale metropolitana di Milano e sepolto davanti all'altare della Beatissima Vergine "dell'Albero". Nel suo testamento espresse il desiderio di essere sepolto nel Santuario di Concesa, ma i canonici del Capitolo della cattedrale e il popolo milanese non seguirono la sua richiesta volendo nel Duomo l'arcivescovo tanto amato. Suo erede per beni diversi dai proventi di credito ed ecclesiastici, che andarono all'Ospedale Maggiore di Milano, fu il cugino Giulio, a favore del quale, dal febbraio 1637, aveva costituito un fedecommesso. La maggior parte della collezione di dipinti, 221 opere, furono donate pro tempore ai suoi successori della sede di Milano e con divieto di alienazione.
Iscrizione |
OSSA
CAESARIS MONTII |
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Guillaume d'Estouteville, O.S.B.Clun.
- Papa Sisto IV
- Papa Giulio II
- Cardinale Raffaele Riario
- Papa Leone X
- Papa Paolo III
- Cardinale Francesco Pisani
- Cardinale Alfonso Gesualdo
- Papa Clemente VIII
- Cardinale Pietro Aldobrandini
- Cardinale Laudivio Zacchia
- Papa Innocenzo X
- Cardinale Cesare Monti
Successione degli incarichi
Predecessore: | Assessore della Congregazione della Romana e Universale Inquisizione | Successore: | |
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? | 1º ottobre 1624-18 luglio 1635 | Francesco Albizzi |
Predecessore: | Nunzio apostolico per il Regno di Napoli | Successore: | |
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Antonio Diaz | 7 aprile 1627-29 maggio 1628 | Alessandro Bichi |
Predecessore: | Patriarca titolare di Antiochia | Successore: | |
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Giovanni Battista Pamphilj | 19 novembre 1629-28 novembre 1633 | Fabio de Lagonissa |
Predecessore: | Nunzio apostolico in Spagna | Successore: | |
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Giovanni Battista Pamphilj | 1º marzo 1630-31 gennaio 1634 | Lorenzo Campeggi |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Milano | Successore: | |
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Federico Borromeo | 20 dicembre 1632-16 agosto 1650 | Alfonso Litta |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Maria in Traspontina | Successore: | |
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Federico Corner | 6 agosto 1634-16 agosto 1650 | Giacomo Corradi |
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