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Federico Tedeschini (Rieti, 12 ottobre 1873; † Roma, 2 novembre 1959) è stato un arcivescovo, cardinale e diplomatico italiano.
Biografia
Nacque il 12 ottobre 1873 a Rieti, figlio di Patrizio Tedeschini e Rosa Serani. Nipote del cardinale Giuseppe D'Annibale da parte di madre, era conterraneo del cardinale Nicola Canali, di un anno più giovane.
Formazione e ministero sacerdotale
Entrato a 11 anni nel seminario diocesano di Rieti, si trasferì in seguito al Pontificio Seminario Romano e al Seminario Pio a Roma, dove completò gli studi presso le università pontificie laureandosi in filosofia, teologia e diritto utroque iure. Frequentò poi, con ottimi risultati, l'Istituto di alta letteratura, fondato da Leone XIII presso la Pontificia Università Lateranense.
Fu ordinato presbitero il 15 luglio 1896 nella cattedrale di Rieti dal vescovo di Montefiascone Domenico Rinaldi(ch). Divenuto nel 1898 insegnante del Seminario di Rieti e canonico teologo del capitolo della cattedrale, nel 1901 si trasferì a Roma per approfondire gli studi all'Apollinare.
Fu assunto come minutante della Segreteria di Stato, al fianco dell'allora sostituto per gli affari Generali della Segreteria di Stato Giacomo Della Chiesa. Nominato da Pio X Prelato domestico di Sua Santità il 18 marzo 1908, divenne Cancelliere dei Brevi Apostolici dal 20 ottobre 1908; si occupò della stesura del nuovo ordinamento che risulta essere quello attualmente in uso. Quando Della Chiesa divenne Papa col nome di Benedetto XV e Ferrata Cardinale Segretario di Stato, Tedeschini fu promosso sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato e Segretario della Cifra il 24 settembre 1914[1]. Si adoperò nella preparazione di una bozza di accordo in vista di una sospirata Conciliazione fra Stato e Chiesa.
Ministero episcopale e attività diplomatica
Nominato Nunzio apostolico in Spagna il 31 marzo 1921, fu eletto da Benedetto XV arcivescovo titolare di Lepanto il 30 aprile seguente. La consacrazione avvenne il 5 maggio nella Cappella Sistina in Vaticano da parte del Papa stesso, assistito da Giovanni Battista Nasalli Rocca di Corneliano, arcivescovo titolare di Tebe, Elemosiniere di Sua Santità e da Agostino Zampini(ch), O.S.A, vescovo titolare di Porfireone, sacrestano di Sua Santità. Il suo motto episcopale era "Omnia et in omnibus Christus".
In tale veste nel 1929, con speciale mandato della Santa Sede, compì la visita apostolica nella Catalogna e fu il fondatore dell'Azione Cattolica spagnola. La sua opera instancabile per il bene delle anime e della nazione ebbe pubblica riconoscenza quando il governo repubblicano lo insignì della Gran Croce di Isabella la cattolica.
Cardinalato
Creato cardinale da Pio XI riservato in pectore nel concistoro del 13 marzo 1933, fu reso pubblico nel concistoro del 16 dicembre 1935; ricevette il cappello rosso e il titolo di cardinale presbitero di Santa Maria della Vittoria il 18 giugno successivo. Fu nominato Datario della Dataria apostolica il 25 febbraio 1938 conservando la carica fino alla morte.
Partecipò al conclave del 1939 che elesse Papa Pio XII che lo nominò Arciprete della Basilica di San Pietro il 14 marzo 1939. Fu Camerlengo del Collegio Cardinalizio dal 18 febbraio 1947 al 1948. Optò per l'ordine dei cardinali vescovi e la Sede suburbicaria di Frascati il 28 aprile 1951. Fu Cardinale legato alle celebrazioni in onore della Madonna di Fatima in Portogallo il 24 settembre 1951, al 35º Congresso Eucaristico Internazionale di Barcellona in Spagna il 10 maggio 1952 e al Congresso Eucaristico-Mariologico Nazionale svoltosi a Lima in Perù l'8 novembre 1954. Partecipò al conclave del 1958, che elesse Papa Giovanni XXIII.
Morte
Il 2 novembre 1959, alle 4:30 del mattino, nel "palazzo della Dataria Apostolica" a Roma, morì per un tumore intestinale, per il quale era stato operato poco tempo prima. Fu sepolto nelle Grotte vaticane della Basilica di San Pietro.
Onorificenze
Onorificenze italiane
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Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana
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«Cardinale» — 12 gennaio 1953[2]
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Onorificenze straniere
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Gran Croce al Merito dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale Tedesca (Repubblica Federale Tedesca)
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— 1958
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Collare dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna)
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— 1935
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Collare dell'Ordine di Carlo III (Spagna)
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— 1946
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Genealogia episcopale
Successione degli incarichi
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Note |
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Bibliografia |
Ileana Tozzi, curatrice - Monsignor Federico Tedeschi, il cardinale, la sua città (1873-1959): atti del Convegno di Studi, Antrodoco, 19 luglio 2003: Comune di Antrodoco, 2004;
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Collegamenti esterni |
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