William Byrd

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William Byrd
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William Byrd
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte circa 83 anni
Nascita Londra
1540 ca.
Morte Stondon Massey, Essex
4 luglio 1623
Sepoltura
Appartenenza
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Consorte

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Figli
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Collegamenti esterni
Invito all'ascolto
Brano 1: Cantiones sacrae : "Ne irascaris"
Brano 2: My Ladye Nevells Booke :
"The Earle of Oxford's Marche "

Brano 3: The Fitzwilliam Virginal Book :
"The ghost", BK 78

Brano 4: Great Service : "Te Deum"
Brano 5: Gradualia I : "Deo gratias"
Brano 6: Gradualia I : "Ave verum Corpus"
Firma autografa
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Si può dire senza esagerazione che Byrd fu il Palestrina, l'Orlando di Lasso dell'Inghilterra
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(François-Joseph Fétis, Biographie universelle des musiciens et bibliographie générale de la musique)

William Byrd (Londra, 1540 ca.; † Stondon Massey, Essex, 4 luglio 1623) è stato un compositore di musica sacra e profana inglese, considerato il massimo compositore inglese del tardo Cinquecento e del primo Seicento. Allievo ed amico di Thomas Tallis, rimase un fervente cattolico, fedele alla Chiesa di Roma negli anni della riforma anglicana e delle conseguenti persecuzioni nell'ambiente che stava per dare origine alla svolta puritana.

La sua costante fedeltà al papa non gli impedì di comporre musiche per il rito anglicano, come il Great Service (una delle sue opere migliori), lo Short Service e molti anthems. Conosciuto soprattutto per la musica sacra vocale, scrisse anche musica per organo e per virginale che elevò lo stile della tastiera in Inghilterra.

Come un autentico uomo del Rinascimento, la sua vita fu segnata dalle contraddizioni: era noto per le sue spensierate danze e per i gioiosi madrigali, ma ha anche pubblicato un vasto ciclo piuttosto arcaico di musica latina per tutte le feste più importanti del calendario ecclesiastico cattolico; ha vissuto buona parte del XVII secolo senza scrivere neppure una canzone nella nuova moda del barocco, ma le sue opere per tastiera hanno segnato l'inizio dell'organo e del clavicembalo barocchi; fu un compositore celebre per gran parte della sua vita, ma trascorse i suoi ultimi anni a comporre per la liturgia romana e morì in una relativa oscurità; nella frenesia anti-cattolica di quegli anni una parte della sua musica fu vietata in Inghilterra, ma alcuni brani sono stati cantati nelle cattedrali inglesi negli ultimi quattro secoli senza interruzione.

Ma soprattutto, pur dovendo prestare la sua attività nell'ambiente riformato, egli rimase fermo nella propria convinzione cattolica, mettendo addirittura sé stesso ed i propri famigliari a rischio anche della vita.

Biografia

Infanzia e anni giovanili (1540-1563)

Autore ignoto, La regina Maria di Scozia - Aberdeen, Blairs Museum

Poche sono le notizie dei suoi primi anni di vita: addirittura la data di nascita non risulta da nessuna registrazione ufficiale, ma viene desunta da una dichiarazione[1] dello stesso Byrd, che nell'ottobre 1598 disse di avere "58 yeares or ther abouts"[2][3].

Del padre, Thomas, non si sa quasi nulla[4], così come della madre Margery, benché la famiglia Byrd, proveniente dal Cheshire e appartenente alla media borghesia commerciale, pretendesse di avere origini di rango: nel 1571 il primogenito Symond adottò uno stemma nobiliare; un parente era stato abate in un monastero a Boxley, e lo stesso compositore fu in grado di combinare un matrimonio tra il suo primo figlio Christopher e una pronipote di San Tommaso Moro.

Symond e un altro fratello maggiore, John, erano pueri cantores nella Cattedrale di San Paolo: secondo la maggioranza degli studiosi [5] il piccolo William esordì invece come voce bianca nella Cappella Reale, il cui organista era Thomas Tallis, suo primo maestro[6], al fianco del quale rimase come assistente negli anni del cambio della voce, e del quale diventò intimo amico e socio. Questa tesi è parzialmente contestata dai recenti studi di John Harley[7] il quale ritiene che almeno per un primo periodo il piccolo William abbia seguito i fratelli nel coro di San Paolo, dove avrebbe conosciuto il poeta John Heywood[8]. Un'altra voce contraria, pur se risalente, è quella di François-Joseph Fétis[9], il quale riferisce che ”un atto autentico nei registri della Cancelleria dello Scacchiere[10] prova che Byrd era nel 1554 il più anziano dei pueri cantores della Cattedrale di St. Paul: doveva avere circa 16 anni”.

Quelli dell'adolescenza furono anni cruciali per il giovane compositore, che visse durante la sua formazione il breve ma intenso regno della cattolica Maria I Tudor, appassionata della musica da chiesa latina e del rito di Sarum in reazione all'austerità protestante di Edoardo VI. Nella Cappella Reale il ragazzo venne a contatto, oltre che con Tallis, anche con i migliori musicisti del suo tempo, provenienti da tutte le parti delle isole britanniche, dai Paesi Bassi, e anche dalla Spagna.

L'atmosfera ricca di stimoli condusse il giovane Byrd a cimentarsi subito con la composizione: risalgono infatti a questi anni molte delle sue composizioni superstiti, fra cui alcune che, come il Sermone blando, nonostante una scrittura ancora piuttosto scolastica, già mostrano i segni del futuro grande compositore. Sono di questi anni anche alcuni brani scritti a più mani, a cui Byrd partecipò come probabili esercizi di tecnica; fra essi Similes illis fiant, una insolita partitura a più mani di cantus firmus con i più maturi compositori di corte John Sheppard e Thomas Mundy e lo spartito scritto sopra l'antifona di Pasqua Christus resurgens.

Organista alla Cattedrale di Lincoln (1563-1570)

Lincoln, la Cattedrale

Il 25 marzo 1563 fu assunto come organista e maestro di cappella nella cattedrale della cittadina di Lincoln[11], con un buon salario e la concessione di una canonica a Hainton (nel Lincolnshire). Nel 1568 si sposò con Julian Birley, dalla quale ebbe cinque figli: Christopher, Elizabeth, Thomas[12], Rachel e Maria. Secondo Fétis[13], nei registri della parrocchia di sant'Elena a Londra sono segnati fra i defunti due (altri?) figli di Byrd: Walter deceduto il 15 maggio 1587 e Alice morta il 15 luglio dello stesso anno.

Il rapporto fra il cattolico William ed il capitolo, anglicano e sempre più vicino alle posizione puritane, fu assai burrascoso: lo stile musicale di Byrd ed il suo uso ampio dell'organo erano considerati troppo "papisti", tanto da provocare dapprima la sospensione dello stipendio e successivamente l'interruzione del rapporto nel 1570. Tuttavia negli anni immediatamente successivi una certa collaborazione proseguì, nei termini della sola scrittura di musiche per i servizi liturgici retribuite con un emolumento assai inferiore; questo accadde grazie alla benevolenza con cui la regina Elisabetta I e di conseguenza i nobili della sua corte, benché anglicani, ammiravano le opere di Byrd, influenzando con ciò anche le alte sfere della giovane chiesa protestante inglese.

In effetti la produzione di Byrd negli anni di Lincoln crebbe di qualità e svelò un compositore ormai nel pieno possesso dei propri strumenti artistici. Una caratteristica sorprendente di questa produzione è il gran numero di stili, forme e generi che Byrd tentò facendoli propri con rapidità e sicurezza e nello stesso tempo con uno spirito quasi di sperimentazione. I suoi modelli furono non solo il suo maestro Tallis, ma anche gli inglesi John Redford, Christopher Tye, Robert White, Robert Parsons, William Hunnis[14]; il fiammingo Philip van Wilder e, soprattutto, l'italiano Antonio Ferrabosco.

La maggior parte della musica per la liturgia inglese di Byrd (eccezion fatta per il Great Service) sembra essere stata scritta a Lincoln, anche se non vi era molta richiesta. Di questo periodo è lo Short Service, che in seguito diventò un punto fermo del repertorio da cattedrale dopo che fu incluso nel primo libro della Selected Church Music di John Barnard (1641). La freschezza melodica e la varietà armonica di questo lavoro segnano un progresso evidente rispetto al suo modello, il Servizio Breve di Tallis.

Il ritorno a Londra (1570)

Thomas Tallis
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Cantiones quae ab argumento sacrae vocantur

Tornato a Londra, dopo la morte improvvisa di Robert Parsons entrò a far parte della Cappella Reale, per la quale prestò il giuramento come Gentleman nel febbraio 1572. Nel frattempo fu organista aggiunto al fianco di Tallis[15] e divenne un musicista stimato, come si evince dagli importanti dedicatari delle sue opere, fra cui lord Thomas Paget, Edward Somerset quarto conte di Worcester[16], la famiglia dei baroni Petre[17]. Inoltre i testi di alcune delle sue canzoni erano poesie di Edward de Vere[18], Philip Sidney[19], Thomas Watson[20] e sir Edward Dyer[21], personaggi che egli doveva quindi frequentare personalmente nei decenni 1570 e 1580.

È certo che tutti i più stretti collaboratori e mecenati di Byrd furono attivisti cattolici; ma secondo Kerman[22] il compositore si muoveva agilmente in mezzo all'aristocrazia elisabettiana, come una sorta di allenatore di una cerchia di nobili dilettanti, che gli mandavano a vicenda le loro opere. La stessa Elisabetta deve essere annoverata tra i benefattori di Byrd: nel 1575 concesse a Byrd e Tallis il brevetto per la stampa e la commercializzazione di carta da partitura e di carta per musica. A seguito di ciò essi pubblicarono le Cantiones quae ab argumento sacrae vocantur, una raccolta di mottetti latini da cinque a sei voci di entrambi i compositori dedicati alla regina e preceduti da un poema in elegie latine di Richard Mulcaster[23]

La pubblicazione non ebbe affatto successo e i due soci, visto il fallimento commerciale, rinunciarono a proseguire per quella strada; Byrd (più giovane e più intraprendente) inoltrò ad Elisabetta una petizione per un sostegno economico, vista la mala sorte della loro impresa e visto che Tallis si trovava ormai in età avanzata: la regina, benignamente, concedette loro alcune rendite terriere.

In questi anni Byrd, già avvezzo a sperimentazioni musicali fin dalle opere giovanili, maturò uno stile suo caratteristico, quello che Joseph Kerman ha denominato "affettivo-imitativo"[24], sotto l'influenza di Antonio Ferrabosco, con il quale compose dei canoni sulla melodia gregoriana del Miserere. Dal musicista italiano, che a sua volta si ispirava soprattutto a Orlando di Lasso, egli apprese la polifonia rinascimentale e la tecnica della imitazione, in special modo l'imitazione doppia, basata su un soggetto che, modellato distintamente su due frammenti di testo, si articola in due sotto-temi che possono essere sviluppati e combinati liberamente.

In altre musiche egli sviluppò una grande maestria nel trattare testi altamente espressivi, soprattutto musicati con la tecnica della omofonia.

Infine, egli mostrò anche una notevole fecondità nelle variazioni su brano, che egli scrisse numerose e molto ammirate già dai suoi stessi contemporanei: in particolare divennero subito assai famose le venti variazioni per consort a cinque parti su Browning my dear, pubblicate nel 1590 ma già copiate in manoscritti intorno al 1580.

Sono di questi anni anche i grandi capolavori della serie di "pavane e gagliarde" per tastiera.

Gli anni della maturità compositiva e dell'attivismo cattolico (1575-1593)

Sant'Edmondo Campion
San Roberto Southwell
Henry Garnet
Exquisite-kfind.png Vedi le voci: Cantiones sacrae I , Cantiones sacrae II e Why do I use my paper, ink and pen?

Tra il 1575 (anno delle Cantiones con Tallis) ed il 1591 (pubblicazione del secondo libro delle Sacrae Cantiones del solo Byrd) si svolse il periodo più fertile di Byrd come compositore, ma anche il più burrascoso della sua vita personale.

La tensione del conflitto religioso si alzò dal 1577, quando entrarono in vigore le leggi contro la ricusazione (rifiuto di frequentare i servizi liturgici della Chiesa dì Inghilterra); a Harlington, località nei pressi del castello Paget dove i Byrds erano andati a vivere, la moglie di Byrd fu citata in giudizio in quell'anno[25]. Insieme a lei fu arrestato un cantore di Lincoln, John Reason, che sarebbe poi morto in carcere. La situazione si infiammò sempre più, giungendo all'esecuzione di sant'Edmondo Campion e di altri due gesuiti nel 1581; Byrd musicò una canzone di San Enrico Walpole ritenuta sediziosa, Why do I use my paper, ink and pen? e fu scomunicato[26].

Da questi anni Byrd fu sempre più vicino ai gesuiti: il suo nome risultò fin dal 1580 in un elenco di aiutanti dei "papisti"[27]; nel 1586 fu nel comitato (ovviamente clandestino) di accoglienza di due dei più importanti missionari gesuiti, San Roberto Southwell, martire e poeta, e Henry Garnet, il futuro provinciale o capo della missione; la sua casa fu perquisita più volte. Ma nonostante tutto, egli non fu mai seriamente perseguitato dalle autorità.

La causa cattolica accese in Byrd un grande fervore compositivo, e il genere che scelse a questo scopo fu il mottetto latino. Intimamente identificato con il cattolicesimo romano, il mottetto avrebbe dovuto a rigore essere morto in Inghilterra dopo la Riforma, me godette di nuova vita per mano di Byrd e di altri musicisti cattolici. Ci furono certo poche occasioni per l'esecuzione pubblica di mottetti latini e soprattutto con i testi scelti da Byrd; quindi molti erano destinati ad un uso liturgico domestico.

Circa la metà delle "Cantiones sacrae" di entrambi i volumi del 1589 e del 1591 furono chiaramente destinate ai cattolici, le altre erano musicate su testi biblici che potevano essere intesi con un senso letterale e con un significato allusivo alle persecuzioni dei cattolici (per esempio, alcuni mottetti di lamento per Gerusalemme al tempo della cattività babilonese; preghiere sul tema della venuta di Dio; testi di episodi di martirio): alcuni furono poi legati a particolari episodi, come Deus, venerunt gentes, che lamenta i corpi dei martiri gettati agli uccelli e alle bestie con riferimento a Campion, e Circumspice, Jerusalem, che celebra i figli di ritorno dall'Oriente al servizio di Dio, molto probabilmente il benvenuto di Byrd per Southwell e Garnet.

Negli anni successivi al 1590 pubblicò tre messe, con l'unico accorgimento di lasciar fuori i titoli delle pagine; ottenne inoltre dal vescovo di Londra la licenza di pubblicare i Gradualia[28], con il permesso anche di precisare nella prefazione lo schema liturgico, soltanto omettendo alcune parole più sensibili.

Nel frattempo, l'atteggiamento protettivo della regina non mutò, ed egli continuò a comporre anche per la corte, spesso su diretta commissione di Elisabetta. Infatti nel 1587 Byrd fece un nuovo tentativo di lanciarsi nel mondo dell'editoria. Le recenti morti di Tallis e di Vautrollier avevano lasciato Byrd in possesso esclusivo del brevetto; egli si dedicò per alcuni anni al progetto di raccogliere in antologia la sua musica, con i tipi di Thomas Este.

La sua prima uscita fu subito un successo: Psalmes, Sonets e Songs del 1588; un secondo canzoniere apparve nel 1589, ”Songs of Sundrie Nature”, anno in cui Byrd pubblicò anche la prima delle due collezioni Cantiones sacrae, seguita dalla seconda nel 1591. A quest'ultimo anno risale anche una quinta raccolta non pubblicata, My Ladye Nevells Booke, che conserva il meglio della sua musica per virginale: molti altri pezzi per tastiera non pubblicati direttamente da Byrd comparvero nel volume The Fitzwilliam Virginal Book, copiato da un famoso cattolico, Francis Tregian il giovane, durante il carcere nella Fleet Prison a Londra.

Gli ultimi anni a Stondon Massey (1593-1623)

Stondon Massey, la chiesa dei santi Pietro e Paolo nel cui cimitero è sepolto Byrd
Stondon Massey, chiesa dei santi Pietro e Paolo - Lapide commemorativa
Exquisite-kfind.png Vedi le voci: Messe , Gradualia I e Gradualia II

A causa dell'ulteriore irrigidimento della politica contro i cattolici, nel 1593 Byrd si trasferì più lontano da Londra, in una proprietà piuttosto grande con terreni, fattoria e boschi a Stondon Massey (Essex), vicino alla regione da cui proveniva la sua famiglia e soprattutto vicino a Ingatestone Byrd, un porto sicuro per lui e per i cattolici grazie a Sir John Petre, il più importante di tutti i mecenati Byrd.

Il barone Petre aveva già ospitato Byrd molte volte; uomo molto prudente, mantenendo una apparenza di conformismo, accoglieva in casa sua un prete, e presso il suo castello si era formata una comunità che coltivava il culto cattolico per tutto l'anno liturgico. In queste circostanze prese corpo l'ultima grande opera di Byrd: il suo ampio e ordinato corpus di musica per il Proprio e l'Ordinario della Messa, ossia le tre messe e i due volumi dei Gradualia.

Di questo periodo le notizie sono assai scarse: nel 1606 morì la moglie; il nome di Byrd non comparve più nei registri londinesi della Cappella Reale; continuò a comporre, ma in direzioni del tutto diverse dalle mode imperanti a Londra. Fu costretto a consumare molto tempo in controversie legali conseguenti alle proprietà di cui era in possesso[29].

In questi anni anche l'atteggiamento di Byrd verso la musica sacra latina subì un cambiamento significativo. I mottetti precedenti erano musicalmente monumentali ed espressivi, ed i testi scaturivano dalla libera scelta dell'autore o dei suoi patroni: quindi contenevano meditazioni penitenziali, impeti emotivi in prima persona singolare oppure preghiere, esortazioni e proteste a favore della comunità cattolica.

A Stondon Massey egli lavorò su un grandioso progetto per fornire la musica appositamente per le funzioni liturgiche cattoliche. I testi quindi furono elaborati dalle apposite sezioni della liturgia, e le impostazioni musicali diventarono molto meno monumentali, in considerazione del contesto. Le tre Messe furono stampate separatamente tra il 1593 e il 1595, mentre i due grandi libri dei Gradualia apparvero nel 1605 e 1607.

Negli anni di poco successivi, l'ormai settantenne Byrd si impegnò in una nuova raffica di pubblicazioni: infatti negli anni 1610-1612 produsse la terza edizione del canzoniere del 1589 - Psalmes, Songs and Sonnets (1611), le ristampe del Gradualia, e collaborò a Parthenia. Inoltre molte composizioni rimasero in manoscritto o furono inserite in copiature a mano di altri, come il cattolico Edward Paston, la cui casa a Appleton Hall nel Norfolk era sede di una comunità.

Le sue ultime opere stampate furono quattro canzoni sacre, un contributo a Teares or Lamentacions of a Sorrowfull Soule di Sir William Leighton, nel 1614.

Byrd morì a Stondon Massey il 4 luglio 1623 e fu sepolto nel cimitero della chiesa parrocchiale secondo il desiderio espresso nel suo testamento, anche se la tomba non è stata localizzata. Insieme a John Merbecke[30] e Thomas Tallis, è onorato il 21 novembre con un giorno di festa nel calendario liturgico della Chiesa Episcopale americana.

Opere

Lo stile

Lo stile di Byrd è fondamentalmente di impronta fiamminga, con uno sguardo anche alla musica italiana a lui contemporanea (soprattutto Ferrabosco); non aderì invece alla moda del madrigale che stava esplodendo in Inghilterra negli ultimi due decenni del XVI secolo. Per tutta la sua vita artistica, insieme ad una fantasia sconfinata e ad una grande versatilità e predisposizione per la sperimentazione, mantenne costante una predilezione per uno stile semplice e tranquillo. Joseph Kerman[31] dice che egli fu essenzialmente una figura del primo periodo elisabettiano, appartenente alla generazione di Philip Sidney[32], Richard Hooker[33] e Nicholas Hilliard[34], non a quella di Shakespeare e Francis Bacon e della eleganza ampollosa o all'italiana del periodo di re Giacomo I.

La sua musica fu in ogni caso sempre molto apprezzata, tanto che nel registrare la sua morte, il Cheque Book della Cappella Reale, solitamente non prodigo di annotazioni, lo descrisse come "a Father of Musick"[35]. In effetti egli diede alta dignità a molti generi come il mottetto sacro latino, la musica per virginale, la canzone inglese per consort e il verse anthem, che costituisce l'eredità più duratura di Byrd alla musica inglese.

L'eredità di Byrd

Una pagina di spartito per virginale dall'opera Parthenia

Furono suoi allievi Thomas Morley[36] e Thomas Tomkins[37], ma anche, come sembra probabile, Peter Philips, John Bull e Thomas Weelkes[38]; egli segnò poi la via per il lavoro di altri compositori inglesi, come Giles Farnaby[39] e Orlando Gibbons[40]; l'impatto diretto di Byrd sulla composizione inglese fu quindi di proporzioni davvero notevoli. Gran parte dei suoi insegnamenti sono conservati nella Plaine and Easie Introduction to Practicall Musicke (1597) di Morley, che contiene anche alcuni tributi a Byrd.

Dopo la morte di Byrd fu la sua musica anglicana a sopravvivere, soprattutto lo Short Service e un paio di anthem, stampati da William Boyce[41] e mai assenti nel repertorio da cattedrale. L'interesse per la sua musica da chiesa latina riprese grazie agli storici della musica che misero a spartito i suoi mottetti nel XVIII secolo: nel 1840 la Musical Antiquarian Society ha stampato lo spartito della messa a 5 voci e del volume I della Sacrae Cantiones. Ma la vera rinascita moderna di questa parte dell'opera di Burd risale essenzialmente a Richard Terry[42] sotto la cui direzione l'intero corpus di Byrd fu cantato a Westminster.

Più fortuna ebbe la sua musica da virginale e da tastiera in generale: Charles Burney stampò The Carman's Whistle, ma l'apprezzamento unanime risale alla fondamentale edizione del Fitzwilliam Virginal Book da parte di Fuller-Maitland e Barclay Squire (1899) e all'edizione di Hilda Andrews di My ladye Nevells Booke nel 1926.

Negli anni 1920 i tre canzonieri inglesi furono pubblicati da Edmund Horace Fellowes, un altro grande pioniere degli studi su Byrd, nella serie English Madrigal School. Il lavoro editoriale di Fellowes, tuttavia, mancava di raffinatezza, e dopo la seconda guerra mondiale fu iniziata una revisione da parte di una nuova generazione di studiosi.

Per quanto riguarda le registrazioni discografiche, a parte alcune iniziative di Fellowes con i suoi English Singers negli anni 1920 e dalla clavicembalista Violet Gordon Woodhouse, nessuna esecuzione di musica di Byrd fu registrata fino agli anni 1950. Tuttavia, tra gli anni 1960 e la fine dei 1990 furono incise tutte le Cantiones e Cantiones sacrae, nonché l'intero corpus della musica per tastiera. Intorno al 1994 la discografia completa di Byrd era un elenco di quasi 700 titoli, con dieci o più versioni di circa 20 opere. Tra la fine del XX secolo e il primo decennio del XXI è stata realizzata una completa edizione registrata di tutte le opere di Byrd, sotto la direzione di Andrew Carwood.

Opere principali

Byrd compose musica sacra e profana, cattolica e anglicana, vocale e strumentale. Fra i suoi spartiti troviamo mottetti latini, salmi, anthems, messe, madrigali, pavans e galliards, fantasiae, variazioni, canzoni. Tuttavia una precisa classificazione delle sue opere non è semplice, perché molta della sua musica è contenuta in antologie, che raccolgono materiale di genere diverso, oppure fa parte di collezioni altrui.

Si può comunque separare la produzione di Byrd in tre grandi filoni:

  1. musica vocale sacra cattolica:
  2. musica vocale inglese sacra e profana:
    • "Psalmes, Sonets e Songs" ("Salmi, Sonetti e Canzoni") del 1588, dedicata al lord Cancelliere sir Christopher Hatton[44], comprende composizioni su testi religiosi e morali non destinate all'uso liturgico. La prefazione riporta le motivazioni dell'opera: "... to perswade every one to learne to sing"”[45]; infatti la maggior parte delle canzoni era stata in origine per solo strumento e consort, ma Byrd adattò le parole ad una delle parti[46], sfruttando le tecniche dei madrigali. I contenuti sono costituiti da composizioni più serie (salmi, canzoni tristi) e altre più leggere (sonetti e pastorali), come il famosissimo Lullaby[47]. La prima edizione esaurì le vendite e Este ne stampò altre due prima del 1593.
    • ”Songs of Sundrie Nature” (“Canzoni di natura varia”), del 1589, dedicato a a Henry Carey[48] e quasi integralmente composto da brani scritti ex novo. Come dice il titolo, contiene musiche di genere disparato, per 3, 4, 5 o 6 parti: fra esse una canzone per consort nella sua forma originale per voci e strumenti, due canti natalizi, e il grande anthem ”Christ rising” (“Cristo che risorge”), riscritto per la pubblicazione. Piuttosto lontano da queste canzoni è lo stile madrigalistico che in quegli anni andava molto in voga in Inghilterra.
    • Psalmes, songs, and sonnets (1611), terzo canzoniere, dedicato a Francis Clifford[49];
    • Great Service[50] a dieci voci, considerato una delle più straordinarie versioni musicali mai scritte della liturgia anglicana; è una monumentale opera per due cori a cinque voci che, per enfatizzare al massimo il contrasto, erano chiamati a eseguire le loro parti uno di fronte all'altro sui lati opposti della chiesa. Una parte degli studiosi ritiene che il Great Service sia stato composto nel 1598, per celebrare il 40° anniversario dell'incoronazione di Elisabetta I;
    • Short Service, dalla polifonia più semplice a nota contro nota e con esecuzione del coro diviso in due sezioni che si alternano e si riuniscono nel canto;
    • una dozzina di full anthems;
    • 5 verse anthems, genere di cui Byrd fu sostanzialmente l'iniziatore;
  3. musica strumentale:
    • "My Ladye Nevells Booke", una raccolta del 1591, rimasta in manoscritto, di musiche per virginale; contiene fra l'altro l'intera "Battle suite", il cui brano iniziale, "The march before the battle" divenne assai noto e fu riarrangiato da diversi musicisti per vari strumenti, soprattutto a fiato (in specie, trombe); ancora oggi è molto eseguito, col titolo "The Earle of Oxford's March", perché rappresentativo dello stile musicale di quei tempi;
    • una grande produzione strumentale, comprendente fantasie, variazioni, musiche di danza, brani descrittivi per virginale e alcuni pezzi per consort strumentali, precisamente di viole: la viola in quel tempo era considerata strumento più nobile dell'umile violino.

L'unico lavoro italiano di Byrd fu la messa in musica a 5 voci della stanza La verginella di Ludovico Ariosto.

Musica per la Chiesa Cattolica Romana

Note
  1. Questa dichiarazione è contenuta in un documento legale recentemente scoperto. Le biografie fino a qualche decennio fa indicavano come data di nascita il 1542-1543, in base al suo testamento, sottoscritto il 22 novembre 1622, in cui si descriveva come nell'anno ottantesimo della ma età.
  2. In italiano suona 58 anni o giù di lì.
  3. Joseph Kerman, op.cit..
  4. Un Thomas Bird o Byrd fu Gentleman nella Cappella reale di Edoardo VI, la stessa dove si suppone abbia cantato William da bambino: A dictionary of musicians ..., op.cit. e François-Joseph Fétis, op.cit.; un Thomas Byrd compare anche nei ruoli dei dipendenti della Fletcher's Company: John Harley, The world..., op.cit.
  5. Joseph Kerman, op.cit..
  6. William fu "bred up to musick under Tho. Tallis" (trad. svezzato alla musica da Thomas Tallis): Anthony Wood citato da Baker's biographical dictionary of musicians, op.cit.
  7. John Harley (William Byrd..., op.cit.).
  8. John Heywood (Londra, 1497 – †Malines, 1580), poeta inglese, parente di san Tommaso Moro, fu amico intimo di Byrd come scrittore e come virginalista, ma secondo Harley anche come cantore del coro della cattedrale, e come promotore della musica del giovane Byrd nella chiesa di St. Mary at Hill dove Heywood fu un parrocchiano attivo.
  9. François-Joseph Fétis, op.cit..
  10. Cancelliere dello Scacchiere è un antico titolo del ministro delle finanze o del tesoro del governo britannico.
  11. I biografi ritengono che l'avvento al trono della protestante Elisabetta I sia stato la causa dell'allontanamento di Byrd da Londra.
  12. Thomas Byrd (1576-†1652) divenne un musicista e visse per un periodo di tempo in Spagna nel collegio dei gesuiti di Valladolid; fu vicario di John Bull nel 1601 come professore di musica al collegio di Gresham.
  13. François-Joseph Fétis, op.cit.
  14. William Hunnis (? - †6 giugno 1597) fu un compositore, poeta e drammaturgo protestante inglese, Gentleman della Cappella Reale di Edoardo VI. Fu imprigionato durante il regno di Maria Tudor per aver complottato contro il suo regime ma scampò l'esecuzione capitale. Le sue opere letterarie sono versioni metriche dei Salmi e alcuni volumi di versi, mentre le composizioni musicali più note si trovano nella compilazione Seven Sobs of a Sorrowfull Soule for Sinne, singole melodie di un rigo in stile devozionale.
  15. La circostanza emerge frontespizio della loro prima pubblicazione congiunta, le Cantiones del 1575.
  16. Edward Somerset, (1568 ca. - †3 marzo 1628), aristocratico inglese cattolico, consigliere di re Giacomo I.
  17. John Petre, (20 dicembre 1549 – †11 ottobre 1613) ed il figlio William Petre, (24 giugno 1575 – †5 maggio 1637), baroni e pari inglesi; il secondo fu anche membro del Parlamento.
  18. Edward de Vere (Essex, 12 aprile 1550 – †Hackney, 24 giugno 1604), conte di Oxford, poeta inglese e cortigiano, meglio conosciuto quale mecenate del teatro e delle arti e soprattutto perché presunto amante della regina Elisabetta I. Una tesi non accreditata lo indica come vero autore delle opere di William Shakespeare.
  19. Philip Sidney (Penshurst, 30 novembre 1554 – †Zutphen, 17 ottobre 1586), poeta, militare e cortigiano britannico, una delle figure più importanti dell'età elisabettiana.
  20. Thomas Watson (1620 – †1686) predicatore inglese, fu uno dei principali teologi puritani.
  21. Edward Dyer (ottobre 1543 – †maggio 1607), poeta e cortigiano inglese, alchimista e sospetto membro dell'ordine dei Rosa Croce.
  22. Joseph Kerman, op.cit..
  23. Richard Mulcaster (Carlisle 1531 ca. - † Essex 15 Aprile 1611), studioso ed educatore elisabettiano, sostenne il valore pedagogico del gioco del calcio.
  24. Joseph Kerman, op.cit..
  25. Lo stesso William grazie alla sua posizione nella Cappella Reale scampò, ma risultò poi negli elenchi dei ricusanti nel 1584; l'intera famiglia fu comunque sempre indicata come dissidente.
  26. Non vi sono però documenti certi al riguardo di questa scomunica.
  27. '‘...reli[e]vers of papistes and conveyers of money and other thinges unto them...
  28. Vedi paragrafo successivo.
  29. Ampi estratti dei documenti legali sono riportati da John Harley, op.cit.
  30. John Merbecke, noto anche come Marbeck e Merbeck (1510 ca. – † 1585 ca.), fu un compositore e teologo inglese, autore della musica sacra per la liturgia della neonata chiesa anglicana. Egli è anche noto per la sua Missa Per arma justitiae.
  31. Joseph Kerman, op.cit.
  32. Philip Sidney (Penshurst, 30 novembre 1554 – † Zutphen, 17 ottobre 1586), poeta, militare e cortigiano britannico, fu una delle figure più importanti dell'età elisabettiana; scrisse una famosa raccolta di sonetti intitolata Astrophil e Stella.
  33. Richard Hooker (Heavitree, 1544 – † Bishopsbourne, 3 novembre 1600), teologo e presbitero inglese, insieme a Matthew Parker e Thomas Cranmer è considerato il cofondatore del pensiero teologico anglicano. Le sue teorie influenzarono il filosofo John Locke.
  34. Nicholas Hilliard (1547 – Londra, 1619) miniatore e orafo inglese, celebre per i suoi ritratti miniati dei membri della corte di Elisabetta I d'Inghilterra e di Giacomo I d'Inghilterra. Sono celebri due sue pitture su tavola con il ritratto di Elisabetta.
  35. Trad. "Un padre della musica".
  36. Thomas Morley (Norwich, 1557-1558 – ottobre 1602), compositore inglese, fu organista nella Cattedrale di Saint Paul a Londra; molto quotato come compositore, alcuni studiosi ritengono che abbia scritto musiche per alcune opere teatrali di Shakespeare. Fece parte della scuola dei virginalisti inglesi, ma il suo contributo fondamentale nella storia della musica è stato nel genere del madrigale.
  37. Thomas Tomkins (St David's, 15729 giugno 1656), compositore britannico, oltre ad essere stato uno dei membri di spicco della scuola madrigalistica inglese, fu un abile compositore di musica per tastiera e per consort, nonché ultimo membro della scuola virginalistica inglese.
  38. Thomas Weelkes (157630 novembre 1623]), compositore inglese, fu organista presso l'università di Winchester e successivamente presso la cattedrale di Chichester. Le sue opere furono principalmente vocali e inclusero madrigali e musica per il servizio religioso anglicano.
  39. Giles Farnaby (Truro, 1563 – Londra, 25 novembre 1640), compositore inglese prolifico, ma del quale ci sono giunti solamente 52 brani, tutti tranne uno per virginale o tastiera e contenuti nel Fitzwilliam Virginal Book. Sappiamo che scrisse anche madrigali, canzoni e musica sacra.
  40. Orlando Gibbons (Oxford, 25 dicembre 1583 – Canterbury, 5 giugno 1625), compositore e organista inglese, fu nominato da re Giacomo I Gentleman of the Chapel Royal, dove lavorò come organista dal 1615 fino alla morte. Fu uno dei più versatili compositori inglesi del suo tempo: scrisse un gran numero di opere per tastiera, circa trenta fantasie per viola, una varietà di madrigali (dei quali il più conosciuto è The Silver Swan) e molti anthems.
  41. William Boyce (Londra, 11 settembre 17117 febbraio 1779), compositore e organista inglese, si dedicò al completamento di Cathedral Music, un'opera lasciata incompiuta dal suo insegnante Maurice Green, pubblicando in tre volumi una eccellente raccolta di musica liturgica inglese del XVI e XVII secolo di venticinque compositori tra cui William Byrd. Boyce fu ingiustamente dimenticato dopo la sua morte e anche oggi rimane un compositore le cui opere sono raramente eseguite.
  42. Sir Richard Runciman Terry (3 gennaio 1865 - † 18 Aprile 1938) organista inglese, direttore di coro e musicologo, tra il 1901 e il 1924 fu il primo maestro di cappella nella Cattedrale di Westminster appena costruita; è noto soprattutto per la sua opera di rinascita della musica liturgica del periodo dei Tudor.
  43. John Lumley, primo barone Lumley (1533-1609) era un aristocratico inglese cattolico.
  44. Sir Christopher Hatton (1540 - † 20 novembre 1591) fu un uomo politico inglese, Lord Cancelliere d'Inghilterra e favorito di Elisabetta.
  45. Trad. "per convincere tutti a imparare a cantare".
  46. Le versioni strumentali precedenti sopravvivono in manoscritto.
  47. Tanto famoso che l'intera opera veniva chiamata familiarmente come "Byrd's Lullabys".
  48. Henry Carey, primo Barone Hunsdon (4 Marzo 1526 - † 23 luglio 1596) era un nobile inglese, figlio di Maria Bolena, sorella di Anna Bolena e amante del re Enrico VIII d'Inghilterra, da alcuni storici ritenuto il suo vero padre, cosicché Elisabetta sarebbe stata non sua cugina ma sua sorella. Fu capitano dei Signori Pensionati di Elisabetta, guardia del corpo personale della Regina e infine divenne Lord Ciambellano.
  49. Francis Clifford (1559 – † 4 gennaio 1641) quarto conte di Cumberland.
  50. Il service è il corrispondente anglicano della messa e consiste di sette parti: venite, te deum, benedictus, kyrie, credo, magnificat, nunc dimittis.
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni