Luigi Maria Torrigiani

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Luigi Maria Torrigiani
Cardinale
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battezzato
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 79 anni
Nascita Firenze
18 ottobre 1697
Morte Roma
6 gennaio 1777
Sepoltura Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini (Roma), nella cappella di san Filippo Neri.
Conversione
Appartenenza
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Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono ordini minori il 1º giugno 1754 e il suddiaconato il 2 giugno dello stesso anno
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(vedi)
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26 novembre 1753 da Benedetto XIV (vedi)
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Dimissioni dal cardinalato [[{{{aPdim}}}]]
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Cardinale per 23 anni, 1 mese e 10 giorni
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Invito all'ascolto
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Luigi Maria Torrigiani o Torriggiani o Torregiani (Firenze, 18 ottobre 1697; † Roma, 6 gennaio 1777) è stato un cardinale italiano.

Cenni biografici

Nacque il 18 ottobre 1697 a Firenze, nella famiglia patrizia dei baroni di Decimo Fiorentino. Era figlio del marchese Giovanni Francesco Torrigiani e della baronessa Teresa del Nero. Quando i suoi fratelli maggiori morirono senza lasciare eredi divenne marchese e ultimo della stirpe.

Formazione e carriera ecclesiastica

Sin dalla giovinezza maturò un carattere arrogante e non docile all'educazione impartita in casa, per cui i genitori, quando ebbe dodici anni, decisero di mandarlo a Roma per studiare al Collegio Romano, sotto la disciplina dei gesuiti, per formarne l'indole. Lì si applicò seriamente ai suoi studi e decise di entrare nello stato ecclesiastico. Nel 1716 entrò nella Pontificia Accademia Ecclesiastica.

Entrò presso la curia romana il 4 settembre 1721 come referendario della Segnatura. Fu governatore di Rieti dal 23 settembre 1721 fino all'ottobre 1722, in seguito a Città di Castello fino a marzo 1728. Rientrò a Roma e divenne votante del Tribunale della Segnatura Apostolica e relatore della Sacra Congregazione della Consulta. Fu prelato domestico di papa Clemente XII, il quale nel 1734 lo inviò a Perugia come commissario generale per le provviste delle truppe spagnole che stavano attraversando lo stato pontificio. Nel 1736 fu nominato revisore dei conti delle legazioni di Ravenna e Ferrara. Ritornò a Roma nel 1737 e fu nominato segretario della Congregazione dell'immunità ecclesiastica. Nel 1743 passò al segretariato della Sacra Congregazione della Consulta.

Cardinalato

Benedetto XIV[1] lo creò cardinale nel Concistoro del 26 novembre 1753. Tre giorni dopo ricevette la berretta rossa e il 10 dicembre la diaconia dei Santi Cosma e Damiano, che l'anno seguente mutò in quello dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia. Fu ascritto a tutte le principali congregazioni cardinalizie e divenne abate commendatario di molte abbazie.

Ricevette gli ordini minori il 1º giugno 1754 e il giorno seguente il suddiaconato. Nel 1756 per un breve periodo fu pro-camerlengo di Santa Romana Chiesa. Partecipò al conclave del 1758 che elesse papa Clemente XIII, che lo volle suo Segretario di Stato, carica che ricoprì per poco più di dieci anni in sostituzione del compianto cardinale Alberico Archinto. Questo avvenne contro l'opinione della maggioranza del Collegio Cardinalizio, che lo riteneva non idoneo a trattare con le corti straniere perché non era mai stato fuori Roma e aveva un carattere intransigente, impetuoso e autoritario. Di fatto durante il suo mandato suscitò molte controversie con diversi principi cristiani.

Dal maggio 1761 fu cardinale protettore della Congregazione di Monte Oliveto e della Congregazione di Monte Vergine. Dal febbraio 1763 lo divenne anche dell'Ordine dei Frati Minori e del Terzo Ordine Regolare di San Francesco. Nel 1765 mutò titolo in quello di sant'Agata alla Suburra. Con l'elezione di Clemente XIV nel conclave del 1769, a cui il Torriggiani prese parte, terminò il suo mandato alla guida dello Stato pontificio, dato che il nuovo pontefice lo sostituì con il cardinale Lazzaro Opizio Pallavicini.

Prese pure parte al successivo conclave del 1774-1775, che elesse Pio VI. Questi lo volle segretario della congregazione della Romana e Universale Inquisizione, carica che ricoprì sino alla morte. È anche ricordato, oltre che per il suo carattere impetuoso e dispotico, come ebbe a definirlo l'ambasciatore francese a Roma Etienne-François Choiseul[2], per la sua generosità con i poveri e i bisognosi.

Morì a Roma il 6 gennaio 1777. I funerali si tennero nella chiesa romana di san Giovanni dei Fiorentini, dove riposa nella cappella di san Filippo Neri.

Successione degli incarichi

Predecessore: Governatore di Rieti Successore: Emblem Holy See.svg
Carlo Rezzonico 23 settembre 1721-17 ottobre 1722 Nicola Perrelli I
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Carlo Rezzonico {{{data}}} Nicola Perrelli
Predecessore: Governatore di Città di Castello Successore: Emblem Holy See.svg
Filippo Buondelmonte [3], O.S.Io.Hieros. 17 agosto 1722-10 luglio 1728 Filippo Acciaioli I
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Filippo Buondelmonte [3], O.S.Io.Hieros. {{{data}}} Filippo Acciaioli
Predecessore: Segretario della Congregazione dell'Immunità Ecclesiastica Successore: Emblem Holy See.svg
Giuseppe Maria Feroni 1º aprile 1737-9 settembre 1743 Giovanni Francesco Albani
(pro-segretario)
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Giuseppe Maria Feroni {{{data}}} Giovanni Francesco Albani
(pro-segretario)
Predecessore: Segretario della Congregazione della Consulta Successore: Emblem Holy See.svg
Girolamo de Bardi 9 settembre 1743-26 novembre 1753 Baldassarre Cenci iuniore I
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Girolamo de Bardi {{{data}}} Baldassarre Cenci iuniore
Predecessore: Cardinale diacono dei Santi Cosma e Damiano Successore: CardinalCoA PioM.svg
Carlo Vittorio Amedeo delle Lanze 10 dicembre 1753-22 aprile 1754 Girolamo Colonna di Sciarra I
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Carlo Vittorio Amedeo delle Lanze {{{data}}} Girolamo Colonna di Sciarra
Predecessore: Cardinale diacono dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia Successore: CardinalCoA PioM.svg
Giuseppe Livizzani Mulazzani 22 aprile 1754-22 aprile 1765 Andrea Negroni I
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Giuseppe Livizzani Mulazzani {{{data}}} Andrea Negroni
Predecessore: Pro-Camerlengo di Santa Romana Chiesa Successore: Sede vacante.svg
Silvio Valenti Gonzaga
(camerlengo)
1º giugno - 20 settembre 1756 Girolamo Colonna di Sciarra
(camerlengo)
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Silvio Valenti Gonzaga
(camerlengo)
{{{data}}} Girolamo Colonna di Sciarra
(camerlengo)
Predecessore: Cardinale Segretario di Stato di Sua Santità Successore: Emblem Holy See.svg
Alberico Archinto 8 ottobre 1758-2 febbraio 1769 Lazzaro Opizio Pallavicini I
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Alberico Archinto {{{data}}} Lazzaro Opizio Pallavicini
Predecessore: Prefetto della Congregazione della Consulta Successore: Emblem Holy See.svg
Alberico Archinto 8 ottobre 1758-2 febbraio 1769 Lazzaro Opizio Pallavicini I
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con
Alberico Archinto {{{data}}} Lazzaro Opizio Pallavicini
Predecessore: Prefetto della Congregazione di Avignone Successore: Emblem Holy See.svg
Alberico Archinto 8 ottobre 1758-2 febbraio 1769 Lazzaro Opizio Pallavicini I
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Alberico Archinto {{{data}}} Lazzaro Opizio Pallavicini
Predecessore: Prefetto della Congregazione Lauretana Successore: Emblem Holy See.svg
Alberico Archinto 8 ottobre 1758-19 settembre 1761 Lazzaro Opizio Pallavicini I
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con
Alberico Archinto {{{data}}} Lazzaro Opizio Pallavicini
Predecessore: Prefetto della Congregazione Fermana Successore: Emblem Holy See.svg
Alberico Archinto 8 ottobre 1758-19 settembre 1761 - I
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Alberico Archinto {{{data}}} -
Predecessore: Cardinale diacono di Sant'Agata alla Suburra Successore: CardinalCoA PioM.svg
Prospero Colonna di Sciarra 22 aprile 1765-6 gennaio 1777 Domenico Orsini d'Aragona I
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Prospero Colonna di Sciarra {{{data}}} Domenico Orsini d'Aragona
Predecessore: Segretario della Congregazione della Romana e Universale Inquisizione Successore: Emblem Holy See.svg
Giovanni Francesco Stoppani 22 febbraio 1775-6 gennaio 1777 Carlo Rezzonico iuniore I
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Giovanni Francesco Stoppani {{{data}}} Carlo Rezzonico iuniore
Note
  1. Secondo la relazione dell'ambasciatore francese a Roma, Etienne-François Choiseul, tenuta per il conclave del 1758 il papa non apprezzava il Torriggiani e lo elevò al cardinalato con riluttanza e solo per compiacere al segretario di stato Silvio Valenti GonzagaChoiseul a' Rome, 1754-1757: lettres et mémoires inédits 1868, op. cit., 244.
  2. Choiseul a' Rome, 1754-1757: lettres et mémoires inédits 1868, op. cit., 244.
  3. Memorie ecclesiastiche e civili di Città di Castello 1844, op. cit., 227
Bibliografia