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Invito all'ascolto
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Uomo di Dio, in senso pieno, egli si teneva costantemente orientato al soprannaturale, con una rettitudine sincera. Le questioni, i problemi le circostanze del momento egli le vedeva con lo sguardo penetrante della fede nella prospettiva più alta del fine ultimo. Questo nostro indimenticabile Fratello può quindi essere ascritto alla categoria dei servi buoni e fedeli, i quali fanno della vita una costante attesa del momento supremo e al sopraggiungere di quel momento vengono accolti nella gioia del Signore. Noi abbiamo ferma fiducia che l'anima sua, purificata dai segni della debolezza umana, sia già accolta nella beatificante visione di Dio.
In accordo con il vescovo di Piacenza Ersilio Menzani, il superiore del collegio padre Alcide Marina, propose alcuni alunni dell'Alberoni perché entrassero al servizio diretto della Santa Sede: i futuri cardinali Agostino Casaroli, Silvio Oddi, Opilio Rossi, Luigi Poggi, i vescovi Artemio Prati[4] e Carlo Martini[5]. Antonino Arata[6], anch'egli ex alunno del Collegio Alberoni arcivescovo titolare di Sardi, nunzio apostolico in Lituania aveva chiesto a Roma che gli mandassero qualche collaboratore. Fu così che quando Don Samorè espresse il desiderio di essere assegnato dal vescovo a una parrocchia in campagna, Padre Alcide Marina gli propose il trasferimento in quel paese.
Morì d'infarto a Roma presso la Clinica Villa Flaminia il 3 febbraio1983 all'età di 77 anni. Al suo capezzale erano il cardinale Agostino Casaroli, Cardinale segretario di Stato, l'arcivescovo Gabriel Montalvo[9] e monsignor Faustino Sainz Muñoz[10]. La sua messa funebre, presieduta da Papa Giovanni Paolo II, fu celebrata nella basilica di San Pietro. Venne sepolto sotto il pavimento del santuario della chiesa del monastero carmelitano di Vetralla a Viterbo. Nella stessa cappella riposano le spoglie del cardinale Domenico Tardini.
A lui è stato intitolato il Passo del Cardinale Antonio Samorè (Paso Cardenal Antonio Samoré), uno dei principali valichi montuosi delle Ande meridionali lungo il confine tra Argentina e Cile.
Onorificenze
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana
«Arcivescovo Titolare di Tirnovo Sostituto della Segreteria di Stato di Sua Santità» — 1º dicembre 1954[11]