Vincenzo Malvezzi Bonfioli

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Vincenzo Malvezzi Bonfioli
Cardinale
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 60 anni
Nascita Bologna
22 febbraio 1715
Morte Cento
3 dicembre 1775
Sepoltura Bologna, nella Cripta della Cattedrale
Conversione
Appartenenza Arcidiocesi di Bologna
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Nominato arcivescovo 14 gennaio 1754 da Benedetto XIV
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Consacrazione vescovile Roma, Cappella paolina del palazzo del Quirinale, 19 marzo 1754 dal papa Benedetto XIV
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Ordinazioni

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Eventi
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Collegamenti esterni
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Invito all'ascolto
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Vincenzo Malvezzi Bonfioli, elencato anche come Vincentius Malvetius (Bologna, 22 febbraio 1715; † Cento, 3 dicembre 1775), è stato un cardinale e arcivescovo italiano.

Biografia

Nacque il 22 febbraio 1715 a Bologna dell'antica famiglia patrizia dei conti di Selva, secondo genito dei due figli di Pier Paolo Malvezzi, nono conte di Selva, e Maria Catterina Leoni. È anche elencato come Vincentius Malvetius e il suo cognome come Malvezzi Bonfioli.

Formazione e ministero sacerdotale

Destinato allo stato ecclesiastico, studiò al Collegio dei Nobili dei Gesuiti di San Francesco Saverio a Bologna e poi, al Seminario di Bologna. Successivamente conseguì il dottorato in giurisprudenza presso l'Università La Sapienza di Roma e il dottorato in utroque iure, sia in diritto canonico che civile il 9 agosto 1754. Esercitò presso lo Studio bolognese, aggregato al Collegio Civile e al Collegio Canonico di Bologna.

Ordinato in data sconosciuta, celebrò la sua prima Messa presso la Chiesa dei Certosini a Bologna. Amico e stretto collaboratore dell'arcivescovo di Bologna, futuro papa Benedetto XIV, lo nominò canonico del capitolo della cattedrale metropolitana di Bologna il 25 febbraio 1736 e quando divenne papa, canonico del capitolo della Patriarcale basilica liberiana nell'ottobre 1741, Maestro di Camera della Corte Pontificia il 9 settembre 1743.

Cardinalato

Fu creato cardinale presbitero nel concistoro del 26 novembre 1753 da Benedetto XIV, ricevette il cappello rosso tre giorni dopo e il titolo dei Santi Marcellino e Pietro il 10 dicembre seguente. Assegnato alle SS. CC. di Sant'Uffizio, del Concilio Tridentino e dei Vescovi e Regolari, Visita Apostolica e Propaganda Fide.

Nomina episcopale

Eletto Arcivescovo metropolita di Bologna il 14 gennaio 1754 da Papa Benedetto XIV, gli fu concesso il pallio che aveva mantenuto dopo la sua elezione al papato; lo consacrò egli stesso il 19 marzo seguente, nella cappella Paolina del palazzo del Quirinale a Roma, assistito dal cardinale Giovanni Antonio Guadagni, vescovo di Frascati e dal cardinale Scipione Borghese, vescovo di Albano. Fece l'ingresso in città il 31 maggio 1754 e celebrò il suo primo pontificale nella cattedrale metropolitana di San Pietro il 29 giugno successivo. Con breve apostolico del 15 giugno 1756, il papa gli concesse la facoltà di consacrare nuovamente la cattedrale metropolitana di San Pietro di Bologna, cerimonia che ebbe luogo il successivo 15 agosto 1756.

A livello pastorale promosse la formazione del clero e incoraggiò lo sviluppo della vita religiosa nelle parrocchie. Partecipò al conclave del 1758 che elesse papa Clemente XIII e a quello del 1769 che elesse papa Clemente XIV. Sostenitore della supremazia del vescovo sulle istanze autonomistiche dei vari ordini religiosi, mantenne una posizione antigesuitica; fu nominato visitatore della Compagnia di Gesù nella città e arcidiocesi di Bologna con breve apostolico del 6 febbraio 1773. Chiamato a Roma dal papa divenne Datario di Sua Santità dal 14 giugno 1774 fino alla morte del pontefice. Partecipò al conclave del 1774-1775 che elesse papa Pio VI. Ritornò nella sua arcidiocesi di Bologna, il 20 marzo 1775, poco dopo le cerimonie che seguirono l'elezione del nuovo papa Pio VI, che gli chiese di scegliere tra la dataria e l'arcidiocesi perché tenerle entrambe era incompatibile.

La morte

Morì il 3 dicembre 1755 a sessant'anni [1], con febbre alta e convulsioni, dopo aver ricevuto i sacramenti della Chiesa, nel palazzo arcivescovile a Cento. Il suo corpo fu imbalsamato, trasferito a Bologna la sera del 4 dicembre; esposto il giorno seguente nella sua camera nel palazzo arcivescovile; la sera stessa, la salma venne portata in processione nella cattedrale metropolitana, dove ebbero luogo le solenni esequie e fu sepolta ai piedi dell'altare di Sant'Apollinare della cattedrale. Nel 1952 la salma fu trasferita nei sotterranei della cattedrale e deposta in una nicchia sotto la lapide, con un magnifico epitaffio posto dalla nipote Giulia Malvezzi.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Maestro di Camera della Corte Pontificia Successore: Emblem Holy See.svg
Prospero Colonna di Sciarra 9 settembre 1743 - 26 novembre 1753 Antonio Maria Erba-Odescalchi I
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Prospero Colonna di Sciarra {{{data}}} Antonio Maria Erba-Odescalchi
Predecessore: Cardinale presbitero dei Santi Marcellino e Pietro Successore: Kardinalcoa.png
Sigismund Kollonitsch 10 dicembre 1753 - 3 dicembre 1775 Bernardino Honorati I
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Sigismund Kollonitsch {{{data}}} Bernardino Honorati
Predecessore: Arcivescovo metropolita di Bologna Successore: Arcbishop.png
Prospero Lorenzo Lambertini 14 gennaio 1754 - 3 dicembre 1775 Andrea Gioannetti I
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Prospero Lorenzo Lambertini {{{data}}} Andrea Gioannetti
Predecessore: Datario di Sua Santità Successore: Emblem Holy See.svg
Carlo Alberto Guidobono Cavalchini 14 giugno 1774 - 3 dicembre 1775 Andrea Negroni I
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Carlo Alberto Guidobono Cavalchini {{{data}}} Andrea Negroni
Note
  1. Questo secondo Meluzzi, I vescovi e gli arcivescovi di Bologna, p. 486; Ritzler, Hierarchia Catholica Medii et Recientoris Aevi, VI, 17 , 126; mentre Seidler, in Päpste und Kardinäle in der Mitte des 18. Jahrhunderts (1730-1777), p. 639, riporta che morì la mattina del 4 dicembre.
Bibliografia
  • (IT) Lorenzo Cardella, Memorie storiche de' cardinali della Santa Romana Chiesa. 9 vols., vol. IX, 46-47, Stamperia Pagliarini, Roma, 1797
  • (IT) Luciano Meluzzi, I vescovi e gli arcivescovi di Bologna, Grafica Emiliana, Bologna, [1975]], (Collana storico-ecclesiastica, 3), pp. 482-486
  • (LA) Remigium Ritzler, Sefrin Pirminum, Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi, vol. VI (1730-1799), pp. 17, 5, 126, Typis et Sumptibus Domus Editorialis "Il Messaggero di S. Antonio" presso Basilica Sant'Antonio, Padova, 1968
  • (DE) Sabrina M. Seidler, Christoph Weber, Päpste und Kardinäle in der Mitte des 18. Jahrhunderts (1730-1777): das biographische Werk des Patriziers von Lucca Bartolomeo Antonio Talenti, Peter Lang, Francoforte sul Meno; New York, 2007. (Beiträge zur Kirchen- und Kulturgeschichte, Bd. 18), p. 635-640
  • (IT) Nicola Storti, La storia e il diritto della Dataria Apostolica dalle origini ai nostri giorni, Athena Mediterranea Editrice, Napoli, 1969, p. 173, no. 72
  • (DE) Christoph Weber, Michael Becker, Genealogien zur Papstgeschichte. 6 vols., vol. II, 584, Anton Hiersemann, Stuttgart, 1999-2002. (Päpste und Papsttum, Bd. 29, 1-6)
Collegamenti esterni