San Carlo Borromeo (liturgia)

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San Carlo Borromeo (liturgia)
Tanzio Carlo Borromeo Domodossola.jpg
Tanzio da Varallo San Carlo Borromeo visita gli appestati.
Data 4 novembre
Colore liturgico Bianco
Note
Nel Rito ambrosiano la solennità è posticipata al 5 novembre se cade di Domenica
Rito romano
Tipologia Memoria
Periodo Tempo ordinario
Rito ambrosiano
Tipologia Solennità
Periodo Settimane Dopo la Dedicazione
Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 4 novembre:
« Memoria di san Carlo Borromeo, vescovo, che, fatto cardinale da suo zio il papa Pio IV ed eletto vescovo di Milano, fu in questa sede vero pastore attento alle necessità della Chiesa del suo tempo: indisse sinodi e istituì seminari per provvedere alla formazione del clero, visitò più volte tutto il suo gregge per incoraggiare la crescita della vita cristiana ed emanò molti decreti in ordine alla salvezza delle anime. Passò alla patria celeste il giorno precedente a questo. »

San Carlo Borromeo, pastore dell'Arcidiocesi di Milano e cardinale, è venerato dalla cristianità il 4 novembre, giorno successivo alla sua morte. Il Rito romano lo celebra con grado di memoria obbligatorioa, mentre il Rito ambrosiano con grado di solennità, in considerazione delle sue cariche e per il fatto che fu elevato a co-patrono di Milano e della regione Lombardia.

La liturgia della parola romana riserva al santo la sola lettura agiografica (laddove risulti essere patrono o titolare di una chiesa) con le letture che seguono il ritmo liturgico annuale feriale, ossia binaria. Cede la precedenza alle domeniche.

Le letture ambrosiane seguono una struttura ternaria ad anno unico e in virtù del grado solenne la celebrazione cede alle domeniche, ma viene posticipata al 5 novembre.

Nel Rito ambrosiano

Il Nuovo Lezionario Ambrosiano riserva delle letture diverse rispetto al periodo postconciliare[1] e preconciliare[2]. La Lettura non propone un brano veterotestamentario, ma uno estrapolato dalla Prima lettera di Giovanni che sarà poi inserita come Epistola nel periodo 1976-2008. Il Vangelo risulta essere lo stesso nei due Lezionari più moderno e più antico, mentre per quello postconciliare il brano è più lungo di tre passi.

Dal Nuovo Lezionario Ambrosiano

Periodo postconciliare dal 1976 al 2008

Dal 1976 fino al 2008 le comunità di Rito Ambrosiano hanno celebrato l'Eucaristia lungo l'anno (festiva e feriale) con un Messale Ambrosiano rinnovato a norma dei decreti del Concilio Vaticano II completo e autonomo (ad eccezione del Lezionario, ancora incompleto e supplementare rispetto al Lezionario Romano). Durante questo periodo le letture della solennità seguivano una struttura ternaria ad anno unico che sono state riprese nel Nuovo Lezionario Ambrosiano. Il nome delle letture avevano la stessa dicitura del Rito romano, ossia Prima lettura, Salmo responsoriale, Seconda lettura.[3].

Nel Rito ambrosiano antico

In rito ambrosiano antico la solennità è denominata IN FESTO SANCTI CAROLI EPISCOPI ET CONFESSORIS. Ad eccezione del Vangelo. le letture moderne non hanno ripreso quelle antiche, che prevedono i seguenti brani:

  • Lectio: Sir 50,1.4-11
  • Psalmellus: Sal 87 - Consummatus in brevi explevit tempora multa: placita enim erat Deo anima illius. Propter hoc properavit educere illum de medio iniquitatum; placita enim erat Deo anima illius. (Giunto in breve alla perfezione, ha compiuto una lunga carriera: la sua anima era gradita al Signore. Perciò si affrettò a farlo uscire dal vortice dell’iniquità: la sua anima era gradita al Signore.)
  • Epistola: 1Gv 3,13-16
  • Halleluja: Dispersit, dedit pauperibus: justitia ejus manet in sæculum sæculi. (Dilapidò i suoi beni, li donò ai poveri: la sua giustizia rimarrà per sempre. Cfr. Sal 111,9 )
  • Evangelium: Gv 10,11-15

Successivamente all'antifona dopo il Vangelo, il celebrante stende solennemente la Sindone[4] e recita la preghiera utilizzata in ogni celebrazione eucaristica, denominata Oratio Super Sindonem (Orazione sulla Sindone):

(LA) (IT)
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« Deus, qui beatum Carolum Sanctorum tuorum numero sociasti; exaudi propitius supplicum preces, et concede: ut, quem vitæ magistrum habuimus in terris, eundem in cælis mereamur habere patronum. » « O Dio, che hai annoverato il beato Carlo fra i tuoi Santi; esaudisci propizio le preghiere di chi ti supplica: affinché meritiamo di avere come patrono nei cieli quello stesso maestro di vita che avemmo in terra. »
({{{4}}})



Note
  1. Dal 1976 fino al 2008, le comunità di Rito Ambrosiano hanno celebrato l'Eucaristia lungo l'anno (festiva e feriale) con un Messale Ambrosiano rinnovato a norma dei decreti del Concilio Vaticano II completo e autonomo (ad eccezione del Lezionario, ancora incompleto e supplementare rispetto al Lezionario Romano). Durante quest'ultimo periodo le letture della solennità hanno subito delle modifiche rispetto alle letture preconciliari. Cfr. Centro ambrosiano di documentazione e studi religiosi op. cit..
  2. Prima della riforma volta a revisionare i riti latini in conformità alla Costituzione conciliare Sacrosanctum Concilium, era vigente, per il Rito ambrosiano, il Messale (Libro ove sono contenute le preghiere e lezioni, i canti e le rubriche della Messa) promulgato da San Carlo Borromeo, rivisto secondo le indicazioni del Concilio di Trento, la cui ultima edizione risaliva al 1954 per intervento del cardinal Schuster. Il lezionario (Libro liturgico contenente determinate lectiones da leggersi durante le funzioni liturgiche; più propriamente contiene le raccolte delle pericopi della Sacra Scrittura lette dai lettori e dal sacerdote durante la Messa alla Prima lettura, al Salmo, all'Epistola e al Vangelo) ambrosiano, invece, ha mantenuto invariate le letture bibliche dai tempi antichi fino al Concilio Vaticano II.
  3. Centro ambrosiano di documentazione e studi religiosi op. cit..
  4. Velo che copre le Oblate, il pane e il vino posti sull'altare per il sacrificio.
Bibliografia
  • Dizionario di liturgia ambrosiana, Marco Navoni (a cura di), NED, Milano, 1996
  • Piccolo messale ambrosiano festivo, Tipografia G. De Silvestri, Milano, 1957
  • Centro ambrosiano di documentazione e studi religiosi, Messale Ambrosiano Festivo, Edizioni Piemme, 1986
Voci correlate

San Carlo Borromeo

Collegamenti esterni