Diocesi di Cesena-Sarsina

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Diocesi di Cesena-Sarsina
Dioecesis Caesenatensis-Sarsinatensis
Chiesa latina

Facciata del Duomo di San Giovanni Battista.jpg
vescovo Douglas Regattieri
Sede Cesena

sede vacante
Cesena

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Suffraganea dell'arcidiocesi di Ravenna-Cervia
Regione ecclesiastica Emilia-Romagna
Nazione bandiera Italia
diocesi suffraganee
Coadiutore
Vicario Pier Giulio Diaco
Provicario
generale
Ausiliari

Vescovi emeriti:

Parrocchie 95
Sacerdoti

138 di cui 105 secolari e 33 regolari
1.238 battezzati per sacerdote

42 religiosi 83 religiose 42 diaconi
173.948 abitanti in 1.530 km²
170.638 battezzati (98,1% del totale)
Eretta I secolo
Rito romano
Cattedrale {{{cattedrale}}}
Concattedrale {{{concattedrale}}}
Santi patroni
Indirizzo
Via Giovanni XXIII 13, 47023 Cesena, Italia
tel. +390547.22.501 fax. 0547.61.37.15 @
Coordinate geografiche
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Collegamenti esterni

Sito ufficiale

Dati online 2017 (gc ch )

Dati dal sito web della CEI
Chiesa cattolica in Italia
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica
La concattedrale di san Vicinio a Sarsina

La diocesi di Cesena-Sarsina (in latino Dioecesis Caesenatensis-Sarsinatensis) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Ravenna-Cervia appartenente alla regione ecclesiastica Emilia-Romagna. Nel 2016 contava 170.638 battezzati su 173.948 abitanti. È attualmente retta dal vescovo Douglas Regattieri.

Territorio

La diocesi comprende la parte orientale della provincia di Forlì-Cesena ad eccezione di cinque comuni, afferenti la diocesi di Rimini.

Sede vescovile è la città di Cesena, dove si trova la Cattedrale di San Giovanni Battista. A Sarsina si trova la Concattedrale di san Vicinio.

Il territorio è suddiviso in 101 parrocchie.

Zone e unità pastorali

Con decreto vescovile del 14 settembre 2008 esse sono state raggruppate in 6 zone pastorali e 21 unità pastorali:

  1. Zona Pastorale Urbana
    1. S. Pietro, S. Stefano, Case Finali
    2. Cattedrale, S. Domenico, Madonna delle Rose, S. Bartolo
    3. Osservanza, S. Giovanni Bono
    4. S. Paolo, S. Rocco, S. Maria della Speranza
  2. Zona Pastorale Sarsina-Alta Valle del Savio
    1. Sarsina, Quarto, Turrito, S. Martino-Monteriolo, Montepetra
    2. Mercato Saraceno, S. Damiano, Montecastello, Ciola-Montesorbo, Montesasso, Rontagnano, Serra-Tornano, Taibo, Monte Iottone, Cella
    3. Bagno di Romagna, S. Piero in Bagno, Verghereto, Crocesanta, Valgianna, S. Silvestro, Vessa, Selvapiana-Acquapartita
    4. Alfero-Riofreddo, Balze, Capanne, Corneto-Pereto, Montecoronaro
  3. Zona Pastorale delle vie Cesenatico, Cervese e Ravennate
    1. S. Giorgio-Bagnile, Pioppa, Calabrina, Gattolino
    2. S. Martino in Fiume, Ronta, Martorano
    3. S. Pio X, S. Egidio, Villa Chiaviche
    4. Capannaguzzo, Ponte Pietra, Macerone, Ruffio
  4. Zona Pastorale del Mare
    1. S. Giacomo Apostolo, Boschetto, Villamarina-Gatteo Mare
    2. S. Maria Goretti, Cannucceto, Villalta, Bagnarola
    3. Gatteo, S. Angelo, Sala
  5. Zona Pastorale Rubicone-Rigossa
    1. Ardiano, Sorrivoli, Carpineta, Saiano, S. Tomaso, Madonna del Fuoco, Calisese-Casale, Badia, Montiano, Montenovo
    2. Longiano, S. Lorenzo in Scanno, Montilgallo, Crocetta, Budrio
    3. Gambettola, Bulgaria, Bulgarnò
  6. Zona Pastorale Valle del Savio-Dismano
    1. Gualdo-Montecodruzzo, Borello, Bacciolino, Piavola, S. Romano, Ranchio, Linaro, Giaggiolo, Pieve di Rivoschio
    2. S. Carlo, S. Vittore, Tipano, S.Mauro
    3. Pievesestina, Diegaro, Torre del Moro, S. Cristoforo, S. Andrea in Bagnolo, Santa Maria Nuova Spallicci

Storia

La diocesi di Cesena fu eretta nel I secolo ed è stata unita il 30 settembre 1986, dopo dieci anni di unione in persona episcopi, alla diocesi di Sarsina, eretta nel IV secolo.

Nel 1241 l'antica cattedrale di Cesena, che si trovava presso il castello, fu consegnata insieme con il castello all'imperatore che demolì entrambi gli edifici.

Nel 1265 il vescovo di Sarsina Guido fu ucciso per aver voluto difendere i beni ecclesiastici contro Alessandro Aldobrandi e Renerio, che volevano appropriarsene.

Il 27 maggio 1357, Cia degli Ordelaffi, moglie di Francesco II Ordelaffi, Signore di Forlì, nemica dei vescovi di Cesena, ordinò l'incendio del campanile della cattedrale e del palazzo vescovile; anche numerose case di Cesena furono distrutte.

Negli stessi anni anche i possedimenti temporali della Chiesa di Sarsina furono minacciati dagli Ordelaffi, con l'appoggio di qualche membro della Curia. La giurisdizione sulla città di Sarsina passò alla Camera apostolica, ma nel 1372 il vescovo Giovanni Numai la riottenne per sé i per i suoi successori mediante una sentenza, confermata da papa Gregorio XI due anni dopo.

Nel 1376 le truppe di Roberto, sanguinario cardinale di Ginevra, si impadronirono di Cesena uccidendo centinaia di persone ed espellendone tutti gli abitanti.

Nel 1378 papa Urbano VI concedeva la costruzione di una nuova cattedrale, che fu edificata a partire dal 1408.

Negli anni 80 del XIV secolo Sarsina e i castelli circostanti tornarono ad essere assoggettata alla signoria degli Ordelaffi, che li mantennero fino al 1406 quando la città passò sotto i Malatesta e i vescovi videro tramontare definitivamente il loro potere temporale.

Negli anni del dominio napoleonico la diocesi di Sarsina fu soppressa dall'autorità civile, ma fu ristabilita con la caduta del governo francese.

Il 28 agosto 1824, in forza della bolla Dominici gregis, la sede di Sarsina fu soppressa e unita a quella di Bertinoro. L'unione con Bertinoro, problematica soprattutto per la difficoltà di comunicazione tra le due sedi, fu revocata attorno al 1872, quando la diocesi di Sarsina tornò ad avere un proprio vescovo.

Cronotassi dei vescovi

Vescovi di Cesena

Vescovi di Sarsina

Vescovi di Cesena-Sarsina

Statistiche

La diocesi al termine dell'anno 2016 su una popolazione di 170.638 persone contava 173.948 battezzati, corrispondenti al 98,1% del totale.

Fonti
Voci correlate
Collegamenti esterni