José de Jesús Pimiento Rodríguez
José de Jesús Pimiento Rodríguez Cardinale | |
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Vivere Christus est | |
Età alla morte | 100 anni |
Nascita | Zapatoca 18 febbraio 1919 |
Morte | Floridablanca 3 settembre 2019 |
Sepoltura | Cattedrale de la Sagrada Familia di Bucaramanga |
Appartenenza | Diocesi di Socorro y San Gil |
Ordinazione presbiterale | 14 dicembre 1941 da arciv. Ismael Perdomo Borrero |
Nominato vescovo | 14 giugno 1955 da papa Pio XII |
Consacrazione vescovile | Cattedrale di Bogotá, 28 agosto 1955 dal card. arciv. Crisanto Luque Sánchez |
Elevazione ad Arcivescovo | 22 maggio 1975 da papa Paolo VI |
Creato Cardinale |
14 febbraio 2015 da Francesco (vedi) |
Cardinale per | 4 anni, 6 mesi e 17 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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José de Jesús Pimiento Rodríguez (Zapatoca, 18 febbraio 1919; † Floridablanca, 3 settembre 2019) è stato un cardinale e arcivescovo colombiano.
Cenni biografici
Il Cardinale Pimiento Rodríguez, figlio di Agustín Pimiento e di Salomé Rodríguez, è nato a Zapatoca, nella Diocesi di Socorro y San Gil: il suo nome di battesimo è José de Jesús Horacio. Ha ricevuto una solida educazione cristiana e, nonostante le ristrettezze economiche familiari, è riuscito a realizzare il desiderio di diventare sacerdote.
Formazione e ministero sacerdotale
Ha compiuto gli studi ecclesiastici nei seminari di San Gil e in quello maggiore di Bogotá, ed è stato ordinato presbitero il 14 dicembre 1941 per la sua diocesi di origine, Diocesi di Socorro y San Gil, dall'arcivescovo di Bogotá, Ismael Perdomo Borrero(ch), del quale è in corso la causa di beatificazione.
Trascorsi i primi anni di servizio ministeriale come vicario coadiutore nelle parrocchie di Mogotes e nella cattedrale di San Gil e Vélez, ha ricoperto successivamente gli incarichi di vicario sostituto a Zapatoca, quindi di prefetto e professore del seminario, cappellano dell'ospedale di San Gil e coordinatore di Azione sociale e Azione cattolica nella curia diocesana.
Ministero episcopale
Il 14 giugno 1955 è stato nominato da Pio XII vescovo titolare di Apollonide e, al contempo, ausiliare di Pasto. Ha ricevuto l'ordinazione episcopale nella cattedrale di Bogotá il 28 agosto successivo dal cardinale Crisanto Luque Sánchez, arcivescovo di Bogotà, assistito da Emilio Botero González(ch), vescovo di Diocesi di Pasto e da Pedro José Rivera Mejía(ch), vescovo di Socorro y San Gil. Il suo motto era Vivere Christus est.
Quattro anni dopo, il 30 dicembre 1959, Giovanni XXIII lo ha trasferito alla diocesi residenziale di Monteria, dove è rimasto fino al 29 febbraio 1964, quando è stato trasferito a Diocesi di Garzón-Neiva (Huila). Il 24 luglio 1972 la diocesi ha ceduto una parte del suo territorio per l'erezione della diocesi di Neiva e monsignor Pimiento assunse il titolo di vescovo di Garzón.
Dopo aver partecipato alle quattro sessioni del Concilio Vaticano II (1962-1965), è stato delegato alle Conferenze Generali dell'Episcopato Latinoamericano (C.E.L.A.M.) tenutesi a Medellín nel 1968, a Puebla de los Ángeles, in Messico, nel 1979 e a Santo Domingo nel 1992.
Nel luglio 1972 è stato eletto presidente della Conferenza Episcopale colombiana, incarico mantenuto per due mandati fino al 1978. In precedenza era stato presidente della Commissione della fede e morale e poi presidente del comitato per i confini delle diocesi. In quel periodo ha partecipato anche a varie assemblee del Sinodo dei vescovi. Tra il 1972 e il 1973 è stato inoltre consigliere del nunzio apostolico in Colombia per il dialogo previo con i rappresentanti del Governo per la revisione del concordato.
Il 22 maggio 1975 Paolo VI lo ha promosso alla sede arcivescovile di Manizales, che ha guidato per 21 anni, durante i quali ha dato grande impulso all'applicazione dei decreti del Vaticano II, curando in particolare la pastorale familiare, giovanile e sociale, senza dimenticare il mondo dell'istruzione e quello accademico. Ha promosso il rinnovamento conciliare a livello parrocchiale e all'interno dell'organizzazione del seminario maggiore arcidiocesano, ristrutturando inoltre il fondo di assistenza sociale del clero. Particolare attenzione ha rivolto proprio all'aggiornamento e alla formazione dei sacerdoti e alla cura delle vocazioni.
A caratterizzare il suo episcopato anche la realizzazione di varie opere sociali, sia a livello locale sia a livello nazionale: tra queste, il Centro per la Evangelizzazione e Catechesi dell'arcidiocesi di Manizales (C.E.C.A.M.), la casa della gioventù, la Casa di Orientamento dei Giovani. Si è impegnato poi nell'opera di restauro delle torri campanarie della cattedrale danneggiate dal sisma del 1979, anno in cui ha promosso la ristrutturazione del seminario minore, divenuto poi seminario maggiore arcidiocesano. Significativo l'aiuto prestato alle popolazioni colpite dall'eruzione del vulcano Nevado del Ruiz nel 1985, per le quali ha offerto un centinaio di alloggi nel comune di Chinchiná, nelle località di Papayal, Los Cuervos e La Guayana de Villamaría e nelle zone rurali di La Paz ed Encanto.
Nel 1995, compiuti 75 anni, ha presentato le dimissioni da arcivescovo di Manizales, che Giovanni Paolo II ha accettato il 15 ottobre dell'anno successivo. Si è ritirato come missionario a Urabá, nella parrocchia di Turbo, per svolgere servizio pastorale nella diocesi di Apartadó, dove lui stesso, da arcivescovo di Manizales, aveva promosso un'esperienza missionaria fraterna. Nel 2005 ha celebrato il giubileo d'oro episcopale. Per ventuno mesi, da novembre 2001 a giugno 2003, è stato anche amministratore apostolico di Socorro y San Gil, sua diocesi natale.
Cardinalato
Da Papa Francesco è stato creato e pubblicato cardinale nel Concistoro del 14 febbraio 2015, del titolo di San Giovanni Crisostomo a Monte Sacro Alto. A causa dell'età avanzata (96 anni), non è andato a Roma per il Concistoro, ma ha ricevuto la porpora il 28 febbraio 2015 nella Cattedrale primaziale di Bogotá, nel corso di una cerimonia presieduta dal Nunzio Apostolico Mons. Ettore Balestrero. È stato il cardinale Rubén Salazar Gómez, arcivescovo di Bogotá, a imporgli la berretta e a consegnargli l'anello cardinalizio.
Avendo raggiunto l'età di ottant'anni quando è diventato cardinale, non può prendere parte al conclave Il 7 settembre 2017 ha partecipato alla Messa celebrata da Papa Francesco nel Parco Simón Bolívar di Bogotà, in occasione del suo pellegrinaggio in Colombia.
Morte
È morto il 3 settembre 2019 nella Casa San José, una casa di riposo di Floridablanca, vicino Bucaramanga. Dopo avere appreso la notizia della sua morte, Papa Francesco ha mandato a Gonzalo Restrepo Restrepo, arcivescovo di Manizales, un telegramma di condoglianze.
La camera ardente è stata posta nella Cattedrale de la Sagrada Familia, di Bucaramanga, dove si sono tenute le esequie mercoledì 4 settembre 2019, officiate da Luis Mariano Montemayor, Nunzio apostolico in Colombia. È stato sepolto nella stessa cattedrale, come da volontà del cardinale.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna juniore
- Cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil, B.
- Cardinale Giulio Maria della Somaglia
- Cardinale Carlo Odescalchi, S.J.
- Vescovo Eugène de Mazenod, O.M.I.
- Cardinale Joseph Hippolyte Guibert, O.M.I.
- Cardinale François-Marie-Benjamin Richard de la Vergne
- Cardinale Pietro Gasparri
- Cardinale Paolo Giobbe
- Cardinale Crisanto Luque Sánchez
- Cardinale José de Jesús Pimiento Rodríguez
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo titolare di Apollonide | Successore: | |
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- | 14 giugno 1955-30 dicembre 1959 | Joseph-Marie-Goerges-Michel Goupy |
Predecessore: | Vescovo di Montería | Successore: | |
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Rubén Isaza Restrepo | 30 dicembre 1959-29 febbraio 1964 | Miguel Antonio Medina y Medina |
Predecessore: | Vescovo di Garzón-Neiva | Successore: | |
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Gerardo Martínez Madrigal | 29 febbraio 1964-24 luglio 1972 | - |
Predecessore: | Vescovo di Garzón | Successore: | |
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- | 24 luglio 1972-22 maggio 1975 | Octavio Betancourt Arango |
Predecessore: | Presidente della Conferenza Episcopale della Colombia | Successore: | |
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Aníbal Muñoz Duque | 1972 - 1978 | Mario Revollo Bravo |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Manizales | Successore: | |
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Arturo Duque Villegas | 22 maggio 1975-15 ottobre 1996 | Fabio Betancur Tirado |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Giovanni Crisostomo a Monte Sacro Alto | Successore: | |
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Bernard Agré | 14 febbraio 2015-3 settembre 2019 | Jean-Claude Hollerich, S.J. |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
|
- Vescovi di Apollonide
- Vescovi di Pasto
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