Arrigo Pintonello

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Arrigo Pintonello
Arcivescovo
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battezzato
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Veritas in caritate

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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 92 anni
Nascita Rivale di Pianiga
28 agosto 1908
Morte Pomezia
8 luglio 2001
Sepoltura tomba di famiglia
Conversione
Appartenenza diocesi di Padova
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Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale Duomo di Cittadella, 9 ottobre 1932 dal vescovo Elia Dalla Costa
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Nominato arcivescovo 4 novembre 1953 da Pio XII
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Consacrazione vescovile Basilica di San Carlo al Corso (Roma), 30 novembre 1953 dal card. arciv. Adeodato Giovanni Piazza
Elevazione ad Arcivescovo
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Creazione
a Cardinale
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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al pontificato
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Collegamenti esterni
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Invito all'ascolto
Firma autografa
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Virgolette aperte.png
(...) È proprio questa l’immagine che ci rimane di Mons. Pintonello, un uomo, un sacerdote, un Vescovo, un maestro, un soldato, un padre forte, sempre profondamente convinto della dignità del suo ruolo, in gergo militare si direbbe "orgoglioso" del suo ministero, certamente pieno di dignità, che esprimeva anche nel suo aspetto fisico quello che era e che rappresentava (...)
Virgolette chiuse.png
(Dall'omelia dell'Ordinario Militare in Italia Giuseppe Mani durante le esequie - Roma, 10 luglio 2001[1])

Arrigo Pintonello (Rivale di Pianiga, 28 agosto 1908; † Pomezia, 8 luglio 2001) è stato un rettore e arcivescovo italiano, Ordinario Militare in Italia.

Biografia

La formazione e il ministero sacerdotale

Nacque il 28 agosto 1908 a Rivale di Pianiga, diocesi di Padova figlio di Giacomo, segretario comunale; suo fratello Arrigo, ingegnere, fu impegnato a Roma a progetti di rilievo come lo Stadio Olimpico e la Stazione Termini. Frequentò il ginnasio ed il liceo a Padova prima di entrare in seminario: fu mons. Codemo, di Torre, parrocchia di Padova, a portarlo a Roma presso il Seminario Lombardo. Iscritto all'Università Gregoriana, si laureò prima in filosofia aristotelica, poi in Teologia. Fu ordinato presbitero il 9 ottobre 1932 da Elia Dalla Costa, vescovo di Padova, nel duomo di Cittadella. Esercitò il suo ministero come direttore dell'oratorio di San Pietro in Este.

Quando nel 1935 Adeodato Giovanni Piazza divenne Patriarca di Venezia, fu nominato cappellano della Marina, salì poi per 2 anni a bordo del sommergibile Rubino che aveva la sua base a Fiume. Ebbe modo di creare un primo doposcuola per circa 170 studenti a Pola e più tardi anche in altre città. Fu trasferito a Brunico tra gli alpini. Chiamato a Roma dall'Ordinario Militare Angelo Bartolomasi nella segreteria dell'Ordinariato Militare, fu primo interlocutore con lo Stato Maggiore per i cappellani militari. In seguito divenne ispettore dei cappellani militari impegnati nella spedizione italiana in Russia. L'11 febbraio 1941 fu nominato cappellano militare Capo e il 5 agosto successivo trasferito, prima al Comando del C.S.I.R., e poi all'ARMIR, come dirigente dell'Ufficio di assistenza spirituale.

Rientrato in Italia a Roma, ancora occupata dai tedeschi, fu impegnato in attività di collegamento con la "Città aperta". Ebbe frequenti contatti con il generale "Domenico Chirieleison", nel tentativo di salvare quanti più detenuti politici possibile, rinchiusi nelle carceri di via Tasso. Svolse al contempo, l'attività di traduttore di tedesco e realizzò le carte approssimative dei cimiteri di guerra in Russia che mise a disposizione dell'Ufficio Onoranze Militari del Ministero Difesa, per individuare i luoghi dove erano stati sepolti i soldati italiani caduti. Nel dopoguerra fu per dieci anni rettore al seminario di Salerno[2].

Il ministero episcopale

Il 4 novembre 1953 fu nominato da Pio XII arcivescovo titolare di Teodosiopoli di Arcadiae e ordinario Militare nel ruolo che fu di Angelo Bartolomasi suo superiore negli anni della guerra[3]. Venne consacrato il 30 novembre seguente nella Basilica di San Carlo al Corso a Roma dal cardinale arcivescovo di Velletri-Segni Adeodato Giovanni Piazza, segretario della Congregazione concistoriale, e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, assistito dall'Arcivescovo titolare di Nicopoli al Nesto Carlo Confalonieri, segretario della Congregazione dei Seminari e delle Università degli Studi e dal vescovo di Padova Girolamo Bartolomeo Bortignon, O.F.M. Cap.[4]. Il suo motto era "Veritas in caritate".

Padre conciliare durante il Concilio Vaticano II, fu anche membro della commissione "De Seminariis, de Studiis et de Educatione Catholica" presieduta dal cardinale Giuseppe Pizzardo[5].

Trasferito alla diocesi di Latina e Terracina il 12 settembre 1967, nel 1971 rinunciò alla guida della diocesi e si dedicò all'istituzione di una grande scuola sul modello dei grandi college anglosassoni denominato "College Selva dei Pini" di Pomezia. Per devozione al suo stimato predecessore Angelo Bartolomasi fondò l'opera a lui intitolata.

Morì a Pomezia l'8 luglio 2001 all'età di 92 anni. Il rito funebre fu celebrato il 10 luglio seguente dall'Ordinario Militare in Italia Giuseppe Mani, nella chiesa di Santa Caterina in Magnanapoli a Roma. Fu sepolto nella tomba di famiglia a Rivale di Pianiga[6].

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Vescovo titolare di Teodosiopoli di Arcadia
(titolo personale di arcivescovo)
Successore: Bishopcoa.png
Celso Benigno Luigi Costantini 4 novembre 1953- 12 settembre 1967 - I
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Celso Benigno Luigi Costantini {{{data}}} -
Predecessore: Ordinario Militare in Italia Successore: Arcbishop.png
Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone 4 novembre 1953 - 1966 Luigi Maffeo I
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X
con
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Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone {{{data}}} Luigi Maffeo
Predecessore: Amministratore apostolico di Velletri Successore: Bishopcoa.png
Clemente Micara
(Cardinale vescovo)
1º maggio 1965 - 12 settembre 1967 Luigi Punzolo ch I
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con
con
Clemente Micara
(Cardinale vescovo)
{{{data}}} Luigi Punzolo ch
Predecessore: Vescovo di Terracina-Latina, Priverno e Sezze
(titolo personale di arcivescovo)
Successore: Bishopcoa.png
Emilio Pizzoni ch
(Vescovo di Terracina, Sezze e Priverno)
12 settembre 1967 - 25 giugno 1971 Enrico Romolo Compagnone ch I
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Emilio Pizzoni ch
(Vescovo di Terracina, Sezze e Priverno)
{{{data}}} Enrico Romolo Compagnone ch
Note
  1. Mons. Arrigo Pintonello (1908-2001) 2001, op. cit.
  2. Appuntamenti Romani - Fedele sempre alla sua missione l'arcivescovo Arrigo Pintonello 1983, op. cit.
  3. Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale 1953, op. cit., p. 760
  4. cfr. Girolamo Bartolomeo Bortignon, O.F.M. Cap. su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 20-07-2020
  5. Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale 1962, op. cit., p. 126
  6. Archivio capitolare della cattedrale di Sezze 1998, op. cit.
Bibliografia
Collegamenti esterni