Sinibaldo Doria
Sinibaldo Doria (Genova, 21 settembre 1664; † Benevento, 2 dicembre 1733) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.
Cenni biografici
Nato a Genova in una famiglia illustre, era il secondo dei sei figli del marchese Giovanni Battista Doria e Benedetta Spinola. Fu battezzato il 21 settembre 1664. Altri cardinali della famiglia furono Girolamo Doria (1529), Giovanni Doria (1604), Giorgio Doria (1743), Giuseppe Maria Doria Pamphilj (1785), Antonio Maria Doria Pamphilj (1785) e Giorgio Doria Pamphilj (1816).
Formazione e attività prelatizia
Studiò al Collegio Romano e successivamente all'Università di Siena, dove conseguì il dottorato in utroque iure, sia canonico che civile, il 17 agosto 1688.
Si recò a Roma nel luglio 1690 e fu ammesso nella prelatura romana come referendario dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia, 13 luglio 1690. Governatore di Tivoli dal 13 luglio 1690 al novembre 1691, di Fano dal 16 novembre 1691 al 1693. Vice-legato a Ferrara dal 1693 al 1695; Governatore di Montalto dal 1º agosto 1695 al 1698, di Ascoli dal 1698 al 1700, delle Marche, pro interim il 20 novembre 1700 e governatore dal 3 gennaio 1701. Chierico della Camera Apostolica, 9 dicembre 1702. Vice-legato ad Avignone dal 4 novembre 1706 al 12 novembre 1711. Fu richiamato a Roma e ricevette gli ordini minori, il 25 ottobre 1711, il suddiaconato il 28 ottobre 1711, il diaconato il 1º novembre 1711, ordinato presbitero il 4 novembre seguente. Precettore dell'arcispedale di Santo Spirito in Sassia a Roma, alla fine del 1711 o all'inizio del 1712. Abate commendatario del Monastero di San Fruttoso di Capodimonte a Genova. Abate commendatario del Monastero benedettino di Santa Maria di Gallinaria, diocesi di Albenga.
Episcopato
Eletto arcivescovo titolare di Patrasso, il 18 dicembre 1711. Consacrato il 3 gennaio 1712 nella Chiesa di Santo Spirito in Sassia a Roma dal cardinale Fabrizio Paolucci, vicario di Roma. Assistente al soglio pontificio, 25 dicembre 1711. Maestro di Camera della Corte Pontificia dal 14 maggio 1721 fino alla fine del pontificato di Papa Innocenzo XIII. Nominato consultore del Sant'Uffizio di Papa Benedetto XIII. Non si vedeva bene alla corte di quel pontefice e sopportò pazientemente tutte le umiliazioni subite. Riconfermato nell'incarico di Maestro di Camera da Clemente XII il 3 ottobre 1730. Trasferito alla sede metropolitana di Benevento, il 21 maggio 1731; soffriva molto per gli intrighi del Cardinale Niccolò Paolo Andrea Coscia, Amministratore della Sede Vescovile sotto Papa Benedetto XIII; fondò una grande biblioteca, che fu poi ampliata dal cardinale Francesco Maria Banditi nel 1775.
Cardinalato
Creato cardinale presbitero nel concistoro del 24 settembre 1731 con un breve apostolico del 26 settembre 1731, il papa gli inviò la berretta rossa; ricevette la berretta rossa e il titolo di San Girolamo degli Schiavoni, il 17 dicembre 1731.
Morte
Morto il 2 dicembre 1733 a Benevento. Esposta la salma e sepolta nella cattedrale metropolitana di Benevento.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Cardinale Gaspare Carpegna
- Cardinale Fabrizio Paolucci
- Cardinale Sinibaldo Doria
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vice-Legato di Avignone | Successore: | |
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François-Maurice Gonteri | 4 novembre 1706 - 12 novembre 1711 | Alamanno Salviati |
Predecessore: | Precettore dell'Arcispedale di Santo Spirito in Saxia | Successore: | |
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Giorgio Spinola | 1º dicembre 1711 - 21 maggio 1731 | Giovanni Ottavio Bufalini |
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Patrasso | Successore: | |
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Fabrizio Spada | 18 dicembre 1711 - 21 maggio 1731 | Fabrizio Serbelloni |
Predecessore: | Maestro di Camera della Corte Pontificia | Successore: | |
---|---|---|---|
Giberto Borromeo | 14 maggio 1721 - 7 giugno 1724 | Nicolò Maria Lercari | I |
| |||
Troiano Acquaviva d'Aragona | 3 ottobre 1730 - 21 maggio 1731 | Lazzaro Pallavicini | II |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Benevento | Successore: | |
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Niccolò Paolo Andrea Coscia | 21 maggio 1731 - 2 dicembre 1733 | Serafino Cenci |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Girolamo dei Croati | Successore: | |
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Leandro di Porzia, O.S.B.Cas. | 24 settembre 1731 - 2 dicembre 1733 | Giacomo Oddi |
Voci correlate | |
- Referendari dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia
- Governatori di Tivoli
- Governatori di Fano
- Legati pontifici di Ferrara
- Governatori di Montalto delle Marche
- Governatori di Ascoli
- Governatori delle Marche
- Legati pontifici di Avignone
- Precettori dell'Arcispedale di Santo Spirito in Saxia
- Abati commendatari di San Fruttuoso di Capodimonte
- Abati commendatari di Santa Maria di Gallinara
- Vescovi di Patrasso
- Maestri di camera della Corte pontificia
- Vescovi di Benevento
- Cardinali presbiteri di San Girolamo dei Croati
- Presbiteri ordinati nel 1711
- Presbiteri italiani
- Presbiteri del XVIII secolo
- Italiani del XVIII secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1711
- Vescovi italiani del XVIII secolo
- Vescovi del XVIII secolo
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- Vescovi consacrati da Fabrizio Paolucci
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