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Questa pagina presenta tutti i template liturgia delle domeniche del Tempo Dopo Dedicazione che appaiono nel box liturgia del giorno della pagina principale, per il Tempo Dopo la Dedicazione.

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Per preparare questi template si devono usare i template racchiusi nel cassetto seguente:

Domenica della Dedicazione

anno A anno B anno C
Solennità Dedicazione modifica
oppure:
  • Lettura - Ap 21, 2-5 : La tenda di Dio con gli uomini.
    Giovanni tenta di esprimere una sua visione: quella di una città santa che è anche sposa dell'Agnello Gesù e luogo della presenza di Dio. Ma è una città diversa dalla stessa Gerusalemme terrena: viene dal cielo e ha in dote una vera felicità, già ora e in futuro. In essa entrano Israele e le genti. Un suo segno: la Chiesa di persone e quelle di marmi o di povere assi.
  • Salmo - Sal 86, 1-2. 4-7 - Rit.: Di te si dicono cose gloriose, città di Dio!
  • Epistola - 2Tim 2,19-22 : In una casa grande non vi sono soltanto vasi d'oro, ma anche d'argilla.
    Paolo paragona la comunità cristiana a una casa, le cui fondamenta sono la "conoscenza" amorosa di Dio e chi Gli risponde con cuore puro, ossia con la ricerca sincera e generosa di giustizia, fede, carità e pace. Ma possono esserci anche vasi di legno e argilla, purché disposti a qualche servizio per il bene comune.
  • Vangelo - Mt 21, 10-17 : Gesù entrò nel tempio, gli si avvicinarono ciechi e storpi e li guarì.
    Drammatica e significativa questa pagina. Gesù, laico di Nazaret, ma profeta di Dio, entra nella Gerusalemme terrena e nel suo magnifico tempio e provoca i suoi responsabili: il tempio deve servire alla preghiera e al popolo, non agli affari; Dio preferisce in casa sua gente come i bimbi e i lattanti, o come gli amici di Gesù a Betania.
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  • Lettura - 1Pt 2, 4-10 : Cristo è la pietra viva. Quali pietre vive siete costruiti anche voi come un edificio spirituale.
    Si edifica la Chiesa con pietre vive, perché «unte» dallo Spirito, così come Gesù è «Cristo», consacrato dallo Spirito. Per essere pietre vive occorre non spegnere lo Spirito ricevuto e trafficare i suoi doni nell'edificazione della comunità.
  • Salmo - Sal 117, 2-4. 19. 22-24. 26-27a - Rit.: Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre.
  • Epistola - Eb 13, 15-17. 20-21 : Obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano su di voi.
    La comunione si edifica con atteggiamenti di reciproco servizio. I fedeli seguono docilmente i loro pastori, i quali, a loro volta, devono vegliare con gioia e responsabilità su di loro. E tutti si è sottomessi alla volontà dell'unico Pastore delle pecore.
  • Vangelo - Lc 6, 43-48 : La casa costruita sulla roccia.
    Non sono i frutti a rendere buono l'albero, ma il contrario. Occorre perciò preoccuparsi di ciò che rende buono l'albero prima ancora di ciò che produce. Le sue radici devono affondare nel terreno buono della parola di Dio ascoltata e messa in pratica.

Domeniche Dopo Dedicazione

Domeniche I-II

anno A anno B anno C
Domenica modifica
  • Epistola - 1Cor 1, 17b-24 : Annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani.
    A cristiani ancora immaturi nella fede, Paolo riafferma la sua missione di evangelizzatore. Ma con forza richiama che la Parola del Vangelo è più divina che umana: mai nessuna religione ha parlato di un Crocifisso come Cristo e come potenza e sapienza di Dio incarnate! Per tanti ebrei un crocifisso era segno di maledizione e per i pagani un obbrobrio. Così aveva pensato Paolo stesso da giudeo, ma ora annuncia quell'evangelo che stava attraendo incredibilmente molte genti. Tra queste siamo anche noi dopo 20 secoli.
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  • Vangelo - Mc 16, 14b-20 : Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo.
    Già anticamente questa pagina fu aggiunta al vangelo di Marco. Essa sintetizza diversi temi: i rimproveri del Risorto ai suoi, l'invito a portare il vangelo a tutti, la responsabilità degli ascoltatori, alcuni segni che sosterranno talvolta l'evangelizzazione. Le ultime righe affermano da una parte la nuova vita di Gesù in "cielo", dall'altra la sua presenza operosa con la sua Chiesa nel mondo. È un invito a tutti a credergli e a diventare apostoli nel proprio contesto vitale.
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  • Epistola - Rm 15, 15-20 : Paolo, ministro di Cristo Gesù tra le genti.
    Paolo presenta alla comunità di Roma i tratti salienti del suo impegno missionario. È rivolto a coloro che non conoscono ancora Gesù; è sostenuto dalla forza dello Spirito; avviene con parole inseparabili da gesti nei quali opera la grazia di Cristo.
  • Vangelo - Mt 28, 16-20 : Andate, fate discepoli, battezzate tutti i popoli.
    A coloro che hanno ancora una fede dubitante, il Risorto affida il compito di fare discepoli tutti i popoli. Egli rimane con loro tutti i giorni. È la potenza della sua vita nuova, che lo rende Signore di tutte e di tutti, a manifestarsi nella loro azione.
anno A anno B anno C
Domenica modifica
  • Epistola - Fil 3, 13b - 4, 1 : La nostra cittadinanza è nei cieli.
    Per Paolo si comportano da nemici della Croce di Cristo coloro che confidano in se stessi e nelle proprie opere, anziché attendere con fede la salvezza del Signore Gesù. Sin d'ora egli ci trasforma a sua immagine, in attesa del compimento futuro.
  • Vangelo - Mt 13, 47-52 : Il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare.
    Gettata in mare, la rete raccoglie ogni genere di pesci. È il desiderio di Dio, che vuole accoglierci tutti nel suo Regno. C'è poi una separazione dei buoni dai cattivi. Qui c'è la nostra libera risposta: possiamo rifiutare la salvezza offerta da Dio.
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  • Lettura - Is 56, 3-7 : Condurrò sul mio monte santo gli stranieri che restano fermi nella mia alleanza.
    Dopo il ritorno da Babilonia (537 a.C.), gli ebrei stavano riedificando comunità, tempio e riti. Alcuni, però, troppo nazionalisti, volevano escludere eunuchi e stranieri. Il profeta li corregge a nome di Dio: l'essenziale per tutti è la fede in Dio e l'adesione alla Sua parola, in particolare all'osservanza del sabato (possibile dappertutto). Il sabato infatti era giorno di memoria della opere di Dio, di attesa del sabato eterno, di festosa vita comunitaria.
  • Salmo - Sal 23, 1-6 - Rit.: Il Signore si rivela a chi lo teme.
  • Epistola - Ef 2, 11-22 : In Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini.
    Sulla scia dei profeti ebraici e superando vetuste leggi giudaiche discriminatorie tra pagani e Israele, Paolo annuncia Cristo come vero e decisivo centro di pace e di unità tra tutti. La croce di Gesù ne è simbolo: unisce terra e cielo e oriente e occidente. In Cristo diventiamo addirittura tempio nuovo e vivente per il vero culto al Padre. Israele come privilegiata famiglia e città di Dio, ma aperta a tutti i credenti.
  • Vangelo - Lc 14, 1a. 15-24 : Costringili a entrare, perché la mia casa si riempia.
    L'invito al Regno di Dio, alla sua casa e alla sua mensa festosa, è rivolto innanzitutto ai più vicini, ma poi si apre anche ad altri di ogni tipo. L'invito è più prezioso di qualsiasi altro bene e va apprezzato con decisione, altrimenti si rischia di restarne rovinosamente fuori. La parabola si rivolgeva innanzitutto al popolo dei "vicini", ma ora vale per tutti.
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  • Vangelo - Mt 22, 1-14 : Il banchetto nuziale del figlio del re.
    Gesù rivela quale sia il desiderio di Dio: che tutti siano invitati al banchetto del Regno. L'abito nuziale da indossare è il vestito adatto alla festa, che ci rende conformi a tale desiderio. Quando pretendiamo di escludere qualcuno, escludiamo noi stessi.

Ultima domenica dell'anno liturgico

anno A anno B anno C
Solennità Cristo Re modifica
  • Lettura - 2Sam 7, 1-6. 8-9. 12-14a. 16-17 : La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te.
    Intorno al 1000 a.C. Davide è re di tutte le tribù di Israele dopo varie e aspre vicende, e si ritiene in dovere di costruire per il suo Dio una casa-tempio. Il suo amico profeta Natan, dapprima d'accordo, poi respinge l'idea: sarà Dio a costruire a Davide un casato, anzi un regno stabile e glorioso. Gli succederà infatti il figlio Salomone, che costruirà il tempio e amplierà per un po' il regno. Ma tutto ciò in attesa di un misterioso vero re, nuovo Davide e vero figlio di Dio, annunciato da profeti dopo Natan.
  • Salmo - Sal 44, 2-3. 8-10. 17-18 - Rit.: Dio ti ha consacrato con olio d'esultanza.
  • Epistola - Col 1, 9b-14 : Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore.
    A Colosse, attuale Turchia, viveva una bella comunità cristiana che si radunava in una casa; a quei fedeli Paolo rivolge parole di plauso e di invito a un vero servizio di Dio come ringraziamento (eucaristia) per l'opera da Lui compiuta: quella di averli introdotti al regno del Figlio suo e quindi alla vera salvezza.
  • Vangelo - Gv 18, 33c-37 : Tu sei re. Il mio regno non è di questo mondo.
    Gesù di fronte a Pilato o Pilato di fronte a Gesù? Il governatore sembra comandare, ma il vero Signore è Gesù: interrogato interroga, sorprende e coinvolge la libertà di Pilato di fronte alla propria regalità misteriosa. Nel suo regno entra chi ama la Verità più di se stesso. Anche Pilato può entrarci, a tale condizione, almeno riconoscendo che Gesù non merita la morte e agendo in modo coerente. Ma sappiamo come finì. Pilato a chi assomiglia?
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  • Lettura - Is 49, 1-7 : È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe; ti renderò luce delle nazioni.
    Questa pagina ha come suo primo contesto l'esilio di Israele a Babilonia (586 - 538 a.C.). Il profeta vuole consolare il suo popolo preannunciandogli liberazione, ritorno in patria, ripresa mirabile e insperabile di vita. Tutto è collegato con un misterioso "servo di Dio", che qui come tale si autopresenta, con immagini eloquenti e come simbolo di Israele stesso. Ma questo servo dovrà passare attraverso tribolazioni e umiliazioni, solo dopo le quali sarà riconosciuto anche da re e come luce pure di popoli stranieri. La pagina venne riletta dalle Chiese apostoliche in chiave cristologica.
  • Salmo - Sal 21, 24-25. 28-29. 31b-32 - Rit.: Dal legno della croce regna il Signore.
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  • Canto al Vangelo - cfr. Ap 1, 8; 2, 25b :
    Io sono l'alfa e l'omèga, Colui che è, che era e che viene: tenete saldo il dono della fede fino a quando verrò.
  • Vangelo - Mt 25, 31-46 : Il Figlio dell'uomo, re cui il Padre ha affidato ogni giudizio.
    Matteo ci rivela la regalità paradossale di Gesù. Egli manifesta la sua signoria facendosi come il più piccolo dei suoi fratelli, bisognoso del nostro aiuto. Lo riconosce davvero come re chi sa accogliere nella propria vita la signoria dei poveri.

Solennità Dopo Dedicazione

Tutti i Santi Lettura unica
1 novembre modifica
Commemorazione di tutti i fedeli defunti Lettura unica
2 novembre modifica
  • Lettura - 2Mac 12, 43-46 : Giuda fa offrire il sacrificio espiatorio per i morti, in vista della risurrezione.
    Il brano si inserisce nel periodo di battaglia tra giudei, capitanati da Giuda Maccabeo, e greci (tra il 175 e il 150 a.C.). Dopo una battaglia vittoriosa, Giuda recupera i cadaveri dei suoi soldati morti per la difesa della fede dall'idolatria; ma si accorge che, sotto le vesti, essi nascondevano idoletti e quindi erano in peccato. Si premura allora di raccogliere offerte da inviare ai sacerdoti per un suffragio per quei credenti ma peccatori. È l'unico testo biblico sul suffragio per simili defunti. La Tradizione della Chiesa l'ha favorito e sviluppato.
  • Salmo - Sal 129, 1-4. 6-7 - Rit.: Lavami, Signore, da tutte le mie colpe.
  • Epistola - 1Cor 15,51-57 : È necessario che questo corpo corruttibile si vesta d’incorruttibilità.
    Sulla base della vita nuova di Gesù risorto, Paolo, anche con immagini allora efficaci, afferma quella dei credenti in Cristo (e dei discendenti di Abramo in qualche modo credenti). La nostra risurrezione sarà una "trasformazione" del corpo mortale in una immortale e rimane un mistero. Tutti saremo trasformati in uomini nuovi, sia i già morti, sia quelli che potrebbero essere ancora vivi alla futura "venuta" di Cristo. Così la morte e il peccato saranno completamente vinti, perderanno il loro veleno, favorito dai divieti della legge, e la speranza avrà il suo coronamento.
San Carlo Borromeo Lettura unica
4 novembre modifica
  • Vangelo - Gv 10, 11-15 : Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.
  • Dopo il Vangelo - cfr. 2Tim 4,2 :
    Annunzia la parola, insisti in ogni occasione, opportuna e non opportuna; ammonisci, rimprovera, esorta con ogni longanimità e dottrina.

Feste del Signore

Dedicazione della Basilica Lateranense Lettura unica
9 novembre modifica