Niccolò Paolo Andrea Coscia
Niccolò Paolo Andrea Coscia Cardinale | |
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Età alla morte | 73 anni |
Nascita | Pietradefusi 25 gennaio 1682 |
Morte | Napoli 8 febbraio 1755 |
Sepoltura | Napoli, Chiesa del Gesù Nuovo |
Appartenenza | Arcidiocesi di Benevento |
Vestizione | maggio 1696 |
Ordinazione presbiterale | 28 marzo 1705 |
Nominato arcivescovo | 26 giugno 1724 da Benedetto XIII |
Consacrazione vescovile | Cappella Paolina (Quirinale), 23 luglio 1724 dal papa Benedetto XIII |
Creato Cardinale |
11 giugno 1725 da Benedetto XIII (vedi) |
Cardinale per | 29 anni, 7 mesi e 27 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Niccolò Paolo Andrea Coscia (Pietradefusi, 25 gennaio 1682; † Napoli, 8 febbraio 1755) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.
Biografia
Nacque il 25 gennaio 1682 a Pietradefusi (o Petrafusa), arcidiocesi di Benevento nello Stato Pontificio, in una famiglia povera, primogenito dei sei figli di Vincenzo Coscia e Girolama Gemma. Fu battezzato il 27 gennaio 1682 con i nomi Niccolò Paolo Andrea.
Formazione e ministero sacerdotale
Ancora giovanissimo conobbe il cardinale Vincenzo Maria Orsini, arcivescovo di Benevento, futuro papa Benedetto XIII; durante una delle sue visite pastorali, il cardinale lo incoraggiò a entrare nello stato ecclesiastico e gli conferì la prima tonsura nel maggio 1696. Studiò sotto i migliori auspici del cardinale e apprese gli affari della curia arcivescovile. Nell'ottobre 1703 il cardinale gli concesse un canonicato nella collegiata di San Bartolomeo a Benevento, che conservò fino alla nomina a cancelliere di curia nell'aprile 1708.
Ordinato presbitero il 28 marzo 1705, fu segretario del suo arcivescovo e proseguì gli studi presso l'Università La Sapienza di Roma, dove conseguì il dottorato in utroque iure, sia in diritto canonico che civile, il 30 marzo 1715. Nell'arcidiocesi di Benevento fu maestro di camera; tesoriere; visitatore apostolico; arciprete e abate mitrato di San Lorenzo d'Aprice. Accompagnò il cardinale Orsini come conclavista nel conclave del 1721 e in quello del 1724. Quando il cardinale Orsini fu eletto papa, Coscia lo seguì a Roma quale Segretario dei Memoriali dal 7 giugno 1724.
Nomina episcopale
Il 26 giugno 1724 fu nominato arcivescovo titolare di Traianopoli da Benedetto XIII. Venne consacrato il 23 luglio seguente a Roma, nella Cappella Paolina, in Vaticano dal papa stesso, assistito da Pierre-Guérin de Tencin, arcivescovo di Embrun e da Cesare Lucini[1], O.P. vescovo di Gravina. Assistente al soglio pontificio dal 29 gennaio 1725.
Cardinalato
Venne creato cardinale presbitero nel concistoro dell'11 giugno 1725 da Benedetto XIII; ricevette il cappello rosso e il titolo di Santa Maria in Domnica, diaconia elevata a titolo pro illa vice, il 23 luglio 1725. Venti, dei ventisei cardinali presenti al concistoro, si opposero alla sua promozione ma il papa rimase irremovibile. Il 5 settembre 1725 fu nominato arcivescovo coadiutore con diritto di successione di Benevento, di cui il papa mantenne la guida. Fu protettore del Sovrano Ordine di Malta dal settembre 1725 e dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali dal 17 dicembre seguente; della città di Avignone e prefetto della Congregazione di Avignone dal 28 marzo 1726. Fu insignito della Gran croce e commendatario dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme. Da coadiutore, ottenne il permesso di usare il pallio dell'arcivescovo metropolita il 21 febbraio 1726. Successe alla guida della sede metropolitana il 21 febbraio 1730. La sua condotta ritenuta non irreprensibile gli aveva creato una folta schiera di oppositori nel Sacro Collegio cardinalizio. Alla morte di papa Benedetto XIII, fu costretto a nascondersi per poi fuggìre a Cisterna, nel feudo del principe Michelangelo Gaetani, duca di Caserta, che gli diede rifugio. Partecipò comunque al conclave del 1730 che elesse Clemente XII. Rassegnato le dimission dal governo dell'arcidiocesi l'8 gennaio 1731, cercò rifugio a Napoli nel marzo successivo subendo altresì la confisca di tutti i suoi beni. Nel marzo 1732 ritornò a Roma a Santa Prassede per difendersi dalle accuse durante il processo. Il 9 maggio 1733, accusato di estorsione, falsificazione e abuso d'ufficio, fu condannato a dieci anni di reclusione, alla scomunica e al pagamneto forte somma. Recluso a Castel Sant'Angelo il 23 febbraio 1734 il pontefice lo liberò dalla scomunica reintegrandolo pienamente nella Chiesa. Alla morte di papa Clemente XII fu liberato, gli fu consentito di partecipare al conclave del 1740 che elesse papa Benedetto XIV e l'anno seguente si ritirò a vita privata a Napoli. Il nuovo papa ordinò la revisione del suo processo e l'8 gennaio 1742 condonò il tempo rimanente della sua condanna, ripristinò il cardinalato e lo assolse da ogni accusa. Preparò il suo testamento il 1º maggio 1753.
Morte
Morì a Napoli Sabato 8 febbraio 1755 all'età di 73 anni. Fu esposto e sepolto nella casa professa dei Gesuiti presso la Chiesa del Gesù Nuovo Napoli.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santorio
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Cardinale arcivescovo Niccolò Paolo Andrea Coscia
Successione degli incarichi
Predecessore: | Segretario dei Memoriali | Successore: | |
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Bartolomeo Ruspoli | 7 giugno 1724 - 21 febbraio 1730 | Neri Maria Corsini |
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Traianopoli di Rodope | Successore: | |
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Claudio de Villagómez ch |
26 giugno 1724 - 11 luglio 1725 | Carlo Pignatelli ch |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Maria in Domnica (titolo presbiterale pro illa vice) |
Successore: | |
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Curzio Origo | 23 luglio 1725 - 9 maggio 1733 | se stesso dopo la riammissione | I |
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se stesso prima della deposizione | 8 gennaio 1742 - 8 febbraio 1755 | Giovanni Castiglione | II |
Predecessore: | Prefetto della Congregazione di Avignone | Successore: | |
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Fabrizio Paolucci | 28 marzo 1726 - 21 febbraio 1730 | Antonio Banchieri |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Benevento | Successore: | |
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Papa Benedetto XIII | 21 febbraio 1730 - 8 gennaio 1731 | Sinibaldo Doria |
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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- Segretari dei Memoriali
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- Cardinali presbiteri di Santa Maria in Domnica
- Prefetti della Congregazione di Avignone
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