Francisco de Saldanha da Gama
Francisco de Saldanha da Gama Cardinale | |
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Età alla morte | 53 anni |
Nascita | Lisbona 20 maggio 1723 |
Morte | Lisbona 1º novembre 1776 |
Sepoltura | cattedrale di Lisbona |
Appartenenza | Patriarcato di Lisbona |
Ordinazione presbiterale | Lisbona, 1739 |
Nominato patriarca | 28 maggio 1759 da papa Clemente XIII |
Consacrazione vescovile | Lisbona, 5 agosto 1759 dall'arc. José Dantas Barbosa |
Creato Cardinale |
5 aprile 1756 da Benedetto XIV (vedi) |
Cardinale per | 20 anni, 6 mesi e 26 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Francisco de Saldanha da Gama (Lisbona, 20 maggio 1723; † Lisbona, 1º novembre 1776) è stato un cardinale e patriarca portoghese.
Cenni biografici
Nacque il 20 maggio 1713 a Lisbona. Settimo dei diciotto figli di João de Saldanha da Gama, 41º viceré delle Indie e della moglie Joana Bernarda de Noronha e Lancastre. Ricevette il battesimo il 28 maggio seguente, nella chiesa di Nossa Senhora de Ajuda, da padre Luís Alvarez do Soutto. I suoi padrini furono Rodrigo César de Meneses e Antónia de Santiago.
Formazione
Fu porcionista al Colégio Real de São Paulo di Coimbra dove ha conseguito il dottorato in diritto canonico.
Ricevette l'ordinazione sacerdotale nel 1739. Divenne canonico nel capitolo della cattedrale patriarcale di Lisbona nel 1743, divenendone primarius principalis verso la fine di agosto 1755. Dal 1º aprile 1758 fu nominato visitatore e riformatore della Compagnia di Gesù nelle province del Portogallo e delle Indie Orientali e Occidentali.
Cardinalato ed episcopato
Papa Benedetto XIV lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 5 aprile 1756, su proposta del re Giuseppe I del Portogallo. Con un breve apostolico del 7 aprile seguente, il Papa gli inviò la berretta rossa che fu portata a Lisbona da monsignor Andrea Corsini, ablegato apostolico, nel luglio 1756. L'imposizione della berretta avvenne nella cappella della Real Barraca de Belém. Il cardinale non andò mai a Roma per ricevere il galero e il titolo cardinalizio.
Il 1º aprile 1758, poco prima della sua morte, papa Benedetto XIV inviò un breve apostolico, In specula supremae dignitatis, al cardinale Saldanha dandogli ampie facoltà per visitare, riformare e ridurre alla disciplina originale tutte le case e le scuole della Compagnia di Gesù in Portogallo, su richiesta di Sebastião José de Carvalho e Melo, marchese di Pombal, primo ministro del Portogallo, un nemico dichiarato dei gesuiti, per indagare sulle accuse sollevate contro di essi dal re portoghese. La questione polemica dei gesuiti segnò per sempre la sua vita, anche se l'incarico durò solo un anno e mezzo, dall'aprile 1758 all'ottobre 1759.
Il cardinale Saldanha contribuì con 1.000 scudi all'erezione di un monumento in memoria di papa Benedetto XIV. Non partecipò al conclave del 1758 che elesse papa Clemente XIII. La sua promozione al patriarcato fu sostenuta dal marchese di Pombal a causa dell'adesione del cardinale Saldanha alla guerra del ministro contro i gesuiti. Il re Giuseppe I del Portogallo lo nominò patriarca della capitale portoghese il 25 luglio 1758, la nomina fu approvata dalla Santa Sede il 28 maggio dell'anno seguente. Prese possesso della sede il 12 luglio di quell'anno, tramite il suo procuratore Fernando de Sousa e Silva, futuro patriarca e cardinale.
Ricevette la consacrazione episcopale il 5 agosto, nella cappella della sua residenza di Junqueira, da mons. José Dantas Barbosa, arcivescovo titolare di Lacedemonia, ausiliare di Lisbona, assistito da mons. Hilário de Santa Rosa, O.F.M., già vescovo di Macao e da mons. Valério do Sacramento, O.F.M. Cap., già vescovo di Angra.
Fece l'ingresso solenne in città il 7 settembre 1759. Nell'ottobre seguente pubblicò un editto che proscriveva la Compagnia di Gesù. Nel marzo 1760 fu nominato membro del Consiglio di Stato. In quell'anno il Portogallo interruppe le relazioni con la Santa Sede per un decennio. Fu nominato gran cappellano e primo elemosiniere del regno del Portogallo. Nel 1765 cadde in disgrazia per aver favorito i fratelli illegittimi del re, i Meninos de Palhavâ, che furono esiliati. Non prese parte al conclave del 1769 che vide l'elezione di Clemente XIV e nemmeno a quello del 1774-1775, che elesse papa Pio VI.
Morte
Morì nella sua sede patriarcale il 1º novembre 1776, alle ore 2, di idropsia di petto, dopo aver ricevuto l'estrema unzione. La salma riposa nel pavimento del transetto della cattedrale di Lisbona.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale |
- Cardinale Guillaume d'Estouteville, O.S.B. Clun.
- Papa Sisto IV
- Papa Giulio II
- Cardinale Raffaele Sansone Riario
- Papa Leone X
- Papa Clemente VII
- Cardinale Antonio Sanseverino
- Cardinale Giovanni Michele Saraceni
- Papa Pio V
- Cardinale Iñigo Avalos de Aragón, O.S.
- Cardinale Scipione Gonzaga
- Patriarca Fabio Biondi
- Papa Urbano VIII
- Cardinale Cosimo de Torres
- Cardinale Francesco Maria Brancaccio
- Vescovo Miguel Juan Balaguer Camarasa, O.S.Io.Hieros.
- Papa Alessandro VII
- Cardinale Neri Corsini
- Vescovo Francesco Ravizza
- Cardinale Veríssimo de Lencastre
- Arcivescovo João de Sousa
- Vescovo Álvaro de Abranches e Noronha
- Cardinale Nuno da Cunha e Ataíde
- Cardinale Tomás de Almeida
- Arcivescovo José Dantas Barbosa
- Cardinale Francisco de Saldanha da Gama
Successione degli incarichi
Predecessore: | Patriarca di Lisbona | Successore: | |
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José Manuel da Câmara d'Atalaia | 28 maggio 1759-1º novembre 1776 | Fernando de Sousa e Silva |
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