Paolo Polidori

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Paolo Polidori
Cardinale
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 69 anni
Nascita Jesi
4 gennaio 1778
Morte Agnano
23 aprile 1847
Sepoltura Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola in Campo Marzio (Roma)
Conversione
Appartenenza diocesi di Jesi
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Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale 1800
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Nominato arcivescovo 22 gennaio 1844 da papa Gregorio XVI
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Consacrazione vescovile Basilica di San Pietro (Roma), 11 febbraio 1844 da Gregorio XVI
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23 giugno 1834 da Gregorio XVI (vedi)
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Invito all'ascolto
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Paolo Polidori (Jesi, 4 gennaio 1778; † Agnano, 23 aprile 1847) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.

Cenni biografici

Nacque a Jesi, in una ricca famiglia borghese. Era figlio di Giuseppe (1730-1783), medico, originario di Cagli e della moglie Camilla Vici (1737-1803), figlia dell'architetto Arcangelo Vici. Tra i suoi fratelli c'erano Luigi Eustachio, canonico a Milano e bibliotecario all'Ambrosiana e Arcangelo (Ch), vescovo di Foligno (1834-1843). Il padre morì quando Paolo aveva cinque anni.

Formazione e attività prelatizia

Dopo gli studi accademici presso l'Università di Perugia, nel 1797 raggiunse Roma ed entrò in prelatura. Fu ordinato sacerdote nel 1800 e dal 1803 al 1806 fu vicario generale a Viterbo. Fu poi assistente di studio del cardinale Leonardo Antonelli, gran penitenziario e prefetto della Segnatura Apostolica. Quando i francesi occuparono Roma fu arrestato e deportato a Milano; liberato, cercò rifugio a Loreto fino alla seconda restaurazione nel 1814.

Divenne amministratore per il cardinale Alessandro Mattei delle sede suburbicaria di Velletri. Fu segretariato per i brevi ai principi e per le lettere latine. Nel 1823 assunse il segretariato della Congregazione Concistoriale e del Collegio Cardinalizio. Fu segretario nel conclave del 1829 e del conclave del 1830-1831 e Pro-segretario di Stato per un breve periodo nel febbraio del 1831. Nel 1833 fu ascritto come prelato della Congregazione di Loreto.

Cardinalato

Fu creato cardinale da papa Gregorio XVI nel concistoro del 23 giugno 1834. Tre giorni dopo ricevette il cappello rosso e il 1º agosto seguente il titolo presbiterale di sant'Eusebio. Fu ascritto a importanti congregazioni della Curia Romana e di alcune congregazioni particolari come la Congregazione per il ristabilimento dell'Ordine Benedettino in Francia, istituita il 9 luglio 1837 e la Congregazione per la Cina del 17 novembre 1840. Nel 1834 fu nominato prefetto della C.S.C. Della Disciplina Religiosa e nel 1840 pro-prefetto della C.S.C. Del Concilio tridentino, per divenirne prefetto nel 1841, carica che ricoprì sino alla morte. Il titolo di sant'Eusebio fu soppresso con la bolla apostolica di papa Gregorio XVI dell'8 giugno 1839 e trasferito nella chiesa dei santi Andrea e Gregorio al Monte Celio e assegnato al cardinale Ambrogio Bianchi, O.S.B.Cam.. Ma fu solo il 12 luglio 1841 che il cardinale Polidori optò per il titolo di santa Prassede. Fu anche dal 1842 e, sino alla morte, abate commendatario dell'Abbazia territoriale di Subiaco.

Episcopato

Papa Gregorio XVI lo elesse arcivescovo titolare di Tarso l' 11 febbraio di quell'anno, presso la basilica patriarcale vaticana. Fu consacrato dallo stesso pontefice, coadiuvato dal cardinale Costantino Patrizi Naro, vicario generale di Sua Santità per la Città di Roma e dal cardinale Gabriele Ferretti, prefetto della C.S. Delle Indulgenze e delle Reliquie. Partecipò al conclave del 1846, che elesse papa il cardinale Giovanni Maria Mastai Ferretti, vescovo di Imola, che assunse il nome di Pio IX.

Morte

Morì a Roma il 23 aprile 1847, dopo una lunga malattia. La salma fu esposta e sepolta, secondo la sua volontà, nella chiesa romana di Sant'Ignazio di Loyola in Campo Marzio; papa Pio IX partecipò ai suoi funerali.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successone degli incarichi

Predecessore: Segretario della Congregazione Concistoriale Successore: Emblem Holy See.svg
Raffaele Mazio 28 dicembre 1824-1º ottobre 1831 Luigi Frezza I
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Raffaele Mazio {{{data}}} Luigi Frezza
Predecessore: Segretario del Collegio Cardinalizio Successore: Emblem Holy See.svg
Raffaele Mazio 28 dicembre 1824-1º ottobre 1831 Luigi Frezza I
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Raffaele Mazio {{{data}}} Luigi Frezza
Predecessore: Segretario della Congregazione dell'Esame dei Vescovi Successore: Emblem Holy See.svg
Pietro Caprano 20 aprile 1829-23 giugno 1834 Giuseppe Maria Vespignani I
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Pietro Caprano {{{data}}} Giuseppe Maria Vespignani
Predecessore: Segretario della Cifra Successore: Emblem Holy See.svg
Carlo Federici 11 febbraio - 1º ottobre 1831 Francesco Capaccini I
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Carlo Federici {{{data}}} Francesco Capaccini
Predecessore: Cardinale presbitero di Sant'Eusebio Successore: CardinalCoA PioM.svg
Giuseppe Firrao 1º agosto 1834-12 luglio 1841 titolo soppresso I
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Giuseppe Firrao {{{data}}} titolo soppresso
Predecessore: Prefetto della Congregazione della Disciplina Regolare Successore: Emblem Holy See.svg
Luigi Lambruschini, B. 21 novembre 1834-27 luglio 1840 Ambrogio Bianchi, O.S.B.Cam. I
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Luigi Lambruschini, B. {{{data}}} Ambrogio Bianchi, O.S.B.Cam.
Predecessore: Pro-prefetto della Congregazione del Concilio Successore: Emblem Holy See.svg
Vincenzo Macchi
(prefetto)
27 luglio 1840-15 settembre 1841 sé stesso come prefetto I
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Vincenzo Macchi
(prefetto)
{{{data}}} sé stesso come prefetto
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Prassede Successore: CardinalCoA PioM.svg
Antonio Domenico Gamberini 12 luglio 1841-23 aprile 1847 Luigi Vannicelli Casoni I
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Antonio Domenico Gamberini {{{data}}} Luigi Vannicelli Casoni
Predecessore: Prefetto della Congregazione del Concilio Successore: Emblem Holy See.svg
sé stesso come pro-prefetto 15 settembre 1841-23 aprile 1847 Pietro Ostini I
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sé stesso come pro-prefetto {{{data}}} Pietro Ostini
Predecessore: Abate commendatario di Subiaco Successore: TerritorialAbbotCoA PioM.svg
Ugo Pietro Spinola 1º gennaio 1842-23 aprile 1847 Papa Pio IX I
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Ugo Pietro Spinola {{{data}}} Papa Pio IX
Predecessore: Arcivescovo titolare di Tarso Successore: Archbishop CoA PioM.svg
Fabio Maria Asquini 22 gennaio - 11 febbraio 1844 Antonio Benedetto Antonucci I
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Fabio Maria Asquini {{{data}}} Antonio Benedetto Antonucci