Giacomo Lanfredini
Giacomo Lanfredini Cardinale | |
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Età alla morte | 60 anni |
Nascita | Firenze 26 ottobre 1680 |
Morte | Roma 16 maggio 1741 |
Sepoltura | Chiesa della Santissima Trinità a Montecitorio (Roma) |
Ordinazione presbiterale | 16 marzo 1727 da papa Benedetto XIII |
Nominato vescovo | 27 marzo 1734 da Clemente XII |
Consacrazione vescovile | Roma, 4 aprile 1734 dal card. vescovo Giovanni Antonio Guadagni |
Creato Cardinale |
24 marzo 1734 da Clemente XII (vedi) |
Cardinale per | 7 anni, 1 mese e 23 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Giacomo Lanfredini indicato anche come Lanfredi e come Lanfredini Amadori (Firenze, 26 ottobre 1680; † Roma, 16 maggio 1741) è stato un cardinale e vescovo italiano.
Biografia
Nacque a Firenze nel Granducato di Toscana, in una nobile famiglia. La madre era Costanza Sati. Il suo cognome è indicato anche come Lanfredi e come Lanfredini Amadori.
Formazione e attività prelatizia
Studiò scienze, greco e latino; successivamente, nel 1699, frequentò l'Università di Pisa, dove studiò diritto con il professor Giuseppe Averani, insigne avvocato. Nominato canonico del capitolo della cattedrale di Firenze dal granduca Cosimo III, esercitò la professione forense a Roma sotto la direzione di Pomponio de Vecchis, rinomato avvocato. Distribuì generosamente le sue entrate tra i poveri, donando in un giorno 10.000 scudi alla casa romana della Congregazione della Missione (Paolini). Condusse una vita ritirata, fervente e austera. Fu uditore di diversi cardinali tra cui il cardinale Nicolò Acciaioli, vescovo di Ostia e Velletri, decano del Sacro Collegio cardinalizio, che lo nominò suo vicario generale e più tardi anche il cardinale Fabrizio Paolucci, vescovo di Porto e Santa Rufina, sottodecano del Sacro Collegio cardinalizio.
Rifiutò l'incarico di primo revisore dei conti del granduca di Toscana ma accettò quello di difensore delle sue cause nonché di quelle del figlio Giangastone. Ottenuta per concorso la prelatura Amadori (difensore delle cause dei poveri) nel 1721, da allora fu conosciuto come Lanfredini-Amadori. Tenne davanti al Sacro Collegio cardinalizio l'orazione per i funerali di Innocenzo XIII nel 1724 e nel marzo 1730 l'oratio pro eligendo romano pontefice per l'elezione del nuovo pontefice. Avvocato concistoriale e tutore del nipote di Benedetto XIII nel 1726.
Ordinazione sacerdotale
Ordinato presbitero il 16 marzo 1727 da Benedetto XIII, svolse la mansione di relatore della S.C. del Buon Governo, uditore del Camerlengo di Santa Romana Chiesa; canonista della Penitenzieria Apostolica nel 1728. Fu promosso segretario della Congregazione del Concilio nel luglio 1730 e canonico della Patriarcale Basilica Vaticana, votante del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica nel maggio dell'anno seguente. Datario della Penitenzieria Apostolica nel luglio 1733 e più tardi reggente, fu consigliere di fiducia di Innocenzo XIII, Benedetto XIII e Clemente XII, che chiedevano il suo parere nelle questioni più delicate; generalmente rispondeva per iscritto, omettendo per modestia la sua firma.
Cardinalato
Creato cardinale diacono nel Concistoro del 24 marzo 1734 da Clemente XII, ricevette la berretta rossa e la diaconia di Santa Maria in Portico Campitelli il 12 aprile 1734.
Episcopato
Lo stesso papa lo nominò Vescovo di Osimo e Cingoli il 15 settembre 1734. Fu consacrato il 4 aprile 1734 a Roma, dal vicario generale di Roma, cardinale Giovanni Antonio Guadagni, O.C.D., assistito da Tommaso Cervini, patriarca latino titolare di Gerusalemme e da Giuseppe Maria Feroni, arcivescovo titolare di Damasco. Ogni anno visitava la diocesi e celebrò cinque sinodi diocesani; predicava instancabilmente e quando poteva portava il viatico agli infermi, confortandoli con paterne esortazioni in quel momento difficile; visitò le parrocchie istruendo tutti al Catechismo; distribuiva spesso generose elemosine ai bisognosi. Prefetto della S. C. dell'Immunità Ecclesiastica dal 15 maggio 1739 fino alla morte, partecipò al conclave del 1740 che elesse Benedetto XIV. Rassegnate le dimissioni dal governo della diocesi di Osimo e Cingoli il 15 settembre dello stesso anno, il papa gli concesse la facoltà di indicare il suo successore e lo nominò Visitatore Apostolico della Reverenda Fabbrica di San Pietro il 17 dicembre 1740, altresì dell'Arciospedale di Santo Spirito in Sassia.
Morte
Morì il 16 maggio 1741 a Roma all'età di 60 anni. Esposto il giorno successivo, secondo il suo testamento, nella Chiesa dei Ss. Giovanni e Paolo il 18 maggio vi si svolse la cappella papalis con la partecipazione di Benedetto XIV. Al termine fu trasferito privatamente e sepolto nella Chiesa paolina della SS. Trinità in Monte Citorio da lui finanziata e nominata sua beneficiaria. I Padri Paolini posero un monumento alla memoria sopra la porta principale della Chiesa di Monte Citorio con un'iscrizione onorevole. Era l'ultimo discendente della sua famiglia.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Cardinale Flavio Chigi
- Cardinale Lorenzo Corsini
- Cardinale vescovo Giovanni Antonio Guadagni, O.C.D.
- Cardinale vescovo Giacomo Lanfredini
Successione degli incarichi
Predecessore: | Segretario della Congregazione del Concilio | Successore: | |
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Antonio Saverio Gentili | 17 maggio 1731 - 24 marzo 1734 | Carlo Alberto Guidobono Cavalchini |
Predecessore: | Datario della Penitenzieria Apostolica | Successore: | |
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? | luglio 1733 - 24 marzo 1734 | Giovanni Battista Mesmer |
Predecessore: | Cardinale diacono di Santa Maria in Portico Campitelli | Successore: | |
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Carlo Collicola | 12 aprile 1734 - 16 maggio 1741 | Carlo Maria Sacripante |
Predecessore: | Vescovo di Osimo e Cingoli | Successore: | |
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Ferdinando Agostino Bernabei, O.P. ch |
27 marzo 1734 - 15 settembre 1740 | Pompeo Compagnoni ch |
Predecessore: | Prefetto della Congregazione dell'Immunità Ecclesiastica | Successore: | |
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Giorgio Spinola | 15 maggio 1739 - 15 settembre 1740 | Giovanni Battista Spinola |
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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Voci correlate | |
- Segretari della Sacra Congregazione del concilio
- Datari della Penitenzieria Apostolica
- Reggenti della Penitenzieria Apostolica
- Cardinali diaconi di Santa Maria in Portico Campitelli
- Vescovi di Osimo e Cingoli
- Prefetti della Congregazione dell'immunità ecclesiastica
- Presbiteri ordinati nel 1727
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