Giuseppe D'Annibale
Giuseppe D'Annibale Cardinale | |
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Età alla morte | 76 anni |
Nascita | Borbona 22 settembre 1815 |
Morte | Borbona 17 luglio 1892 |
Sepoltura | Chiesa di Santa Maria Assunta (Borbona) |
Appartenenza | Diocesi di Rieti |
Ordinato diacono | 30 marzo 1839 |
Ordinazione presbiterale | 21 settembre 1839 dal vescovo Filippo de' Conti Curoli |
Nominato vescovo | 12 agosto 1881 da Leone XIII |
Consacrazione vescovile | Chiesa della Santissima Trinità al Monte Pincio (Roma), 14 agosto 1881 dal card. arc. Raffaele Monaco La Valletta |
Creato Cardinale |
11 febbraio 1889 da Leone XIII (vedi) |
Cardinale per | 3 anni, 5 mesi e 6 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Giuseppe D'Annibale (Borbona, 22 settembre 1815; † Borbona, 17 luglio 1892) è stato un vescovo e cardinale italiano.
Biografia
Nacque a Borbona, diocesi di Rieti, Delegazione apostolica di Rieti, in una famiglia modesta da Giuseppe D'Annibale e Maddalena Marinucci; la sorella Marianna, coniugata con Luigi Tedeschini di Antrodocco, era la mamma del cardinale Federico Tedeschini. Ricevette il sacramento della Cresima il 15 settembre 1822.
Formazione e ministero sacerdotale
Dopo i primi studi sotto la guida del suo parroco don Lopez, ricevette l'abito clericale l'8 novembre 1828, e le insegne degli ordini minori il 29 luglio 1832 dal vescovo di Rieti Gabriele Ferretti, futuro cardinale. A causa di difficoltà economiche, non poté entrare in seminario per gli studi di filosofia e teologia fino al 1835. Ricevette il suddiaconato il 22 settembre 1838 e il diaconato il 30 marzo 1839.
Fu ordinato presbitero il 21 settembre 1839 da Filippo de' Conti Curoli[1], vescovo di Rieti. Senza un incarico specifico esercitò il ministero a Borbona risiedendo presso la famiglia per dieci anni fino al 1850 con l'intento di approfondire gli studi giuridici. Nel 1851 insegnò teologia morale nel seminario di Rieti, quando era rettore padre Paolo De Sanctis, suo futuro biografo. Nel 1852 il vescovo di Rieti Gaetano Carletti[2] lo inviò a Roma dove conseguì il dottorato in utroque iure, sia canonico che civile al "Collegio dei Protonotari Apostolici".
Fu nominato dal vescovo vicario generale e poi canonico del capitolo della cattedrale nel febbraio 1856. Alla morte del suo vescovo il 26 luglio 1867, gli subentrò alla guida della diocesi come vicario capitolare fino al 22 dicembre 1871, quando Egidio Mauri, O.P., futuro cardinale, fu preconizzato vescovo di Rieti. In quel periodo di sede vacante che vide la nascita del Regno d'Italia, si trovò ad affrontare la difficile situazione determinata dalle nuove leggi del 7 luglio 1866 e 15 agosto 1867, che prevedevano la confisca dei beni ecclesiastici e la soppressione degli Ordini e delle Congregazioni religiose. Ampliò e ristrutturò la chiesa di Santa Maria Nuova, conferendole l'aspetto attuale.
Ministero episcopale
Eletto vescovo titolare di Caristo da Leone XIII il 12 agosto 1881, fu consacrato il 14 agosto seguente nella chiesa della Santissima Trinità al Monte Pincio a Roma da Raffaele Monaco La Valletta, Cardinale Vicario di Roma, assistito da Giulio Lenti[3], arcivescovo titolare di Side, Vicegerente di Roma e da Francesco Marinelli, O.E.S.A.[4], vescovo titolare di Porfireone, sacrestano di Sua Santità. L'8 novembre 1882 si trasferì definitivamente a Roma per assumere l'incarico di canonista della Penitenzieria Apostolica. Il 25 aprile 1883 fu nominato consultore della Congregazione della Romana e Universale Inquisizione e assessore il 14 novembre dell'anno seguente. Divenne canonico del capitolo della patriarcale basilica vaticana dal 13 gennaio 1885.
Cardinalato
Fu creato cardinale presbitero da Leone XIII nel concistoro del 11 febbraio 1889 ricevendo il cappello rosso e il titolo dei Santi Bonifacio e Alessio il successivo 27 maggio. Fu prefetto del Congregazione per le Indulgenze e le Sacre Reliquie dal 22 giugno 1890 al 17 luglio 1892.
Morte
A causa del suo cattivo stato di salute fece ritorno a Borbona dove ricevette l'estrema unzione il 17 luglio 1892 giorno della sua morte all'età di 76 anni[5]. Fu esposto nella chiesa parrocchiale di Borbona, dove si svolsero i solenni funerali. Venne sepolto in una semplice tomba nel cimitero municipale. Il 22 agosto seguente, il canonico Luigi Flavoni pronunciò per l'occasione la commemorazione funebre nella cattedrale di Rieti. Il 24 novembre 1935 le sue spoglie furono solennemente traslate nella "chiesa di Santa Maria Nuova", ora Chiesa di Santa Maria Assunta a Borbona".
Opere e pubblicazioni
- (LA) Giuseppe D'Annibale, In Costitutionem Apostolicae Sedis, qua censurae latae sententiae limitantur Commentarii editi iussu illmi et remi p. Aegidii Mauri episcopi Reatini ad usum sacerdotum suae dioecsis, 1873
- (LA) Giuseppe D'Annibale, Summula theologiae moralis ad usum seminarii Reatini - De obligationibus erga Deum su books.google.it, 1874 1º volume[6]
- (LA) Giuseppe D'Annibale, Summula theologiae moralis - De obligationibus quae omnibus hominibus communes sunt, 1875 2º volume
- (LA) Giuseppe D'Annibale, Summula theologiae moralis - De rebus sacris, sanctis, et religiosis, 1876 3º volume
- (LA) Giuseppe D'Annibale, De caritate erga proximum - Tractatus 1º su books.google.it
- (LA) Giuseppe D'Annibale, De iustitia et iure - Tractatus 2º su books.google.it
- (LA) Giuseppe D'Annibale, De legibus - Tractatus 3º su books.google.it
- (LA) Giuseppe D'Annibale, De censura
- (LA) Giuseppe D'Annibale, De restituzione in genere
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Cardinale Enrico Enriquez
- Arcivescovo Manuel Quintano Bonifaz
- Cardinale Buenaventura Córdoba Espinosa de la Cerda
- Cardinale Giuseppe Maria Doria Pamphilj
- Papa Pio VIII
- Papa Pio IX
- Cardinale arcivescovo Raffaele Monaco La Valletta
- Cardinale Giuseppe D'Annibale
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo titolare di Caristo | Successore: | |
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Vincenzo Anivitti | 12 agosto 1881 - 11 febbraio 1889 | Giovanni Jannoni |
Predecessore: | Assessore della Congregazione della Romana e Universale Inquisizione | Successore: | |
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Carlo Laurenzi | 14 novembre 1884 - 11 febbraio 1889 | Francesco Segna |
Predecessore: | Cardinale presbitero dei Santi Bonifacio e Alessio | Successore: | |
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Johannes Baptiste Franzelin, S.J. | 27 maggio 1889 - 17 luglio 1892 | Angelo Di Pietro |
Predecessore: | Prefetto della Congregazione per le Indulgenze e le Sacre Reliquie | Successore: | |
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Carlo Cristofori | 22 giugno 1890 - 17 luglio 1892 | Luigi Sepiacci, O.E.S.A. |
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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- Vescovi di Caristo
- Assessori della Congregazione del Sant'Uffizio
- Cardinali presbiteri dei Santi Bonifacio e Alessio
- Prefetti della Congregazione per le indulgenze e le sacre reliquie
- Presbiteri ordinati nel 1839
- Presbiteri italiani del XIX secolo
- Italiani del XIX secolo
- Presbiteri del XIX secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1881
- Vescovi italiani del XIX secolo
- Vescovi del XIX secolo
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