Niccolò Paolo Andrea Coscia

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Niccolò Paolo Andrea Coscia
Cardinale
Kardinalcoa.png
[[File:{{{Stemma istituzione}}}|50px]]
al secolo {{{alsecolo}}}
battezzato
ERRORE in "fase canonizz"
{{{note}}}
{{{motto}}}

Niccolò Coscia.jpg

{{{didascalia}}}
Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 73 anni
Nascita Pietradefusi
25 gennaio 1682
Morte Napoli
8 febbraio 1755
Sepoltura Napoli, Chiesa del Gesù Nuovo
Appartenenza Arcidiocesi di Benevento
Vestizione {{{V}}}
Vestizione maggio 1696
Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale
Ordinazione presbiterale 28 marzo 1705
Nominato Abate {{{nominatoAB}}}
Nominato amministratore apostolico {{{nominatoAA}}}
Nominato vescovo {{{nominato}}}
Nominato arcivescovo 26 giugno 1724 da Benedetto XIII
Nominato arcieparca {{{nominatoAE}}}
Nominato patriarca {{{nominatoP}}}
Nominato eparca {{{nominatoE}}}
Consacrazione vescovile {{{C}}}
Consacrazione vescovile Cappella Paolina (Quirinale), 23 luglio 1724 dal papa Benedetto XIII
Elevazione ad Arcivescovo {{{elevato}}}
Elevazione a Patriarca {{{patriarca}}}
Elevazione ad Arcieparca {{{arcieparca}}}
Creazione
a Cardinale
{{{P}}}
Creato
Cardinale in pectore
Creato
Cardinale
11 giugno 1725 da Benedetto XIII (vedi)
Cardinale per
Cardinale per 29 anni, 7 mesi e 27 giorni
Cardinale elettore
Creazione a
pseudocardinale
{{{pseudocardinale}}}
Creazione a
pseudocardinale
Eletto Antipapa {{{antipapa}}}
Consacrazione {{{Consacrazione}}}
Insediamento {{{Insediamento}}}
Fine pontificato {{{Fine pontificato}}}
Pseudocardinali creati {{{Pseudocardinali creati}}}
Sede {{{Sede}}}
Opposto a
Sostenuto da
Scomunicato da
Confermato cardinale {{{Confermato cardinale}}}
Nomina a pseudocardinale annullata da {{{Annullato da}}}
Riammesso da {{{Riammesso da}}}
Precedente {{{Precedente}}}
Successivo {{{Successivo}}}
Incarichi ricoperti
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
{{{inizio}}}
Consacrazione {{{consacrazione}}}
Fine del
pontificato
{{{fine}}}
(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
pontificato
Segretario {{{segretario}}}
Predecessore {{{predecessore}}}
Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi
Venerato da {{{venerato da}}}
Venerabile il [[{{{aV}}}]]
Beatificazione [[{{{aB}}}]]
Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
Ricorrenza [[{{{ricorrenza}}}]]
Altre ricorrenze
Santuario principale {{{santuario principale}}}
Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di {{{patrono di}}}
[[File:|100px|Stemma]]
Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
Nome completo {{{nome completo}}}
Trattamento {{{trattamento}}}
Onorificenze
Nome templare {{{nome templare}}}
Nomi postumi
Altri titoli
Casa reale {{{casa reale}}}
Dinastia {{{dinastia}}}
Padre {{{padre}}}
Madre {{{madre}}}
Coniuge

{{{coniuge 1}}}

Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
Firma [[File:{{{firma}}}|150x150px]]
Collegamenti esterni
(EN) Scheda su gcatholic.org
(EN) Scheda su catholic-hierarchy.org
(EN) Scheda su Salvador Miranda
Invito all'ascolto
Firma autografa
[[File:{{{FirmaAutografa}}}|250px]]

Niccolò Paolo Andrea Coscia (Pietradefusi, 25 gennaio 1682; † Napoli, 8 febbraio 1755) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.

Biografia

Nacque il 25 gennaio 1682 a Pietradefusi (o Petrafusa), arcidiocesi di Benevento nello Stato Pontificio, in una famiglia povera, primogenito dei sei figli di Vincenzo Coscia e Girolama Gemma. Fu battezzato il 27 gennaio 1682 con i nomi Niccolò Paolo Andrea.

Formazione e ministero sacerdotale

Ancora giovanissimo conobbe il cardinale Vincenzo Maria Orsini, arcivescovo di Benevento, futuro papa Benedetto XIII; durante una delle sue visite pastorali, il cardinale lo incoraggiò a entrare nello stato ecclesiastico e gli conferì la prima tonsura nel maggio 1696. Studiò sotto i migliori auspici del cardinale e apprese gli affari della curia arcivescovile. Nell'ottobre 1703 il cardinale gli concesse un canonicato nella collegiata di San Bartolomeo a Benevento, che conservò fino alla nomina a cancelliere di curia nell'aprile 1708.

Ordinato presbitero il 28 marzo 1705, fu segretario del suo arcivescovo e proseguì gli studi presso l'Università La Sapienza di Roma, dove conseguì il dottorato in utroque iure, sia in diritto canonico che civile, il 30 marzo 1715. Nell'arcidiocesi di Benevento fu maestro di camera; tesoriere; visitatore apostolico; arciprete e abate mitrato di San Lorenzo d'Aprice. Accompagnò il cardinale Orsini come conclavista nel conclave del 1721 e in quello del 1724. Quando il cardinale Orsini fu eletto papa, Coscia lo seguì a Roma quale Segretario dei Memoriali dal 7 giugno 1724.

Nomina episcopale

Il 26 giugno 1724 fu nominato arcivescovo titolare di Traianopoli da Benedetto XIII. Venne consacrato il 23 luglio seguente a Roma, nella Cappella Paolina, in Vaticano dal papa stesso, assistito da Pierre-Guérin de Tencin, arcivescovo di Embrun e da Cesare Lucini[1], O.P. vescovo di Gravina. Assistente al Soglio Pontificio dal 29 gennaio 1725.

Cardinalato

Venne creato cardinale presbitero nel concistoro dell'11 giugno 1725 da Benedetto XIII; ricevette il cappello rosso e il titolo di Santa Maria in Domnica, diaconia elevata a titolo pro illa vice, il 23 luglio 1725. Venti, dei ventisei cardinali presenti al concistoro, si opposero alla sua promozione ma il papa rimase irremovibile. Il 5 settembre 1725 fu nominato arcivescovo coadiutore con diritto di successione di Benevento, di cui il papa mantenne la guida. Fu protettore del Sovrano Ordine di Malta dal settembre 1725 e dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali dal 17 dicembre seguente; della città di Avignone e prefetto della Congregazione di Avignone dal 28 marzo 1726. Fu insignito della Gran croce e commendatario dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme. Da coadiutore, ottenne il permesso di usare il pallio dell'arcivescovo metropolita il 21 febbraio 1726. Successe alla guida della sede metropolitana il 21 febbraio 1730. La sua condotta ritenuta non irreprensibile gli aveva creato una folta schiera di oppositori nel Sacro Collegio cardinalizio. Alla morte di papa Benedetto XIII, fu costretto a nascondersi per poi fuggìre a Cisterna, nel feudo del principe Michelangelo Gaetani, duca di Caserta, che gli diede rifugio. Partecipò comunque al conclave del 1730 che elesse Clemente XII. Rassegnato le dimission dal governo dell'arcidiocesi l'8 gennaio 1731, cercò rifugio a Napoli nel marzo successivo subendo altresì la confisca di tutti i suoi beni. Nel marzo 1732 ritornò a Roma a Santa Prassede per difendersi dalle accuse durante il processo. Il 9 maggio 1733, accusato di estorsione, falsificazione e abuso d'ufficio, fu condannato a dieci anni di reclusione, alla scomunica e al pagamneto forte somma. Recluso a Castel Sant'Angelo il 23 febbraio 1734 il pontefice lo liberò dalla scomunica reintegrandolo pienamente nella Chiesa. Alla morte di papa Clemente XII fu liberato, gli fu consentito di partecipare al conclave del 1740 che elesse papa Benedetto XIV e l'anno seguente si ritirò a vita privata a Napoli. Il nuovo papa ordinò la revisione del suo processo e l'8 gennaio 1742 condonò il tempo rimanente della sua condanna, ripristinò il cardinalato e lo assolse da ogni accusa. Preparò il suo testamento il 1º maggio 1753.

Morte

Morì a Napoli Sabato 8 febbraio 1755 all'età di 73 anni. Fu esposto e sepolto nella casa professa dei Gesuiti presso la Chiesa del Gesù Nuovo Napoli.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Segretario dei Memoriali Successore: Emblem Holy See.svg
Bartolomeo Ruspoli 7 giugno 1724 - 21 febbraio 1730 Neri Maria Corsini I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Bartolomeo Ruspoli {{{data}}} Neri Maria Corsini
Predecessore: Arcivescovo titolare di Traianopoli di Rodope Successore: Arcbishop.png
Claudio de Villagómez
ch
26 giugno 1724 - 11 luglio 1725 Carlo Pignatelli
ch
I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Claudio de Villagómez
ch
{{{data}}} Carlo Pignatelli
ch
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Maria in Domnica
(titolo presbiterale pro illa vice)
Successore: Kardinalcoa.png
Curzio Origo 23 luglio 1725 - 9 maggio 1733 se stesso dopo la riammissione I

se stesso prima della deposizione 8 gennaio 1742 - 8 febbraio 1755 Giovanni Castiglione II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Curzio Origo {{{data}}} se stesso dopo la riammissione
Predecessore: Prefetto della Congregazione di Avignone Successore: Emblem Holy See.svg
Fabrizio Paolucci 28 marzo 1726 - 21 febbraio 1730 Antonio Banchieri I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Fabrizio Paolucci {{{data}}} Antonio Banchieri
Predecessore: Arcivescovo metropolita di Benevento Successore: Arcbishop.png
Papa Benedetto XIII 21 febbraio 1730 - 8 gennaio 1731 Sinibaldo Doria I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Papa Benedetto XIII {{{data}}} Sinibaldo Doria
Note
  1. cfr. Cesare Francesco Lucini, O.P. su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 23-01-2024
Bibliografia
  • (IT) Lorenzo Cardella, Memorie storiche de' cardinali della Santa Romana Chiesa. 9 vols, vol. VIII, Stamperia Pagliarini, Roma, 1794, pp. 207-209
  • (IT) Antonio D'Amato, "Il processo e la deposizione del Cardinale Arcivescovo benevetano Nicolò Coscia", col. "in Atti della Società Storica del Sannio", vol. IV, 1926, pp. 23-30
  • (IT) , Notizie per l'anno 1753, Nella Stamperia del Chracas, Roma, 1753, p. 89
  • (LA) Remigium Ritzler, Sefrin Pirminum, Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi, vol. V (1667-1730), Typis et Sumptibus Domus Editorialis "Il Messaggero di S. Antonio" presso Basilica Sant'Antonio, Padova, 1952, pp. 36, 54, 385
  • (DE) Christoph Weber, Michael Becker, Genealogien zur Papstgeschichte. 6 v., vol. III, Anton Hiersemann, Stuttgart, 1999-2002. (Päpste und Papsttum, Bd. 29, 1-6), p. 307
  • (IT) Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni. 103 vols. in 53, vol. XVII, Tipografia Emiliana, Venezia, 1840-1861, pp. 306, 307
Collegamenti esterni