Solennità Cristo Re
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- Lettura - 2Sam 7, 1-6. 8-9. 12-14a. 16-17 : La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te.
Intorno al 1000 a.C. Davide è re di tutte le tribù di Israele dopo varie e aspre vicende, e si ritiene in dovere di costruire per il suo Dio una casa-tempio. Il suo amico profeta Natan, dapprima d'accordo, poi respinge l'idea: sarà Dio a costruire a Davide un casato, anzi un regno stabile e glorioso. Gli succederà infatti il figlio Salomone, che costruirà il tempio e amplierà per un po' il regno. Ma tutto ciò in attesa di un misterioso vero re, nuovo Davide e vero figlio di Dio, annunciato da profeti dopo Natan.
- Salmo - Sal 44, 2-3. 8-10. 17-18 - Rit.: Dio ti ha consacrato con olio d'esultanza.
- Epistola - Col 1, 9b-14 : Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore.
A Colosse, attuale Turchia, viveva una bella comunità cristiana che si radunava in una casa; a quei fedeli Paolo rivolge parole di plauso e di invito a un vero servizio di Dio come ringraziamento ( eucaristia) per l'opera da Lui compiuta: quella di averli introdotti al regno del Figlio suo e quindi alla vera salvezza.
- Vangelo - Gv 18, 33c-37 : Tu sei re. Il mio regno non è di questo mondo.
Gesù di fronte a Pilato o Pilato di fronte a Gesù? Il governatore sembra comandare, ma il vero Signore è Gesù: interrogato interroga, sorprende e coinvolge la libertà di Pilato di fronte alla propria regalità misteriosa. Nel suo regno entra chi ama la Verità più di se stesso. Anche Pilato può entrarci, a tale condizione, almeno riconoscendo che Gesù non merita la morte e agendo in modo coerente. Ma sappiamo come finì. Pilato a chi assomiglia?
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- Lettura - Is 49, 1-7 : È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe; ti renderò luce delle nazioni.
Questa pagina ha come suo primo contesto l'esilio di Israele a Babilonia ( 586 - 538 a.C.). Il profeta vuole consolare il suo popolo preannunciandogli liberazione, ritorno in patria, ripresa mirabile e insperabile di vita. Tutto è collegato con un misterioso "servo di Dio", che qui come tale si autopresenta, con immagini eloquenti e come simbolo di Israele stesso. Ma questo servo dovrà passare attraverso tribolazioni e umiliazioni, solo dopo le quali sarà riconosciuto anche da re e come luce pure di popoli stranieri. La pagina venne riletta dalle Chiese apostoliche in chiave cristologica.
- Salmo - Sal 21, 24-25. 28-29. 31b-32 - Rit.: Dal legno della croce regna il Signore.
- Epistola - Fil 2, 5-11 : Cristo si fece obbediente fino alla morte di croce. Per questo Dio lo esaltò.
Ai carissimi Filippesi san Paolo indica la via per crescere come Chiesa: sguardo fisso su Gesù, individuo trascendente, ma anche profondamente umano, servo fino alla morte "maledetta" di croce, privatosi di quella gloria divina e regale che invece gli fu ridata dal Padre. Gesù ora condivide la "signoria" universale propria di Dio, comprendente anche quella sul peccato e sulla morte.
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- Canto al Vangelo - cfr. Ap 1, 8; 2, 25b :
Io sono l'alfa e l'omèga, Colui che è, che era e che viene: tenete saldo il dono della fede fino a quando verrò.
- Vangelo - Mt 25, 31-46 : Il Figlio dell'uomo, re cui il Padre ha affidato ogni giudizio.
Matteo ci rivela la regalità paradossale di Gesù. Egli manifesta la sua signoria facendosi come il più piccolo dei suoi fratelli, bisognoso del nostro aiuto. Lo riconosce davvero come re chi sa accogliere nella propria vita la signoria dei poveri.
- Dopo il Vangelo:
Ave, Re nostro, che solo avesti pietà dei nostri errori: obbediente al volere del Padre, ti lasciasti condurre sulla croce come agnello mansueto destinato al sacrificio. A te sia gloria, osanna, trionfo e vittoria, a te la più splendente corona di lode e di onore.
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