Luigi Frezza
Luigi Frezza Cardinale | |
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Età alla morte | 54 anni |
Nascita | Civita Lavinia 23 maggio 1783 |
Morte | Roma 14 ottobre 1837 |
Sepoltura | Chiesa di Sant'Onofrio al Gianicolo (Roma) |
Ordinazione presbiterale | 11 giugno 1808 |
Nominato vescovo | 2 ottobre 1826 da papa Leone XII |
Consacrazione vescovile | 19 novembre 1826 dal card. Pietro Francesco Galleffi |
Elevazione ad Arcivescovo | 15 dicembre 1828 da papa Leone XII |
Creato Cardinale in pectore |
23 giugno 1834 da Gregorio XVI (vedi) |
Pubblicato Cardinale |
11 luglio 1836 da Gregorio XVI (vedi) |
Cardinale per | 1 anno, 3 mesi e 3 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Luigi Frezza (Civita Lavinia, 23 maggio 1783; † Roma, 14 ottobre 1837) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.
Cenni biografici
Luigi nacque a Civita Lavinia, l'odierna Lanuvio, diocesi di Albano, da Giovanni Felice, di famiglia agiata, e dalla moglie Caterina nata Auconi.
Nel febbraio del 1798, dopo l'occupazione delle truppe francesi e un episodio di sanfedismo, Civita Lavinia fu costretta a darsi istituzioni repubblicane e il padre di Luigi fu tra quei magistrati che tentarono di risparmiare gravi conseguenze alla comunità senza però riuscire a scongiurare l'imposizione di una forte taglia.
Formazione e carriera ecclesiastica
Frezza studiò nell'Archiginnasio di Roma e poi all'università Gregoriana, dove si laureò in utroque iure segnalandosi per la profondità della sua preparazione. Nel 1808, seguendo la sua vocazione religiosa, venne ordinato sacerdote, e gli fu affidata la guida del Collegio Romano in sostituzione del cardinale Bartolomeo Pacca.
Il 27 settembre 1817 Papa Pio VII lo nominò consultore di Propaganda Fide. Con papa Leone XII si ebbe una decisa accelerazione alla sua carriera: dapprima questi lo nominò cameriere segreto partecipante, poi lo inserì nel Collegio teologico dell'università romana e quindi gli affidò l'incarico di consultore delle congregazioni dell'Indice e degli Affari ecclesiastici straordinari il 17 giugno 1826.
Frezza aumentò la sua autorità all'interno della Curia, dove lo si considerava vicino al gruppo dei cardinali "zelanti" per la sua netta chiusura a tutte le istituzioni politiche moderne e per l'avversione con cui considerava ogni ipotesi di riforma.
Episcopato
Nel 1826 fu nominato vescovo della diocesi di Sezze, Terracina e Priverno. Fu consacrato vescovo il 2 ottobre nella Chiesa di San Silvestro al Quirinale dal Cardinal Pietro Francesco Galleffi, assistito dai monsignori Pietro Caprano, allora segretario di Propaganda Fide e da Giovanni Soglia Ceroni, allora vescovo titolare di Efeso. La permanenza a Terracina durò due anni e non lasciò altri segni all'infuori di un tentativo di ridare vigore al seminario di Sezze migliorando la qualità dell'insegnamento. Leone XII accolse la sua richiesta di rinunzia per motivi di salute nel concistoro del 15 dicembre 1828 elevandolo ad arcivescovo in partibus infidelium della sede titolare di Calcedonia e richiamandolo a Roma, dove il 9 ottobre fu nominato segretario del tribunale del Vicario e nel dicembre seguente assunse anche il segretariato della congregazione per gli affari ecclesiastici straordinari.
La congregazione voluta da Pio VII nel 1814 si era attenuta per molti anni alle funzioni che le erano state attribuite in origine e aveva esercitato agli inizi della Restaurazione. Nell'interpretazione attivistica che ne diede il Frezza, negli otto anni che resse il segretariato, la congregazione dilatò le proprie competenze fino a configurarsi come una specie di supergoverno della Chiesa. Tutto ciò si verificò non tanto durante il breve pontificato di Pio VIII, ma nei primi sei anni del pontificato di Gregorio XVI e in coincidenza con la strategia antiliberale che questo papa non aveva esitato a lanciare appena salito sul trono.
Il segretario tenne fede alla sua fama di uomo rigido quando non del tutto incapace di duttilità. Più di una volta però commise l'errore di personalizzare i problemi ponendosi in urto con i nunzi Francesco Tiberi Contigliano e Filippo de Angelis che rappresentavano il papa rispettivamente in Spagna e in Svizzera, al punto da creare parecchi imbarazzi al segretario di Stato Tommaso Bernetti.
Cardinalato
Creato cardinale in pectore nel concistoro del 23 giugno 1834, fu pubblicato l'11 luglio 1836. Con il conferimento della porpora cessavano le sue funzioni di segretario degli Affari ecclesiastici straordinari ma restava, e anzi risultava accresciuta, la partecipazione alla vita della Curia come membro di altre congregazioni, quali la Concistoriale e quella dell'Indice. Nel 1835, con la procedura prevista per i "soggetti di straordinaria reputazione" fu cooptato ai vertici dell'Accademia di religione cattolica.
Morte
Lo aspettava probabilmente una carriera in posizioni di maggiore autorevolezza quando, improvvisamente, sopraggiunse la morte, avvenuta a Roma il 14 ottobre 1837 forse per il colera che in quei giorni mieteva vittime in tutta la città. La salma fu tumulata nella Chiesa di Sant'Onofrio al Gianicolo del suo ordine.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Bernardino Giraud
- Cardinale Alessandro Mattei
- Cardinale Pietro Francesco Galleffi
- Cardinale Luigi Frezza
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Terracina, Sezze e Priverno | Successore: | |
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Carlo Cavalieri Manassi (Ch) | 2 ottobre 1826 - 15 dicembre 1828 | Bernardino Panzacchi, O.F.M. (Ch) |
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Calcedonia | Successore: | |
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Carlo Zen | 15 dicembre 1828 - 11 luglio 1836 | Pierre-Dominique-Marcellin Bonamie, SS.CC. |
Predecessore: | Segretario della Congregazione per gli Affari Ecclesiastici Straordinari | Successore: | |
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Castruccio Castracane degli Antelminelli | 15 dicembre 1828 - 11 luglio 1836 | Francesco Capaccini |
Predecessore: | Segretario della Congregazione Concistoriale | Successore: | |
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Paolo Polidori | 1º ottobre 1831 - 11 luglio 1836 | ? |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Sant'Onofrio | Successore: | |
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Giovanni Battista Zauli | 11 luglio 1836 - 14 ottobre 1837 | Giuseppe Gasparo Mezzofanti |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
- Cardinali in pectore
- Cardinali creati in pectore da Gregorio XVI
- Vescovi di Terracina, Sezze e Priverno
- Vescovi di Calcedonia
- Segretari della Congregazione per gli Affari Ecclesiastici Straordinari
- Segretari della Congregazione Concistoriale
- Cardinali presbiteri di Sant'Onofrio
- Presbiteri ordinati nel 1808
- Presbiteri italiani del XIX secolo
- Italiani del XIX secolo
- Presbiteri del XIX secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1826
- Vescovi italiani del XIX secolo
- Vescovi del XIX secolo
- Vescovi per nome
- Vescovi consacrati da Pietro Francesco Galleffi
- Italiani
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- Concistoro 11 luglio 1836
- Concistoro 23 giugno 1834
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